Attacco hacker a Vieste: audio porno in filodiffusione al posto dei canti di Natale
Audio porno al posto dei canti di Natale: il fatto è avvenuto a Vieste, dove alcuni hacker hanno violato l’impianto di filodiffusione del Comune, diffondendo per le vie del centro gli audio di un set a luci rosse invece delle musiche natalizie. E non è tutto: già in giornata una videoconferenza comunale, che trattava del turismo nel Gargano, era stata interrotta dall’imcursione di hacker.
I “pirati” avevano subito iniziato a diffondere contenuti volgari con lo schermo condiviso. La conferenza, infatti, si svolgeva a distanza e in streaming: «Persone col passamontagna» sono entrate in piattaforma cominciando a disturbare i partecipanti. Si è trattato, insomma, di un vero e proprio attacco hacker ai danni del comune garganico.
A rendere noto l’accaduto è l’assessore alla Cultura Rossella Falcone, che su Facebook ha dichiarato: «Durante la conferenza streaming sulle prospettive turistiche di Vieste, organizzata oggi pomeriggio, delle persone intervenute alla riunione e che in un secondo momento hanno indossato un passamontagna, hanno disturbato l’incontro con diverse azioni puerili (parolacce, musica ad alto volume, scritte volgari sullo schermo condiviso), tanto da costringerci ad abbandonarla.
Successivamente, questa sera, è stato manomesso l’impianto di filodiffusione, installato lungo le vie del paese, sostituendo le musiche natalizie con un audio sconcio.
Mi chiedo: ma delle simili bravate cosa hanno prodotto? Sinceramente pensare che dei ragazzi si divertano nel rovinare l’atmosfera natalizia ricreata per i nostri bambini in questo momento già difficile e che ritengano divertente compromettere una riunione in cui si parla dello sviluppo turistico del nostro paese nell’interesse economico di tutta la cittadinanza – in un periodo di grande crisi – mi rammarica molto.
Ad ogni modo si provvederà a sporgere le dovute denunce per individuare i responsabili di queste azioni poco edificanti. Come concludere? L’intelligenza umana ha dei limiti, la stupidità no».