“L’impegno che avevo preso nel 2014 in campagna elettorale nella piazza di Manfredonia posso dire oggi di averlo mantenuto. La Giunta regionale dice no al deposito Gpl di Energas. La delibera appena approvata arriva dopo un’approfondita istruttoria e dopo aver ascoltato le voci del territorio, delle associazioni, dei cittadini. Si tratta di un passaggio politico molto importante, che potrebbe consentire al Governo di chiudere definitivamente la procedura. I cittadini devono infatti sapere che questa delibera non costituisce ancora la pietra tombale del progetto perché, se la legge non viene cambiata, questi impianti saranno sempre soggetti ad approvazioni tecniche, e non solo politiche. L’auspicio adesso è che il Governo, nel momento in cui avvierà la procedura speciale nella quale verranno convocate le parti, decida per il meglio con i suoi uffici, nel solco tracciato dalla Giunta regionale per la tutela dell’ambiente e del paesaggio. Questa delibera resta un passaggio di grande peso politico perché ha unito verso un obiettivo comune, la comunità di Manfredonia, il Partito Democratico e il Movimento 5 stelle”.
È quanto dichiara il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano nel comunicare che la Giunta, nella seduta odierna, ha espresso il diniego di intesa nell’ambito del procedimento di autorizzazione alla costruzione e l’esercizio di un deposito di GPL a Manfredonia (FG), località “Santo Spiriticchio – Pariti di Caniglia”.
L’intesa era stata richiesta dal Ministero dello Sviluppo Economico, Direzione Generale per le Infrastrutture e la Sicurezza dei Sistemi Energetici e Geominerari.
La Giunta ha espresso il diniego in considerazione: della valutazione di merito tecnico come da parere endoprocedimentale del Comitato Via regionale; dei contrasti con gli strumenti di programmazione/pianificazione regionali in materia di paesaggio e tutela naturalistica ed in particolare con il PPTR e con il Piano di Gestione della ZSC “Valloni e steppe pedegarganiche”; della possibilità che la realizzazione dell’intervento potrebbe essere causa di una nuova procedura di infrazione, interferendo con quanto attuato per risolvere la condanna inflitta allo Stato italiano dalla Corte di Giustizia Europea con Sentenza della Corte (Seconda Sezione) 20 settembre 2007 «Inadempimento di uno Stato – Conservazione degli habitat naturali – Fauna e flora selvatiche – Zona di protezione speciale “Valloni e steppe pedegarganiche” nella causa C‑388/05; della nota contrarietà dell’Amministrazione Comunale di Manfredonia, suffragata dal responso del referendum consultivo indetto dalla stessa Amministrazione, ampiamente sfavorevole alla realizzazione dell’impianto in argomento; della circostanza per cui la realizzazione dell’impianto in questione non risponde pienamente agli indirizzi delle politiche energetiche europee, nazionali e regionali, che perseguono chiaramente strategie di decarbonizzazione e di minimizzazione dei rischi ambientali e territoriali.
Per l’assessore all’Ambiente Anna Grazia Maraschio e l’assessore allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci: “Con questa delibera la Regione Puglia intende tutelare il territorio evitando l’insediamento di un impianto altamente impattante e fortemente osteggiato dalle comunità locali. Un impianto che non risponde pienamente agli indirizzi delle politiche energetiche europee nazionali e regionali, che perseguono chiaramente strategie di decarbonizzazione e di minimizzazione dei rischi ambientali e territoriali”.
Grande soddisfazione è stata espressa dai rappresentanti istituzionali del territorio.
“Sono felicissima – dichiara l’onorevole Francesca Troiano, Movimento 5 Stelle – del fermo “no” regionale al protocollo d’intesa in merito alla realizzazione dell’impianto EnerGas. In questi giorni ho condiviso col Presidente Emiliano le vive preoccupazioni del territorio, cittadini ed istituzioni. Partendo dai vertici del Ministero dello Sviluppo Economico, ho tenuto costantemente aperti i canali di comunicazione anche con i tecnici regionali, comunali e i commissari prefettizi di Manfredonia per produrre e studiare nuova documentazione da presentare a Roma. Sono certa che non sia ancora finita e con il duro lavoro a ranghi serrati, potremmo raggiungere l’obiettivo.”
“L’opposizione alla realizzazione del più grande deposito di GPL di Europa in riva al Golfo di Manfredonia – dichiara l’assessore regionale Raffaele Piemontese – l’abbiamo espressa e ripetuta dal 2016. E lo abbiamo fatto confortati dall’espressione della volontà popolare chiara e forte. Non è ostilità agli investimenti e allo sviluppo, anzi: ci siamo messi alla testa del fronte che vuole ritrovare un rapporto positivo con l’ambiente e, lungo quel pezzo di 60 chilometri del litorale pugliese adriatico, con ingenti risorse economiche stiamo risanando, una a una, tutte le ferite inferte all’ecosistema nel corso di decenni, come dimostrano anche i nuovi, importanti investimenti che, proprio stamattina, abbiamo annunciato sulle infrastrutture che attuano il nostro Piano delle Acque”.
“Sono molto soddisfatta – dichiara l’assessore regionale Rosa Barone – che, durante la mia prima giunta, si sia discusso dell’Energas e si sia avuto, finalmente, il parere negativo da parte della Regione Puglia. È una battaglia che portiamo avanti da anni, sempre a difesa del territorio e delle sue peculiarità, a dispetto di un’installazione che non avrebbe portato nessun giovamento alla zona. Del resto anche la popolazione si è espressa in modo netto e contrario e quindi a maggior ragione oggi sono contenta di vedere mettere la parola fine a quest’opera”.
“La volontà della comunità sipontina è stata rispettata – dichiara il consigliere regionale Paolo Campo – 25.729 cittadini di Manfredonia, pari al 95,27% dei votanti avevano chiaramente espresso la loro contrarietà al progetto Energas con il referendum. Con il diniego all’intesa sancito oggi dalla Giunta regionale il presidente della Regione Michele Emiliano ha mantenuto un impegno nei confronti della popolazione”.
L’onorevole Michele Bordo esprime “grande soddisfazione per il diniego espresso oggi dalla regione Puglia sull’impianto Energas di Manfredonia, come chiesto tra l’altro dal PD e da una grandissima maggioranza di cittadini con il referendum. La decisione di oggi rafforza ancora di più i valori-guida che hanno sempre impegnato e impegneranno tanti di noi nelle istituzioni e sul territorio. Siamo sempre stati a favore di uno sviluppo rispettoso dell’ambiente e delle risorse naturali. Manfredonia in passato ha pagato prezzi molto alti per colpa di un’industria incompatibile con la vocazione del territorio. Adesso tutta la comunità vuole guardare al futuro puntando su investimenti che permettano di salvaguardare l’ecosistema con le sue bellezze e fragilità”.