Isole Tremiti, si spacciano per giornalisti per non pagare le vacanze: denunciati
Quella che si sta per andare a chiudere è stata un’estate di particolare impegno per i Carabinieri della Stazione delle Isole Tremiti, che hanno visto giungere sull’Arcipelago, un notevole flusso di diportisti ed un elevatissimo numero di visitatori: oltre centomila gli arrivi ufficialmente registrati nei mesi di luglio ed agosto, provenienti dai porti di Peschici, Rodi Garganico, Vieste e Termoli.
I Carabinieri dell’isola, presenti tutto l’anno, rappresentano un riferimento importante per la comunità tremitese e le altre forze di polizia, divenendo collettore di segnalazioni e di richieste d’aiuto in ogni settore. L’avvento dell’emergenza Covid 19, “l’assalto” dei turisti ed i ristretti spazi delle Tremiti hanno reso ancora più difficile il compito dei Carabinieri di diffondere sicurezza e tranquillità.
La Stazione, attualmente comandata da un Maresciallo donna, dispone di un battello pneumatico condotto da due graduati di notevole esperienza navale, due fuoristrada ed un’auto elettrica, che consentono ai militari di esercitare un’adeguata vigilanza terrestre e marina, diurna e notturna. Il Comando, inoltre, conta sul supporto del personale della Compagnia di Vico del Gargano, da cui dipende, e, in caso di specifica esigenza, dell’unità navale CC classe 800 di Manfredonia.
Importante e costante l’osmosi tra gli operatori economici dell’arcipelago, i residenti ed i Carabinieri, sempre impegnati a captare la presenza di persone sospette e a divulgare consigli utili per prevenire furti, truffe ed altre evenienze sgradevoli.
E’ proprio grazie a questo rapporto di fiducia che nel mese di agosto i Carabinieri hanno “smascherato” e denunciato, per il reato di truffa in concorso, tre uomini ed una donna, tutti della provincia di Foggia, con precedenti di polizia, che spacciandosi per giornalisti, speravano di soggiornare gratis in una struttura turistica dell’isola di San Domino.
Sin dalla prenotazione avevano infatti fatto intendere di essere professionisti della comunicazione specializzati nel settore turistico, incaricati di creare un servizio giornalistico dedicato a quei luoghi, di sicuro effetto pubblicitario. Quindi, per circa una settimana, fruendo di vitto, alloggio ed ombrellone, avevano finto di effettuare, tra un bagno ed un pranzo, foto e riprese. Ma la sorpresa non aveva tardato ad arrivare quando la “troupe” di sedicenti “giornalisti”, improvvisamente, dopo cinque giorni, aveva lasciato la struttura senza pagare il dovuto, circa 800 euro.
I Carabinieri, però, hanno in breve identificato, denunciato e proposto per l’emissione del foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nell’arcipelago i quattro, risultati con precedenti di polizia, anche specifici.
L’immediatezza dei rapporti, diretti e tempestivi ha quindi consentito di smascherare i truffatori, come era già accaduto nel mese di luglio, quando i Carabinieri delle “Diomedee” erano riusciti a bloccare, già imbarcate sul traghetto pronte a lasciare l’isola, cinque persone che avevano acquistato souvenir con una carta di credito rubata ad una giovane turista.