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Borgo Celano, rimossa (per disperazione) l’isola ecologica automatizzata

Gli abitanti: “Eliminata una discarica a cielo aperto”

È di stamane la notizia della rimozione “forzata” dell’isola ecologica sita a Borgo Celano (frazione di San Marco in Lamis) prospiciente la pineta sulla SS 272 che collega San Severo a Monte Sant’Angelo. Un servizio utilissimo alla cittadinanza che permetteva, col solo utilizzo della tessera sanitaria, di poter conferire i rifiuti differenziati (carta e cartone, plastica, vetro e organico) praticamente h24.

Un servizio evidentemente poco apprezzato non solo nella piccola frazione ma anche nella stessa San Marco dove la “gemella” di Via Amendola era stata dapprima rimossa dal sito originario e ora confinata nelle pertinenze dei locali della ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti in città.

Sorte che a breve potrebbe toccare anche alla terza delle isole automatizzate, quella di Via Allegato, dove si starebbero riscontrando le stesse problematiche delle altre due e che avrebbero convinto l’Amministrazione comunale alla rimozione forzata.

D’altronde che la “fine” si stesse avvicinando per quella di Borgo Celano (nella foto) era solo praticamente questione di tempo dopo che la stessa, oltre all’incessante e selvaggio abbandono di rifiuti di qualsiasi tipo dovuto all’inciviltà umana, aveva subìto anche il furto dei pannelli fotovoltaici e che avevano mandato su tutte le furie l’Assessore all’Ambiente, nonché vicesindaco Angelo Ianzano che così si espresse all’indomani dell’insano gesto: «Mi chiedo quando questa città avrà rispetto del “bene comune” facendoci sentire orgogliosi di essere sammarchesi? Perché questi balordi devono distruggere i nostri sforzi e i nostri sogni?»

La stessa indignazione e rassegnazione che alcuni abitanti del Borgo hanno espresso sui social alla notizia della rimozione: «Giusto così. In tanti non meritano questo servizio aggiuntivo» si legge su Facebook, cui fa eco un altro commento dal tono sarcastico: «Dobbiamo ringraziare gli incivili. Era un servizio di cui poteva usufruire la comunità, ma tant’è» per finire con uno di incredulità mista a rabbia: «Non riuscirò mai a comprendere come mai il nostro paese ha questa attitudine alla zozzeria e poco rispetto del posto in cui abita!».

Da sottolineare anche l’atteggiamento di Palazzo Badiale, sempre più pavido e poco incisivo circa il contrasto all’abbandono dei rifiuti (multe, controlli, fototrappole, ecc.) e al rispetto dell’ambiente.

Finisce “a monnezza” (è proprio il caso di dire) l’installazione, promossa dall’assessorato all’Ambiente e dall’Amministrazione Comunale di San Marco in Lamis, delle tre isole automatizzate inaugurate in “pompa magna” poco più di un anno e mezzo fa e che dovrebbe far riflettere un po’ tutti sulla civiltà di certi sammarchesi sul rispetto della cosa pubblica.

Insomma, incivili battono Amministrazione 2-0.

(foto-copertina: P. Bonfitto)

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