L’Italia e la seconda ondata Covid-19: la lotta dei Tecnici di Radiologia è ricominciata
di Angelo Luca PETITO (*)
Gent.mo Direttore,
è ancora vivo il ricordo di fine marzo, quando scrivevo una lettera nella quale sentivo orgogliosamente, in quei momenti così duri alla lotta al Covid-19, la cittadinanza che avvalora quel diritto e bisogno universale che da sempre contraddistingue il nostro paese, dopo decenni di tagli alle spese e critiche alla sua efficienza: la Sanità Pubblica.
È ancora vivo il ricordo di elogi, striscioni, titoli di telegiornali, verso Medici e Personale Sanitario, i quali lavoravano H24 per salvare vite a costo di sacrificare la loro. Per molti quest’estate sembrava tutto finito, ed invece la lotta alla Pandemia è ricominciata più forte di prima, e la Nazione si è fatta cogliere sua volta, non esattamente preparata, assieme al suo Sistema Sanitario Nazionale, di già sulla soglia del collasso.
Ad oggi, noi TSRM, più consapevoli ed esperti, siamo tornati in prima linea nella lotta al Covid-19: il nostro lavoro, con un repentino esame RX o TC del torace, permette la visualizzazione dell’eventuale infezione polmonare in tempi celerissimi e dunque a stabilire quale sarà il percorso diagnostico del paziente. Lo stesso vale per i pazienti degenti positivi: il TSRM, a stretto contatto ed a palese rischio contagio, effettua radiografie di controllo. Mi permetto di fare un appunto: la sentita differenza tra il prima e l’adesso, è il diverso tatto del cittadino nei confronti della malattia: se prima questo temeva e collaborava, ad oggi è meno diffidente e sembra prendere il tutto più alla leggera.
Il mio invito personale, è quello di mantenere estrema cautela, e seguire le linee guida anti-contagio alla lettera. Concludendo, ringrazio tutti i TSRM e tutte le Professioni Sanitarie indistintamente, per la coesione e determinatezza che ognuno di loro sta riponendo dall’inizio di questo incubo. Siamo Forti, teniamo duro.
(*) Segretario dell’Ordine TSRM PSTRP della Provincia di Foggia