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Verso le elezioni amministrative: cosa succede in città?

Circolano i primi nomi. Il giudizio tranchant di Angelo Cera: «Meglio appoggiare Michele Merla»

Nonostante l’epidemia in corso, gli schieramenti politici e quel poco che resta dei partiti, trovano il tempo per affilare le armi in vista delle elezioni amministrative 2021, quando i cittadini sammarchesi saranno chiamati al voto per il rinnovo del Consiglio Comunale e del primo cittadino.

E se si considera che la primavera è alle porte, e che Palazzo Badiale 45 giorni prima dalle elezioni può solo emanare atti “improrogabili e urgenti”, ecco che il tempo – per concludere e concretizzare quanto promesso 5 anni fa – è praticamente scaduto.

Ma per Merla questo non è un problema, certo com’è di poter giungere di nuovo al traguardo per la conquista della fascia tricolore. E non perché abbia amministrato bene – questo lo decideranno gli elettori – ma per il nulla che, ad oggi, esprimono le altre forze politiche: poco incisive, a volte stanche e svogliate e percettibili a fasi alterne. E che troppo spesso hanno dimenticato quanto sia importante quell’azione di pungolo utile a scuotere la maggioranza per fare meglio e bene. Tant’è che sul tavolo restano i soliti problemi. Irrisolti da anni. E che sentiremo di nuovo come un disco rotto durante la prossima campagna elettorale: degrado, scarsa sicurezza, il continuo aumento della tassa sui rifiuti, zona PIP, l’immancabile sviluppo di Borgo Celano, la promozione del territorio, l’artigianato ormai scomparso, la crisi del commercio, la fuga dei giovani e delle tante famiglie che continuano a fare le valige in cerca di un futuro migliore. Insomma, i soliti punti copia-incolla propinati nei programmi, urlati e sbandierati dall’alto dei palchi elettorali.

Niente di nuovo, quindi, se non gli incontri “carbonari” che si susseguono a tamburo battente, volti a decidere la figura migliore da contrapporre a Michele Merla. Poche idee, al momento, ma solo nomi.

Ad insidiare l’attuale primo cittadino potrebbe esserci l’avv. Antonio Turco che, dopo aver collaudato alle scorse elezioni regionali la lista “Italia in Comune”, ha già dato il via alle consultazioni per trovare punti di incontro con le altre forze politiche intenzionate ad abbattere a tutti i costi chi oggi governa. Tra queste Rifondazione Comunista di Antonello Soccio, Fratelli d’Italia capeggiato da Alessio Villani e il commercialista Michele Longo e altri personaggi di peso già noti alle cronache politiche locali. La quadra, a detta dei bene informati, sarebbe vicina.

Inoltre, se da una parte l’attuale sindaco ha già ricevuto l’appoggio del suo attuale braccio destro Angelo Ianzano (Puglia Popolare), c’è l’incognita rappresentata da Michele Augello, già consigliere comunale e provinciale, che dal suo profilo Facebook ha lanciato da tempo l’idea di “San Marco Democratica”.

Mistero in casa M5S rappresentato da Leonardo Coco. Merla, durante l’ultimo consiglio comunale, ha chiesto al pentastellato di condividere l’azione amministrativa della giunta in carica sulla falsa riga delle alleanze già strette a livello centrale e regionale. Cederà alle lusinghe oppure rimarrà fedele all’ala più intransigente del Movimento?

Chi si sta dando molto da fare è Nicola Potenza, consigliere comunale di “San Marco nel cuore”. L’intenzione del giovane ingegnere è condividere soprattutto un progetto ben preciso di sviluppo economico e culturale del paese, da attuare anche con chi, nonostante oggi sieda dall’altra parte della barricata, ha dimostrato serietà e preparazione nell’affrontare le diverse problematiche che la macchina amministrativa presenta, inevitabilmente, durante il percorso.

Tagliente l’On. Angelo Cera: «Una iattura affidare il paese nelle mani di quattro dilettanti allo sbaraglio che si fronteggiano solo a suon di nomi e non sui punti programmatici di un eventuale governo», avrebbe detto a più persone l’ex parlamentare in riferimento ai nomi degli aspiranti sindaco. Tant’è che pur di ridurli ai minimi termini sarebbe pronto perfino ad appoggiare Michele Merla «a fronte dell’esperienza amministrativa maturata in qualità di primo cittadino». Provocazione o semplice indiscrezione? Al momento non è dato sapere. Sta di fatto che gli oltre 1400 voti raccolti durante le passate elezioni dall’ex consigliere regionale Napoleone Cera, saranno decisivi per configurare gli assetti finali per la corsa allo scranno più importante di Palazzo Badiale.

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