di prof. Gambuto Antonio
Giovedì 24 settembre prossimo, dopo ben sei mesi, finalmente le Scuole riapriranno l’ingresso ai veri protagonisti: i discenti.
Per tutti gli operatori e fruitori sarà come rivivere una grande emozione. Finalmente gli alunni/e riprenderanno le loro relazioni sociali con i compagni e i docenti tutti. La D.A.D., nei momenti di emergenza ha surrogato la didattica in presenza. E’ stata una grande esperienza per tutti, grandi e piccoli; inizialmente cominciata quasi come un gioco (i docenti dovevano ovattare gli alunni/e dalla pandemia che produceva decessi e lutti su scala planetaria).
Ora si riparte ma con tante incognite, con tante accortezze igienico sanitarie, con tanti timori. Noi docenti in questi giorni, riunendoci a remoto, abbiamo lavorato e ci siamo documentati al fine di iniziare “normalmente” questo anno scolastico come se dovessimo esplorare l’oceano Atlantico attraversando le Colonne d’Ercole (letteratura classica).
Questa volta tutti, dirigenti, docenti di ogni ordine e grado, personale ATA, alunni, amministrazione comunale e soprattutto i Genitori siamo sullo stesso carro. Dobbiamo trainarlo nella stessa direzione. Un anno pieno di insidie. Non sappiamo questo virus che ci riserverà. Speriamo, al più presto, che la Scienza riesca a trovare la giusta soluzione per tutto il mondo.
Ma ciò che mi preme sottolineare, tornando ai nostri luoghi quotidiani, è il ruolo dei Genitori. Loro saranno il fulcro del buon andamento di questo percorso scolastico. Nel bene e nel male. Collaborate con la Scuola, cerchiamo di essere, tutti, propositivi, di non fare come le “comari di strada” che stanno sempre e solo a criticare. Nessuno, a oggi, conosce a perfezione questa pandemia. Cercate, genitori, di rassicurare i vostri figli e di istruirli e a rispettare le regole igienico-sanitarie. Rispettare le distanze. Quando arriveranno i banchi con le rotelle di non giocare come alle giostre.
Genitori, da quest’anno cerchiamo di cambiare mentalità. Non pensiamo al “voto” finale. Esso è molto relativo. Dobbiamo educare le nuove generazioni al vero senso di responsabilità. Di star composti, oggi più di ieri, in aula, di essere educati quando andranno nei bagni della scuola per i loro bisogni fisiologici. Di non provocare i docenti a scrivere i “rapporti disciplinari”. Tutti dobbiamo lavorare serenamente, con gioia, con amore. I frutti saranno fecondi. Ripeto cercate, genitori, di aiutarci a lavorare al meglio per i vostri figli. Non criticate ma siate propositivi. Auguriamoci, rispettando tutte le norme di igiene e di sicurezza, di non utilizzare la didattica digitale integrale (D.D.I ) al di fuori dei compiti scolastici.
Citando un detto latino: Ut sementem feceris ita metes – mieterai a seconda di ciò che avrai seminato -, facciamo in modo che, tutti insieme, a giugno prossimo i “granai del sapere” dei vostri figli-alunni/e siano pieni al massimo in modo da ammirare con gioia i cittadini del domani.
Così facendo la comunità locale crescerà positivamente.