I Carabinieri della Compagnia di San Giovanni Rotondo, coadiuvati nell’esecuzione da personale del Comando Provinciale di Foggia, dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Puglia”, del 6° Nucleo Elicotteri di Bari e del nucleo cinofili di Modugno, all’alba, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Foggia nei confronti di 14 persone, tutte ritenute responsabili di detenzione e spaccio di stupefacenti in concorso.
La vasta operazione, che ha interessato i comuni di San Giovanni Rotondo e Cerignola, è il risultato di una complessa quanto articolata attività investigativa condotta da personale del Nucleo Operativo e Radiomobile, sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia.
L’indagine, svolta in tempi record, era iniziata nel mese di febbraio 2020 e terminata nel mese di luglio scorso, ed aveva tratto origine dal monitoraggio di uno dei soggetti arrestati nell’ambito dell’Operazione Terminal che nello scorso mese di Aprile aveva portato all’arresto di 9 persone ed altre 4 colpite da altre misure cautelari. Gli accertamenti successivi, supportati da approfondimenti informativi, pedinamenti ed appostamenti, affiancati da sofisticate attività tecniche, quali intercettazioni telefoniche, telematiche ed ambientali, installazione di telecamere nascoste in vari punti del paese e di foto trappole in aperta campagna avevano permesso di ricostruire ed accertare numerosi episodi di cessione di sostanza stupefacente del tipo cocaina.
Lo spaccio “al dettaglio” avveniva soprattutto nei pressi di due circoli ludici, gestiti da due fratelli – entrambi arrestati, e presso alcune abitazioni, da qui la denominazione dell’operazione “Drug express”. L’indagine consentiva di individuare il canale di rifornimento della droga che, dalla cittadina di Cerignola, attraverso corrieri, raggiungeva San Giovanni Rotondo. Qui, i vari indagati, provvedevano alle varie cessioni, che raggiungevano anche 40 in un solo giorno.
Un riscontro fondamentale dell’indagine consentiva il recupero di circa trecento grammi di cocaina pura, nascosta all’interno di un furgoncino che viaggiava “scortato” da altra autovettura, da cui si sarebbero potuti ricavare complessivamente circa milleottocento dosi, per un valore di mercato stimato, stando alle tabelle ministeriali, in circa settantamila euro.
Numerosi, inoltre, sono stati i sequestri di piccole quantità a carico dei vari assuntori, tutti segnalati alla Prefettura di Foggia.
Tali riscontri hanno quindi consentito di redigere un’informativa conclusiva che, elaborata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, è sfociata nella richiesta di misura cautelare poi emessa dal GIP del Tribunale, ed eseguita nelle prime ore di oggi.