A San Giovanni Rotondo un impianto di trasformazione dei rifiuti in biogas, M5S: «Decisione assolutamente pericolosa per la salute dei cittadini»
La Giunta Comunale, lo scorso 13 luglio ha approvato la delibera n. 74 che ha come oggetto: “Projet-Financing della società proponente Green Solution s.r.l. […] per la costruzione e l’esercizio di un impianto di digestione anaerobico per il trattamento dei rifiuti organici urbani (FORSU) finalizzato alla produzione di biogas (biometano) e compostaggio finale”.
La società Green Solution propone un progetto per costruire, nei pressi dell’aeroporto militare “Amendola”, un impianto che trasformi i rifiuti organici in biogas, attraverso un procedimento anaerobico. All’unanimità, la giunta presieduta dal sindaco Crisetti, ha deciso che tale proposta “allo stato degli atti presentati” sia “dotata di fattibilità”.
La consigliera Nunzia Palladino, portavoce del M5S, e il Meetup San Giovanni Rotondo in MoVimento, ritengono che la decisione della giunta sia assolutamente pericolosa per la salute dei cittadini. L’Associazione Italiana Medici per l’Ambiente (ISDE) afferma che la combustione del biogas prodotto dalla digestione anaerobica presenta rischi ambientali e sanitari legati alla presenza di batteri patogeni, alte concentrazioni di metalli pesanti e composti organici tossici con successiva contaminazione del suolo, della catena alimentare ed emissione di inquinanti in atmosfera (diossine, formaldeide, benzene). Concentrandoci esclusivamente sul nesso ambiente e salute, ci chiediamo come è possibile che il sindaco e tutti suoi assessori, quello all’Ambiente in primis, così sensibili a ogni manifestazione ambientalista, possano prendere in considerazione la proposta di costruzione di un impianto che tratterà tonnellate di rifiuti, probabilmente provenienti anche dalle zone limitrofe, con procedimento e prodotto finale inquinanti. Possibile che deliberino tale proposta come “fattibile”, considerando che l’impianto dovrebbe essere realizzato in una zona completamente vocata alla produzione agricola. Può un impianto del genere essere costruito proprio in prossimità di ettari e ettari di terreni coltivati, mettendo a rischio il lavoro di decine di nostri piccoli agricoltori e la salute dei cittadini che acquistano i prodotti provenienti da quei terreni?
Noi riteniamo che prima di considerare “fattibile” il progetto della Green Solution sarebbe stato più utile ripensare la pianificazione territoriale del ciclo dei rifiuti, in accordo con i comuni limitrofi. Che sarebbe stato più opportuno avviare un censimento della materia organica disponibile, anche al fine di pianificare le dimensioni e la reale utilità dell’impianto. Noi del M5S, siamo per il Principio Internazionale di Precauzione e riteniamo, infatti, che tali impianti non dovrebbero più essere costruiti e andrebbero costruiti piccoli impianti di digestione aerobica cui i rifiuti debbano pervenire solo dopo una raccolta differenziata “molto spinta” e un recupero di materia. Impianti, di piccole dimensioni, che diano garanzie rispetto alla gestione, all’approvvigionamento delle materie prime, all’efficienza di produzione, agli aspetti sanitari e di sicurezza e che vengano realizzati in località coerenti con i vincoli ambientali e con le vocazioni dei territori.
Ci auguriamo che questa amministrazione, e il sindaco Michele Crisetti, decidano al più presto di annullare la delibera di giunta che ha dichiarato fattibile la realizzazione dell’impianto.