Droga negli slip, in frigorifero e coltivazione casalinga di cannabis: un arresto e due denunce per spaccio
La Compagnia Carabinieri di Vico del Gargano, per proteggere la comunità garganica dagli spacciatori di droga e contrastare il fenomeno dell’uso degli stupefacenti, che conduce ad essere “ostaggi” della rete delle dipendenze, pone sempre un notevole impegno nell’individuazione dei venditori di droga e dei coltivatori di cannabis, alla continua ricerca di nuovi consumatori.
Una serie di mirati servizi per la costante osservazione del territorio da parte dei Carabinieri ha consentito, nelle ultime settimane, di individuare alcuni spacciatori, di monitorare i loro spostamenti ed identificare i possibili “clienti”.
Delineato il momento giusto per intervenire, i Carabinieri di Rodi Garganico, Vico del Gargano ed Ischitella, contemporaneamente e coordinando i blitz, sottoponevano a perquisizione i sospettati trovandoli in possesso di considerevoli quantità di marijuana e di alcune piante di cannabis.
In particolare, a Carpino, i Carabinieri del Nucleo Operativo del NORM della Compagnia di Vico del Gargano e della Stazione CC di Carpino fermavano a bordo della sua auto un 59enne rodiano con precedenti di polizia, che, sottoposto a perquisizione personale e domiciliare, veniva trovato in possesso di 20 grammi di marijuana occultata negli slip e 120 euro frutto dello spaccio, mentre a casa è risultato detenere un bilancino elettronico di precisione, il materiale per il confezionamento in dosi ed ulteriori 50 grammi di marijuana occultata nel frigorifero.
Immediato il sequestro della droga e l’arresto dello spacciatore che, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, veniva trattenuto agli arresti domiciliari.
Intanto i Carabinieri di Rodi Garganico deferivano in stato di libertà un 33enne del luogo, con precedenti di polizia, che in casa teneva nascosti sotto il lavandino della cucina 40 grammi di marijuana, mentre, contemporaneamente, i Carabinieri di Ischitella nel perquisire l’abitazione di un incensurato del posto, dal “pollice verde”, lo trovavano intento a curare la crescita di quattro piante di cannabis di un metro di altezza.
Immediato, anche in questo caso, il sequestro dello stupefacente e delle rigogliose piantine.