di Antonio Del Vecchio
Matteo Longo, il carabiniere, classe 1963, non c’è più. Se ne è andato via stamattina, dopo una notte trascorsa a Casa Sollievo della Sofferenza, dove era stato ricoverato d’urgenza. Forse un infarto!
La sua inattesa scomparsa è stata accolta sia a San Marco in Lamis, dove era nato ed abitava assieme alla moglie e ai suoi due figli, sia a Rignano Garganico, dove prestava servizio da vari anni. Tutti lo chiamavano il carabiniere ‘buono’ per via del suo carattere gioviale e scherzoso.
Sempre disponibile per il prossimo ed in uguale misura ligio al dovere quando era in servizio. Ti salutava puntualmente per primo come se fosse uno che ti conosceva da sempre. Secondo la testimonianza comune di colleghi e di popolo, ci teneva assai all’Arma e sacrificava spesso la sua salute, pur di restare al lavoro. Immancabilmente lo vedevi in camionetta o al posto di blocco in ogni frangente e condizione.
La sua presenza era cresciuta soprattutto in quest’anno di pandemia, perché oltre ai controlli, aiutava anche a provvedere da volontario alla spesa a chi non poteva uscire di casa, sia per il Covid sia perché immobilizzato per motivi di salute, come appunto chi scrive. Bastava una telefonata ed egli provvedeva a tutto, portandoti la spesa anche dalla vicina San Marco in Lamis.
Che dolore, ora né io, né i miei famigliari, né tutti gli altri cittadini bisognosi lo rivedremo più!
Ci piange il cuore, egli è caduto proprio in prima linea, quella di questa brutta pandemia che affligge tutti. La sua figura e comportamento rimarranno sempre fissi nella memoria collettiva di entrambi i paesi.
I funerali avranno luogo domani nella Chiesa della Collegiata della sua città. Dopo di che la salma sarà accompagnata con tutti gli onori dell’Arma e tumulata nel locale Cimitero.
La Direzione e Redazione della presente testata esprime all’Arma e alla famiglia la sua più stretta vicinanza.
Addio, Matteo, non ti dimenticheremo mai!