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Cacciata Maria Villani, Direttore del Parco Nazionale del Gargano

AIDAP garantisce il suo sostegno alla collega Villani, rimossa dal suo incarico con una decisione senza precedenti dal Presidente del Parco

«Con una semplice lettera il Presidente del Parco Nazionale del Gargano, Pasquale Pazienza, ha rimosso il direttore, Maria Villani, ed ha revocato, di fatto, un decreto del Ministro dell’ambiente. E’ una decisione senza precedenti che non sembra avere alcun fondamento giuridico, non si capisce, infatti, come sia possibile procedere al licenziamento del Direttore con una procedura simile e, per giunta, senza il coinvolgimento del Consiglio direttivo, che non ci risulta abbia deliberato alcunchè».

È quanto afferma in una nota l’AIDAP, l’associazione italiana dei direttori e dei funzionari delle aree protette, che aggiunge: «Il Direttore è nominato dal Ministro, riteniamo pertanto che qualunque decisione sulla sua permanenza in servizio debba essere condivisa con l’autorità che ha provveduto alla designazione e per ragioni gravissime inerenti il servizio medesimo. Come AIDAP ci siamo sempre opposti alle proposte di modifica della norma che prevede la nomina ministeriale del Direttore, quello che è successo chiarisce il perchè. Ci auguriamo che il Ministero faccia rapidamente il possibile per ristabilire il pieno rispetto delle regole al Gargano».

Dito puntato contro Pazienza anche dal WWF Foggia: «Era agosto 2019 e dopo circa due anni di attesa per la nomina del nuovo Presidente del Parco Nazionale del Gargano fu finalmente nominato il prof. Pasquale Pazienza», si legge in un comunicato stampa.

«Dal mondo ambientalista fu subito accolto con entusiasmo (nonostante il suo passato politico come assessore provinciale insieme al suo predecessore (avv. Stefano Pecorella) ma anche con grandi aspettative dovute al fatto che negli ultimi anni l’Ente Parco era da tempo ai margini della governance ambientale del promontorio, viveva alla giornata operando più come una pro-loco o come un semplice ufficio pubblico piuttosto che come un organo preposto alla conservazione della natura e allo sviluppo sostenibile del territorio.

Sembrava l’inizio di una bella favola ma purtroppo subito dopo il suo insediamento partirono le prime esternazioni immotivate del prof. Pazienza; il mondo ambientalista fu definito “ambientaloide”, Greta Thunberg simbolo dell’ambientalismo e della lotta ai cambiamenti climatici nel mondo, fu paragonata ad “una modella bambina” e non si perdeva occasione negli incontri pubblici di denigrare chi difende la natura. Così, invece di trovare “il principe azzurro” sperato il Gargano si ritrovò inaspettatamente la “matrigna di Biancaneve”.

In questo anno di mandato abbiamo registrato solo negatività, chiusure e mai aperture da parte di questo nuovo Presidente» scrive Maurizio Marrese Presidente del WWF Foggia.

«Basta sfogliare il sito dell’Ente Parco, fra delibere e determine, per capire che finora si è fatto poco e male ma anche confusione. Non si sono affrontati i temi più importanti lasciando il Gargano in balia delle onde un po’ di qua e un po’ di là senza neanche dare un colpo di remi ogni tanto.

Di questa nuova presidenza ad oggi non conosciamo gli obiettivi o il percorso che si vuole intraprendere, nulla ma solo piccoli contributi una tantum per eventi elargiti senza un chiaro scopo.

Nulla si è mosso per completare l’iter del Piano del Parco Nazionale del Gargano, nulla si è fatto concretamente per tutelare le specie protette come il Capriolo italico, la Lontra e il “famigerato” Lupo appenninico e per la tutela delle attività degli allevatori, entrambi punti di forza del Gargano.

Riteniamo bensì gravi alcune sue prese di posizione decisamente anacronistiche nel 2020 come la proposta di rivisitazione della norma regionale che vieta in area protetta l’abbruciamento dei residui vegetali derivanti da lavorazioni agricole pratica ritenuta inutile e pericolosa dal mondo scientifico e dalla Unione Europea, le sue idee sulle biomasse proprio negli anni in cui la Foresta Umbra è stata riconosciuta fra le foreste vetuste più importanti d’Italia e insolite prese di posizione come per esempio la gestione del Cinghiale.

Abbiamo ascoltato per mesi il solito ritornello sul Lago Salso, replica ancora il WWF foggiano, oggi purtroppo ancora chiusa, solo l’ipotesi “su un Oasi di Stato” che ogni tanto viene riproposta dal Presidente Pazienza come un disco rotto.

E’ fresca la notizia improvvisa del cambio della direzione dopo soli tre mesi attraverso una inconsueta procedura, noi del WWF Foggia non vogliamo entrare nel merito non avendo mai avuto la possibilità di conoscere la nuova Direttrice ma di sicuro deve essere posto il problema sul nome del facente funzioni scelto da Pazienza (ndr, si tratta di un dirigente dell’Ente Parco, Vincenzo Totaro, ex assessore del Comune di Monte Sant’Angelo ai tempi dello scioglimento per infiltrazioni mafiose, dichiarato per questo anche incandidabile).

Restiamo dell’opinione che per il Parco Nazionale del Gargano era da auspicarsi un presidente “visionario e ambientalista” nonchè profondo conoscitore del Gargano, come il compianto Matteo Fusilli, libero dalle influenze politiche ed un direttore dotato di un curriculum scientifico e di grande esperienza viste le enormi difficoltà da affrontare».

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