“Una casa nella casa”, 15 alloggi per gli operatori sanitari di area Covid
Nel marzo scorso, nel pieno della prima ondata della pandemia, l’IRCCS
Casa Sollievo della Sofferenza aveva individuato e messo a disposizione degli operatori sanitari di area Covid una struttura ricettiva per tutelare anche le famiglie di quei professionisti che, per prudenza, non avevano modo di isolarsi, nelle proprie abitazioni, dai familiari, per tenerli il più possibile al sicuro.
Casa Sollievo della Sofferenza aveva individuato e messo a disposizione degli operatori sanitari di area Covid una struttura ricettiva per tutelare anche le famiglie di quei professionisti che, per prudenza, non avevano modo di isolarsi, nelle proprie abitazioni, dai familiari, per tenerli il più possibile al sicuro.
Un’iniziativa che si è costretti a replicare visto il numero crescente di casi e di ricoveri e l’insicurezza che preoccupa non poco chi, in prima persona, nonostante tutto, continua con passione, abnegazione e senso del dovere a fronteggiare anche questa seconda ondata pandemica.
“Una casa nella Casa” riapre, quindi, mettendo a disposizione di chi ne farà richiesta i 15 alloggi di “Casa San Francesco”, una struttura ricettiva a poche centinaia di metri dall’Ospedale. L’iniziativa è anche un modo per ringraziare tutti i professionisti che non si tirano mai indietro di fronte alle difficoltà. A loro va tutta la riconoscenza dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza e le preghiere di sostegno e di incoraggiamento di un’intera comunità.
Ai lettori e ai cittadini, invece, si chiede solamente di rispettare alla lettera le raccomandazioni ministeriali: mascherina sempre indossata; distanziamento; igiene delle mani; limitare al minimo i contatti personali