di Antonio DEL VECCHIO
Si parte dal tramonto sul mare dapprima ‘trasecolante’ sulla spiaggia deserta e poi dalle onde mosse dal vento di stagioni indefinite. Sussegue poi la natura con il suo verde, mentre giù nel pantano le anatre danzano allegre. Si va, poi, più su, volando sulle cime di irte montagne rocciose, quasi a sfidare il cielo, dove la ‘zia Giuseppina’, ormai chiamata mamma, riposa in pace, soddisfatta di aver amato il figlio altrui, come se fosse per davvero figlio suo.
Ancora foreste spoglie e verde spumeggiante con prati ricchi di fiori e, a seguire, due parapendii che scrutano dall’alto la bellezza della natura antropizzata. A farsi strada tra il paesaggio è la voce calda e invadente dell’attore Caiafa che declama, sottolineando in crescendo i dolci sentimenti dell’autore, le sue commozioni profonde, le sue emozioni che traspirano da ogni sillaba e parola, talvolta senza un significato preciso, ma che ti accontentano e di lasciano respirare il momento creativo come se fosse tuo e nel contempo dell’universo intero.
A questo punto, non si può non elogiare il poeta per la sua creatività innata e l’attore per la sua interpretazione tutto pepe, che ti coinvolge dall’inizio alla fine, facendoti provare uno stato emozionale unico, mai provato prima. Buona visione ed ascolto!