I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Giovanni Rotondo nel fine settimana hanno arrestato un 43enne di San Severo, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari del Nucleo Operativo, durante i periodici servizi di controllo del territorio, lungo la SS 272 tra San Marco in Lamis e San Severo, notavano due soggetti a bordo di una vecchia Fiat Panda che da San Severo si dirigevano verso San Marco in Lamis.
Viste le disposizioni governative che impongono limitazioni nei transiti tra comuni, e considerato che gli occupanti dell’autovettura non erano conosciuti come residenti in San Marco in Lamis, i militari operanti decidevano di controllarli. Pertanto, affiancavano quell’autovettura e intimavano al conducente di fermarsi. Costui, in un primo momento arrestava la marcia e dopo che i militari – il servizio veniva svolto in abiti civili con autovettura in tinta civile – si qualificavano come Carabinieri, di colpo ripartiva cercando di eludere il controllo. Ne nasceva un inseguimento che si protraeva per qualche chilometro.
Venivano allertate tutte le pattuglie in circuito e, alle porte di San Marco in Lamis, quell’autovettura veniva definitivamente bloccata. All’atto di fermarsi mentre il conducente si accostava al muro di contenimento, dal finestrino lato passeggero veniva lanciato un involucro che finiva nella scarpata adiacente. Tale gesto non passava inosservato ed i militari operanti dopo averlo localizzato, provvedevano immediatamente a recuperarlo. All’interno di una busta in cellophane, erano occultati circa 20 grammi di sostanza stupefacente del tipo “cocaina”.
A seguito di tale rinvenimento il conducente dell’autovettura veniva arrestato e posto agli arresti domiciliari, mentre l’altro occupante, minore degli anni 18, veniva deferito alla Procura dei Minori di Bari. Nella giornata di ieri 25 gennaio, il Tribunale di Foggia convalidava l’arresto e applicava nei confronti dell’arrestato l’obbligo di dimora in San Severo. Le analisi qualificative e quantitative eseguite sulla droga sequestrata, da parte degli operatori del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale Carabinieri di Foggia, confermavano la natura della sostanza ed indicavano che da quel quantitativo era possibile ricavare ben 98 dosi.