Rete Reumatologica Pugliese: il Policlinico Riuniti di Foggia partecipa al progetto BOOST
Il Policlinico Riuniti di Foggia partecipa al progetto BOOST, progetto di partecipazione per le Rete Reumatologica Pugliese promosso dall’Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare – APMARR APS, giunto al suo atto conclusivo.
Mercoledì 22 luglio alle 17.30, in diretta sulla piattaforma Zoom (https://us02web.zoom.us/j/82814449095), si terrà un convegno pubblico nel quale APMARR esporrà i risultati conseguiti grazie al percorso di partecipazione avviato a gennaio 2020 e consegnerà alla Regione Puglia, in qualità di Ente decisore, il documento programmatico contenente i risultati e le istanze di miglioramento della Rete Reumatologica Pugliese, nella speranza che gli stessi si possano tradurre poi in politiche e atti concreti.
Oltre al Policlinico Riuniti di Foggia, partecipano al progetto BOOST in qualità di partner il Policlinico di Bari, l’ASL Foggia, l’ASL Lecce, l’ASL Taranto, la SIR Puglia, l’Ordine dei Medici di Taranto, l’Ordine degli Psicologi di Puglia, l’ASP Conchiglia, l’ASL Brindisi.
All’evento interverrà anche il Direttore Generale dell’Agenzia Regionale strategica per la Salute e il Sociale della Regione Puglia Dott. Giovanni Gorgoni.
Il Progetto BOOST, primo in graduatoria per l’Avviso Pubblico di selezione “Processi partecipativi del programma annuale della Regione Puglia”, ai sensi della Legge Regionale sulla partecipazione n. 28/2017, è nato con l’obiettivo di ripensare il futuro della Rete Reumatologica Pugliese per migliorare la disponibilità delle cure e offrire ai cittadini pugliesi tutti i vantaggi di terapie innovative che siano in grado di controllare in toto i sintomi dell’artrite e delle diverse patologie reumatiche.
Nella prima fase, tra gennaio e febbraio 2020, il progetto è stato presentato alla cittadinanza, attraverso i Forum per la Rete Reumatologica e un questionario on line che ha indagato la reale conoscenza della rete reumatologica regionale presso le persone affette da patologie reumatologiche, caregiver e stakeholder. Successivamente, in seguito all’emergenza sanitaria Covid-19, si sono tenuti 12 workshop on line che hanno visto la partecipazione degli stakeholder, rappresentanti di tutte le categorie di portatori di interessi rilevanti e dei professionisti coinvolti nella Rete Reumatologica Regionale.
“Il sistema ha sempre più bisogno del contributo e della collaborazione di tutti gli attori coinvolti nella rete Reumatologica pugliese – spiega Antonella Celano, Presidente dell’Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare APMARR APS – per riuscire a implementare strategie per ridurre il ritardo diagnostico attraverso una maggiore presenza di specialisti sul territorio, per rispondere a nuovi fabbisogni assistenziali inserendo la codifica del transitional care, per favorire l’integrazione tra le cure tra ospedale e territorio. Qualificante è la partecipazione e la rappresentanza delle associazioni dei pazienti ai tavoli decisionali. Dopo oltre 6 mesi di proficuo lavoro, nei quali abbiamo dovuto affrontare anche gli effetti della pandemia da Covid-19, consegniamo alla Regione Puglia un documento programmatico, puntuale e preciso, nel quale indichiamo le nostre proposte per una ulteriore crescita della Rete Reumatologica Pugliese, così da garantire il suo futuro e la sua sostenibilità”.
“Nell’ambito reumatologico, il Policlinico Riuniti offre un’assistenza qualificata e completa che richiama pazienti da ben oltre l’ambito provinciale, diventando un importante riferimento nel settore – conclude il Direttore Generale del Policlinico Riuniti di Foggia Dott. Vitangelo Dattoli. Presso la nostra struttura è stato anche attivato, primi in Puglia, un percorso integrato con un Ambulatorio condiviso che vede la collaborazione di reumatologi, gastroenterologi e dermatologi nell’ambito del progetto regionale Cross, con la finalità di fornire ai pazienti, che hanno manifestazioni di malattia di interesse di più specialità, un accesso unico, facilitato e coordinato. Questa capacità di dialogo e di partecipazione è rappresentativa di un momento di crescita culturale e sociale verso la realizzazione di una Sanità pugliese dai contenuti sempre più alti e avanzati”.