Il compositore sammarchese residente in Piemonte ha composto oltre 300 brani in 50 anni di ininterrotta militanza musicale
di Luigi Ciavarella
Musicista e compositore con oltre trecento opere all’attivo, tra melodie che spaziano in ogni genere, Paolo Ceddia (classe 1942), ex carabiniere, nativo di San Marco in Lamis ma residente in provincia di Torino (Venaria Reale), dove ha prestato servizio nell’arma, possiamo considerarlo un prolifero maestro di musica per intrattenimento.
Tra le canzoni scritte nel corso della sua pluridecennale attività di musicista e compositore troviamo brani di un certo successo come “L’amore è facile”, ma anche qualcuna in dialetto napoletano per esempio come “Turmiento” che possiede tutti i tratti del melodramma partenopeo e “Meja ‘nzuccarà” (in dialetto sammarchese) ma il suo catalogo più gettonato è senz’altro quello racchiuso in un CD dal titolo “Addio tristezza” che contiene 21 canzoni composte insieme ai maestri Greco e Mosturini e che rappresenta il suo mondo entro il quale ha sempre rivolto la sua attenzione: la musica da balera, un genere molto in voga nell’Italia dei sessanta e settanta che ha una sua dignità di genere e una popolarità sempre forte sopratutto nelle aree a nord del Rubicone. Di rilievo anche un catalogo per le edizioni musicali Furneri di Torino comprendendo 20 brani per Orchestra di cui nove composti da Paolo Ceddia (una mensione per “Estate d’amore” e “Ricordo”, quest’ultimo scritto con P.L. Fissore).
Le composizioni di Paolo Ceddia sono famose persino a Melbourne, in Australia, nella comunità degli italiani, dove spesso vengono eseguite nel corso dei rituali festeggiamenti. Abbiamo in tal senso anche una testimonianza video in cui vi appaiono, durante uno di quegli appuntamenti, il maestro Tony Cursio e Giulia Abbruzzese mentre interpretano una sua canzone.
Naturalmente Paolo ha mantenuto (e mantiene tuttora) forte i legami con la sua terra d’origine e sopratutto con gli amici musicisti del paese tipo Michele Fulgaro, Angelo La Sala, etc.