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Per non dimenticarli, un Sacrario per chi si è reso degno della memoria pubblica

di Anna Siani

Grazie al lavoro intenso, lungo e faticoso, dettato dalla passione e dalla volontà di Maria Schiena, dal 4 maggio 2014, San Marco in Lamis può onorare la memoria dei suoi Caduti nella guerra del 1940-1945. Finalmente quei Caduti hanno un nome, un volto in quello che sarà per i familiari, per tutti, un luogo intimo e inviolabile degli affetti.

Quello che mi ha colpito di più nel libro di Maria Schiena “Per non dimenticarli”, oltre al racconto dei drammi vissuti dai nostri militari, sono state le foto dei poveri Caduti, sono stati quegli occhi: sguardi senza speranza, velati dalla tristezza di un preannunciato Addio.

Come donna, come moglie, come madre non potevo non pensare ad altri occhi, a quelli di tutte le donne, madri, mogli, sorelle di quei Ragazzi che hanno lasciato tutto per la Patria. Speranze, voglia di vivere, progetti, tutto frantumato e rimasto nei campi di battaglia su cui poi scende il silenzio.

Soprattutto il pensiero è andato agli occhi delle madri, laghi di lacrime dal dolore prosciugati. Alle piccole immagini dei figli portati al collo in un medaglione. Al silenzio sceso nelle case senza più le voci della giovinezza, alla mancanza di una tomba su cui adagiare fiori e preghiere sussurrate. Macigni pesanti caduti sul cuore di chi aveva donato la vita.

La notte scorsa è stata una notte serena, stellata e quel luccicare pulsante sembrava rappresentare le lacrime delle madri di tutti i Caduti, in tutte le guerre.

Questa mattina ho colto il bocciolo di rosa più bello per onorare quei soldati sammarchesi e tutti i soldati che hanno dato e stanno dando la vita. E chissà se sulle rose del mio giardino non sia caduto stanotte il pianto delle stelle…

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