Il Progressive rock italiano (part 2)
di Nicola M. Spagnoli
Nel 1972 la scelta si fa ardua e potremmo dire che come qualità un 10° posto di quest’anno (ma anche un 20°) cosi come nell’anno successivo, certamente equivale ad un primo assoluto degli anni “minori” mettiamo quelli fra il ‘78 e l’80 ma anche di quelli anteriori al ‘72.
Gli esordi di Banco del Mutuo Soccorso o della Premiata Forneria Marconi certamente meriterebbero di più ed entrambi il primo posto anche per il successo avuto, ma come non segnalare prima una meteora sconvolgente come quella che fu il primo disco (alla Tim Buckley, anzichè no) di Alan Sorrenti oppure “Ys” del Balletto di Bronzo? Anche se quest’ultimo titolo è preso in prestito dalla prima traccia dell’album coevo del celtico Alan Stivell, l’irraggiungibile, per estrema purezza “Renaissance de l’Arpe celtique” peraltro agli antipodi del rock come stile.
Belle anche la “Passio secundum Mattheum” dei Latte e Miele e l’opera-concept “Mr. E. Jones” del gruppo la Nuova Idea con copertina courreges e arrangiamenti di Reverberi ed i due dischi dei Metamorfosi, specie il secondo, dantesco anche questo, con (finalmente) una vera voce solista in un gruppo prog, quella di Davide Spitaleri. Da non dimenticare il gruppo tramite Battiato, gli originali, anche per l’impegno pro-pellerossa d’America, Osage Tribe e gli interessanti Jet, che purtroppo non hanno avuto seguito dopo il primo disco, come del resto i bravi Raccomandata con Ricevuta di Ritorno. I Delirium realizzano il loro miglior disco, stavolta senza Ivano Fossati ma con più jazz e quindi più energia.
Il Paese dei Balocchi merita, non quanto l’esordio della PFM ma quasi, lo stile è quasi identico, ma una cattiva promozione li ha fatti subito sparire. “Atlantide” dei Trip è certamente pari al precedente Caronte, anzi anche più raffinato non solo per la grafica di copertina ma, come dicevamo, questo è un anno di troppi capolavori e quindi il suo 17° posto vale molto, molto di più. L’esordio di Quella vecchia Locanda è perfetto (ad eccezione delle voci, solito difetto italico) e pari a quello della Reale Accademia di Musica, questi meno male più strumentali, nati per volere di Maurizio Vandelli leader degli storici, ma ormai del tutto fuori gioco dal prog, Equipe 84.
Gli Showmen 2 risultano più difficili del vecchio complesso rhythm & blues da classifica degli anni ’60, e quindi dalla vita breve, Battiato si produce in una quasi replica, ma più sofisticata, del precedente LP proto-punk e Alberto Radius, della Formula tre, nel più bel disco della sua lunga carriera solista. Gli Hunka Munka sembrano promettere bene con il tastierista Roberto Carlotto, come del resto i Capitolo 6 ed i Capsicum Red ma realizzano tutti un solo disco.
La bella voce di Simonluca realizza un altro bel disco (con una copertina che si rifà all’interno di Waterloo Lily dei Caravan) e Tito Schipa jr., figlio del celebre tenore, un’ottima, la prima in Italia, opera-rock con, esordienti, Renato Zero e Loredana Bertè. Apprezzabile la colonna sonora (con l’onnipresente Luis Bacalov) di “Milano calibro 9” degli Osanna, più genuina e jazzata dell’opera similare dei New Trolls, ma con un che di già sentito. L’esordio dei Perigeo, seppur eccellente, appare troppo ancora legato esclusivamente al jazz e quindi meno prog di quelli successivi. Le Orme si rilassano un pò nella canzonetta ed i New trolls risultano troppo pretestuosi in un’opera (Searching for a land, doppio Lp in inglese) che vorrebbe essere la Weels on Fire italiana, ma non lo è di sicuro e nemmeno Ut appare adeguata alla fama che il gruppo s’era creata con singoli accattivanti psich-prog-beat.
La PFM ed il Banco proseguono ottimamente mentre i Jumbo ed i Garybaldi esordiscono discretamente. Anche la Formula tre fa il suo miglior disco come pure le vecchie glorie da classifica, i Dik Dik. Riccardo Cocciante realizza Mu, prima dei successi popolari che tutti conoscono, un disco con testi originali sul mitico continente perduto e sofisticati arrangiamenti. Da segnalare ancora la diabolica pretestuosità di Jacula (poi Antonius Rex) e la ricercatezza dei suoni degli Allucinogeni post-Alba di Bremit, il loro singolo più famoso. Per ultimi, doveroso citare l’esotismo westcoastiano dei Circus 2000 e, scendendo qualche gradino, l’ingenuità (on the road e di tendenza) dei Living Music.
1 – ALAN SORRENTI – ARIA
€. 120
2 – BALLETTO DI BRONZO – YS 200
3 – BANCO DEL MUTUO SOCCORSO – OMONIMO 130
4 – PREMIATA FORNERIA MARCONI – STORIA DI UN MINUTO 50
5 – LATTE E MIELE – PASSIO SECUNDUM MATTHEUM 120
6 – PAESE DEI BALOCCHI – IL PAESE DEI BALOCCHI 100
7 – NUOVA IDEA – MR.E.JONES 150
8 – METAMORFOSI – INFERNO 350
9 – OSAGE TRIBE – ARROW HEAD 300
10-JET – FEDE, SPERANZA, CARITA’ 350
11-DELIRIUM – LO SCEMO E IL VILLAGGIO 150
12-METAMORFOSI – E FU IL SESTO GIORNO 300
13-RACCOMANDATA CON RICEVUTA DI RITORNO – PER…UN MONDO 250
14-QUELLA VECCHIA LOCANDA – OMONIMO 400
15-REALE ACCADEMIA DI MUSICA – OMONIMO 180
16-SHOWMEN 2 – OMONIMO 300
17-TRIP – ATLANTIDE 150
18-FRANCO BATTIATO – POLLUTION 100
19-HUNKA MUNKA – DEDICATO A GIOVANNA G. 400
20-ALBERTO RADIUS – RADIUS 250
21-CLAUDIO ROCCHI – LA NORMA DEL CIELO (Volo Magico n. 2) 100
22-TITO SCHIPA JR. – ORFEO 9 80
23-SIMONLUCA – PER PROTEGGERE L’ENORME MARIA 60
24-RICCARDO COCCIANTE – MU 70
25-TEOREMI – I TEOREMI 1000
26-ROVESCIO DELLA MEDAGLIA – IO COME IO 120
27-PROCESSION – FRONTIERA 300
28-PERIGEO – AZIMUT 50
29-OSANNA – PRELUDIO, TEMA, VARIAZIONI, CANZONA 100
30-ORME – UOMO DI PEZZA 30
31-NEW TROLLS – SEARCHING FOR A LAND 70
32-PREMIATA FORNERIA MARCONI – PER UN AMICO 40
33-JACULA – TARDO PEDE IN MAGIAM VERSUS 1.000
34-JUMBO – JUMBO 250
35-GARYBALDI – NUDA 200
36-NEW TROLLS – UT 50
37-FORMULA TRE – SOGNANDO E RISOGNANDO 80
38-FLEA – TOPI O UOMINI 250
39-DIK DIK-SUITE PER UNA DONNA ASSOLUTAMENTE RELATIVA 30
40-BANCO DEL MUTUO SOCCORSO – DARWIN 35
41-CAPITOLO 6 – FRUTTI PER KAGUA 250
42-ALLUMINOGENI – SCOLOPENDRA 500
43-CIRCUS 2000 – AN ESCAPE FROM A BOX 150
44-MAURO PELOSI – LA STAGIONE PER MORIRE 100
45-SIMONLUCA – DA TREMILA ANNI 100
46-LIVING MUSIC – TO ALLEN GINSBERG 60
47-GRUPPO 2001 – L’ALBA DI DOMANI 50
48-GENCO PURO & CO. – AREA DI SERVIZIO 100
49-ANONIMA SOUND – RED TAPE MACHINE 1.000
50-FLASHMEN – PENSANDO 200
51-GIANNI DALL’AGLIO – SERA, MATTINA 800
52-BILLY GRAY – FEELING GRAY? 120
53-PIERO COTTO E I COTTONFIELDS – IL VIAGGIO, LA DONNA,…. 200
54-CAPSICUM RED – APPUNTI PER UN’IDEA FISSA 300
55-MARIO BARBAJA – MEGH 60
56-BEPPE PALOMBA – A ROSA, GIOVANNA E LE ALTRE 350
57-CAPRICORN COLLEGE – ORFEO 2000 110
58-FILI D’ERBA – FILI D’ERBA 100
59-LOGAN DWIGHT – OMONIMO
35
60-LA GRANDE FAMIGLIA – UNA CITTA’ POSSIBILE 50
61-IL PUNTO – “ETTORE LO FUSTO” soundtrack
90
62-SECONDA GENESI – TUTTO DEVE FINIRE 1.200
63-EXPLOIT – CRISI 1.000
1973
il 1973 è veramente l’anno d’oro per eccellenza del Prog italiano, l’anno che vede la nascita del miglior disco, a tutt’oggi, della carriera del Banco del Mutuo Soccorso (Io sono nato libero) visto che sono ancora oggi più che mai vivi e vitali, con un mitico, fra tutti, ed irraggiungibile brano, l’indimenticabile “Canto nomade per un prigioniero politico”. C’è l’esordio prorompente e maestoso degli Area (scioccante anche per la confezione) e due, ben due, ma saranno purtroppo gli ultimi, splendidi dischi dei Jumbo, entrambi cupi e pessimisti e con un Alvaro Fella da brivido (DNA) ma con un secondo disco più sperimentale anche per via di una jam realizzata con Battiato che esplode, finalmente, per conto suo, spaziando ” Da oriente ad occidente” nel meraviglioso ed attualissimo “Sulle corde di Aries“. Più intimo ed etnico, alla Third Ear Band per intenderci, il bell’esordio degli Aktuala; sullo stesso livello, ma con un orgasmico free jazz di contorno, quello dei Nadma. I Perigeo sono lì ugualmente eleganti con un disco pop-jazz di una mediterraneità finalmente compiuta che riscuote anche notevoli apprezzamenti.
Un’originale gruppo con declamazioni sofisticate e tastiere suonate con maestria e gusto pari solo a quelli dei fratelli Nocenzi del Banco, i Pholas Dactylus, ci lasciano un solo disco “Concerto delle menti“, mentre gli Osanna con Palepoli, realizzano il loro più bel lavoro ed un’ottimo spettacolo teatrale. Ancora un album-concept, “Papillon“, ottimamente suonato, per i Latte e Miele ed un’esordio dolce ed accattivante per Jenny Sorrenti ed i suoi Saint Just.
Altro gruppo con un solo, emblematico ed incisivo album, i De de Lind ed altri due complessi, come si chiamavano allora, più orientati al jazz dei Soft machine e dei Nucleus, i Duello Madre ed i Blue Morning, fortissimi soprattutto nei concerti dal vivo, sempre con un’album soltanto e poi nulla più, ma certamente non per colpa loro.
Anche i Dedalus sono molto sperimentali e jazzy ma fanno in tempo a farne solo un’altro di Lp, nel ’74, molto di ricerca e d’avanguardia, prima di eclissarsi. Sempre con l’onnipresente Luis Bacalov, il gruppo Rovescio della Medaglia sforna “Contaminazione” pop barocco con grande orchestra che paradossalmente risulta, forse, più riuscito del disco sinfonico dei New Trolls e che vedrà la luce anche in versione inglese, perfino nel titolo, due anni dopo.
I Cervello, napoletani, con loro c’e Corrado Rustici fratello di Danilo degli Osanna. La qualità, più mediterranea, è la stessa dei fratelli maggiori, hanno inoltre una favolosa copertina Pop alla Warhol, ma “Melos” resterà purtroppo la loro felicissima opera unica; gli Acqua Fragile, un suono PFM ed una voce, finalmente una “voce”, quella di Bernardo Lanzetti che, più in là, proprio nella seconda giovinezza della Premiata avrà il posto di rilievo che merita. I Garybaldi ci lasciano con un’operina tutto pepe, diversissima dalla precedente con due lunghi brani strumentali un pò sperimentali, un po’ hendrixiani.
Altra bella opera per i Nuova Idea “Clowns” forse la più riuscita e per i Trip, con ancora un concept-album ma un ensemble ridotto a trio, senza la chitarra, equiparabile comunque al miglior E.L.& P.
Rustichelli e Bordini con la loro “Opera prima” (ed unica) forse ricordano Hardin & York ma l’intreccio delle tastiere resta memorabile, come il sanguigno pop dei romani Roky’s Filj.
Alan Sorrenti si presenta con un disco “grandi ospiti”, più accattivante quindi del precedente, ma meno spontaneo con, ugualmente, una lunga suite su un’intera facciata, ma in altri brani già si intravede qualche segnale della, imminente, svolta pop commerciale. Un disco per solo pianoforte che vorrebbe essere jazz ma che risulta piacevole al pari di quelli di Dave Brubeck e Ramsey Lewis, è quello di Vince Tempera con un titolo che dice tutto: “Art “. Gli Alphataurus ha tutti i requisiti del progressive, anche per la copertina, e risulta piacevolissimo ma con un’unico neo, il solito difetto italiota, quello della mancanza di un vero cantante.
SimonLuca realizza il suo miglior disco progressive e Toto Torquati, tastierista cieco dalla nascita, ci offre un piacevolissimo, specie per gli arrangiamenti orchestrali, momento vocale e musicale.
Citiamo L’Uovo di Colombo con bella copertina simile a quella degli inglesi Egg o dei Gravy Train ed i Semiramis con un giovanissimo e capellone Michele Zarrillo ma con una copertina veramente ributtante anche se dipinta. Un pò meglio quella collage in stile Arcinboldo-horror (sempre un viso però) del Museo Rosenbach di “Zarathustra“, evidenti concorrenti del Banco mentre gli Odissea propongono uno stile che si inserisce nella tradizione italiana. I Campo di Marte, i Dalton ed i Califfi offrono stili più variegati e complessi. La Formula Tre abbassa i toni dello sperimentalismo e torna sui binari di un pop più leggero mentre appare interessante la Festa Mobile con il suo unico LP effervescente e con bei testi (più in là i fratelli Boccuzzi, baresi, spostandosi verso il jazz, formeranno il gruppo, alla Weather Report più mediterraneo però, il Baricentro).
Le Orme tentano, riuscendoci, anche loro l’opera-concept con Felona e Sorona, dalla bella Cover, mentre esordisce positivamente da solista, con due dischi e dopo un periodo di riflessione, Ivano Fossati, reduce dai Delirium. Un duo folk-prog, i Loy & Altomare, fanno un piacevole disco che ha anche un discreto successo, “Portobello“. Con risvolti jazz il disco dei Paradiso a Basso Prezzo che verrà pubblicato solo anni dopo, popolareschi e simpaticamente acustici i siciliani di Era di Acquario, mentre i New Trolls subiscono scissioni e diventano Atomic System, sperimentali, Ibis dopo e poi ancora Tritons. Un nuovo gruppo, i Blocco Mentale, tenta un progetto alternativo con un titolo scritto a grandi lettere ed in greco “Poa” che significa, alludendo, erba.
1 – BANCO DEL MUTUO SOCCORSO – IO SONO NATO LIBERO
€. 35
2 – AREA – ARBEIT MACHT FREI 90
3 – JUMBO – DNA / VIETATO AI MINORI DI 18 ANNI? 200
4 – FRANCO BATTIATO – SULLE CORDE DI ARIES 100
5 – N.A.D.M.A. – UNO ZINGARO DI ATLANTE CON UN FIORE A N.Y. 150
6 – AKTUALA – AKTUALA 150
7 – PHOLAS DACTYLUS – CONCERTO DELLE MENTI 350
8 – PERIGEO – TUTTI ABBIAMO UN BLUES DA PIANGERE 100
9 – OSANNA – PALEPOLI 90
10-LATTE E MIELE – PAPILLON 80
11-SAINT JUST – SAINT JUST 180
12-DEDALUS – DEDALUS 90
13-DE DE LIND – IO NON SO DA DOVE VENGO… 120
14-DUELLO MADRE – DUELLO MADRE 250
15-BLUE MORNING – BLUE MORNING 150
16-PREMIATA FORNERIA MARCONI – PHOTOS OF GHOST 40
17-ROVESCIO DELLA MEDAGLIA – CONTAMINAZIONE 80
18-CERVELLO – MELOS 180
19-ACQUA FRAGILE – ACQUA FRAGILE 100
20-GARYBALDI – ASTROLABIO 140
21-NUOVA IDEA – CLOWNS 100
22-TRIP – TIME OF CHANGE 130
23-RUSTICHELLI E BORDINI – OPERA PRIMA 70
24-ROCKY’S FILJ – STORIE DI UOMINI E NON 90
25-ALAN SORRENTI – COME UN VECCHIO INCENSIERE…. 90
26-VINCE TEMPERA – ART 100
27-ALPHATAURUS – ALPHATAURUS 500
28-TOTO TORQUATI – GLI OCCHI DI UN BAMBINO 90
29-SIMONLUCA – E LA MIA MENTE? 80
30-CLAUDIO ROCCHI – IL MIELE DEI PIANETI, LE ISOLE, LE API 40
31-L’UOVO DI COLOMBO – L’UOVO DI COLOMBO 230
32-SEMIRAMIS – DEDICATO A FRAZZ 400
33-NEW TROLLS ATOMIC SYSTEM – OMONIMO 90
34-ODISSEA – ODISSEA 150
35-MUSEO ROSENBACH – ZARATHUSTRA 280
36-KALEIDON – FREE LOVE 140
37-IBIS – CANTI D’INNOCENZA, CANTI D’ESPERIENZA 140
38-CAMPO DI MARTE – CAMPO DI MARTE 250
39-DALTON – RIFLESSIONI: IDEA D’INFINITO 450
40-CALIFFI – FIORE DI METALLO 350
41-TRIADE – 1998: LA STORIA DI SABAZIO 500
42-FORMULA TRE – LA GRANDE CASA 50
43-FLORA FAUNA E CEMENTO – ROCK 40
44-OSCAR PRUDENTE – UN ESSERE UMANO 40
45-MAURO PELOSI – AL MERCATO DEGLI UOMINI PICCOLI 45
46-FESTA MOBILE – DIARIO DI VIAGGIO DELLA FESTA MOBILE 280
47-ORME – FELONA E SORONA 40
48-FAMIGLIA DEGLI ORTEGA – LA FAMIGLIA DEGLI ORTEGA 400
49-IVANO FOSSATI – POCO PRIMA DELL’AURORA / IL GRANDE MARE.. 40
50-LOY E ALTOMARE – PORTOBELLO 30
51-MAURIZIO MONTI – L’AMORE 40
52-GIGI PASCAL E LA POP COMPAGNIA MECCANICA – DEBUT 1.000
53-CLAUDIO ROCCHI – ESSENZA 50
54-PARADISO A BASSO PREZZO – LIVE (CD) 30
55-LASER – VITA SUL PIANETA 450
56-ERA DI ACQUARIO – ANTOLOGIA 80
57-RICORDI D’INFANZIA – IO UOMO 350
58-TRITONS – SATISFACTION 30
59-MARIO PANSERI – “ADOLESCENZA” SOUNDTRACK 50
60-NINNI CARUCCI – IL BUIO, LA RABBIA DOMANI 150
61-CIRO D’AMMICCO – OMONIMO 180
62-BLOCCO MENTALE – POA 200
63-LE GROUPE X – FRRRRRIGIDAIRE 100
64-IN TRE SULLA STRADA – OMONIMO 400
65- BOOM – I BOOM 350
66-IVAN GRAZIANI – LA CITTA’ CHE IO VORREI 300
67-PING PONG – OMONIMO 400
68-FABIO CELI E GLI INFERMIERI – FOLLIA 1.000
69-G.MEN – OMONIMO 200