Sempre peggio la raccolta differenziata in città. A documentarlo sono i dati rilasciati mensilmente dal portale ambientale delle Regione Puglia, che attestano come lo scorso agosto San Marco in Lamis ha chiuso con una percentuale del 20,64%, circa quattro punti in meno rispetto al mese precedente.
In sintesi, da gennaio 2020, quando la RD faceva registrare un incoraggiante 50,93%, la città garganica ha mandato in fumo 30 punti percentuali di rifiuti correttamente separati. Alla base del tonfo una raccolta fatta male, soprattutto dopo il cambio di discarica nella quale si accettano residui organici di alta qualità, compromessi dal mancato utilizzo di sacchetti biodegradabili. Che, stando a quanto asserito nel recente passato dall’amministrazione comunale, dovevano essere distribuiti a costo zero alle famiglie sammarchesi.
Sul cattivo andamento pesa anche l’inciviltà cronica di molti residenti alimentata dall’assenza di controlli. Caduti nel vuoto, inoltre, i numerosi appelli circa l’utilizzo delle “famigerate” fototrappole, valido strumento deterrente allo sversamento abusivo di rifiuti.