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Foresta Umbra, Ena Servedio presenta “Quando correvamo alla Luna – La Foresta Umbra negli anni 50”

Un interessante incontro letterario è in programma Venerdì 28 agosto 2020, alle ore 18.00, presso Elda Hotel, dove  Ena  Servedio, autrice di “Quando correvamo alla Luna – La Foresta Umbra negli anni 50” edito da Di Marsico Libri, racconterà un pezzo di  storia del dopoguerra del  Parco Nazionale del Gargano accompagnata dal violino di Maria Villani. Attraverso i tanti documenti,  ricordi e aneddoti presenti nel libro,  la scrittrice pugliese – appassionata di storia e fotografia – narrerà la sua gioventù vissuta in Foresta,  invitando i partecipanti a conoscere gli eventi e le vicende che hanno segnato la storia del cuore verde del Gargano a partire dagli anni ’50, epoca dei  lavori di rimboschimento e di avvio delle  iniziative ambientali, sociali e ricreative che trasformarono questa oasi naturalistica.

Ospite d’onore della serata il Prof. Pasquale Pazienza dell’ Università degli Studi di Foggia e Presidente del Parco Nazionale del Gargano, che parteciperà alla riflessione sul passato e il futuro della Foresta Umbra, che rientra nel Patrimonio Unesco e rappresenta una risorsa preziosa per lo sviluppo del territorio.

A introdurre l’incontro interverrà, invece, l’ing. Marcello Salvatori, proprietario di Elda Hotel, struttura ricettiva  nata lo scorso anno dal recupero eco sostenibile dello storico Rifugio in Foresta Umbra, che dagli anni ’40 ha rappresentato un punto di riferimento per la comunità garganica  ed oggi è ritornato ad essere il centro pulsante dell’ospitalità in questo incantevole angolo della Puglia.

“La bellezza di questo lavoro, che viene affidato alla carta dopo molti mesi di limatura, arricchimento e revisione, risiede nella particolare chiave di lettura dell’autrice. Il libro è un racconto dell’infanzia. Nato sotto la spinta emotiva del ritrovamento di vecchie carte e fotografie, si rivelato l’occasione per ridare vita a eventi che si temevano dimenticati. Un mondo in bianco e nero, come è stata la memoria di molte generazioni, torna a scorrere in queste pagine…”

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