Il progressive Rock italiano (part 3)
di Nicola Maria Spagnoli
Il 1974 vede l’affermazione critica e definitiva, ma certamente non ancora commerciale, di Battiato che con “Clic” dalla semplicissima copertina in b/n quadrettata propone una musica travolgente che, tutt’oggi attualissima, viene spesso usata in Tv, quella di matrice rileyana di “Propiedad prohibita” con accanto esperimenti elettronici più sofisticati e complessi, con il beneplacito addirittura di Karleinz Stockausen.
A pari livello gli esordi degli Opus Avantra (Donella Del Monaco, voce e parentela illustre, Alfredo Tisocco alle tastiere ed anche Tony Esposito, ospite alle percussioni) e dei Pierrot Lunaire (Arturo Stàlteri, futuro solista cult delle tastiere tuttora in grande attività) con, soprattutto, musica colta di grande livello, che non ha pari in nessun altro gruppo d’oltralpe e nemmeno d’oltre oceano. Gli Area si confermano musicisti rock e non solo di prima grandezza con il concertone al Parco Lambro dove suonano anche una versione stravolgente de L’Internazionale ed i Perigeo continuano con un disco piacevole ed al contempo impegnativo.
Gli Aktuala approfondiscono il loro discorso etnico e d’avanguardia con ” La Terra” ed esplodono i Sensation’s fix con ben tre dischi in un anno, tutti a diffusione limitata, ma di alta concentrazione, quasi un ritorno ad Hendrix ed alla psichedelia estrema; esordiscono anche gli Arti e Mestieri, vicini allo stile degli Area ma con un impegno politico meno “arrabbiato” che si manifesterà solo alla terza e ultima prova dei ‘70. Si confermano estremamente validi gli Acqua Fragile in “Mass media stars” ma sarà il loro canto del cigno, gli Alusa Fallax sembrano interessanti per futuri, positivi sviluppi, ma durano lo spazio di un mattino, anche i Delirium dopo il loro “III” anche nel titolo, si sciolgono e la prova era veramente eccellente.
Quella Vecchia Locanda dà alle stampe il secondo bellissimo disco “Il Tempo della gioia” ma ci lascia a bocca asciutta perchè anch’essi si sciolgono subito dopo. Esordiscono, molto positivamente ed anche loro subito spariscono, Un Biglietto per l’Inferno, un gruppo very hard, e gli Albero Motore con un’ottimo vocalist (Maurizio Rota) ed un buon affiatamento, a volte anche in chiave jazz oltre a testi politicamente impegnati, ci lasciano presto regalandoci però degli ottimi pezzi. Chiudono i battenti anche i Saint Just di Jenny Sorrenti con la loro nevrotica ma al contempo dolce ed estremamente interessante “Casa del Lago” ed i Procession con un disco fondamentale e maturo: “Fiaba“. La PFM si mantiene su un buon livello anche se incomincia un pò a stancare insieme alle Orme di “Contrappunti” ed a Lino Vairetti e i suoi Osanna di “Landscape of Life” che però partoriscono al contempo un gruppo, gli Uno, con il quale sembrano ritornare, come vigore, agli antichi splendori come del resto succede per i New Trolls con la virata jazz nel live di studio targato Atomic System in “Tempi dispari“.
Nuova linfa troviamo nella coralità popolare e nell’impegno sociale del Teatro Temporaneamente Traballante che però non continua l’interessante esperienza, nè lo fanno i Samadhi dopo un’opera riuscita e dalle molteplici sfaccettature; lo stesso avviene per la sconvolgente esperienza mistica di Juri Camisasca. Oscar Prudente realizza il suo più bel disco “Infinite Fortune” e così pure Adriano Monteduro assieme ad una equilibratissima Reale Accademia di Musica. Non male nemmeno il ritorno dell’ Equipe 84 e di Tito Schipa jr. nè l’esordio degli Edgar Allan Poe con “Generazioni” dall’inquietante copertina. Dal folk puro fanno una virata importante, elettrica e jazzy, quelli del Canzoniere del Lazio e gli arrangiamenti sofisticati danno un tono speciale all’esordio di Angelo Branduardi che a pieno titolo può collocarsi nel filone mentre ne esce Alan Sorrenti il cui disco omonimo delude. Loy & Altomare fanno il loro disco più carino “Chiaro” mente gli esordiendi, ma non del tutto, BambiBanda e Melodie (di Bambi Fossati ex Garybaldi) forniscono un’ottima prova. I Cincinnato anche si comportano bene in un lavoro con ottimi episodi jazzati, e così i Murple dall’organo e dalla chitarra vigorosi, mentre gli Ibis (altra costola degli onnipresenti New Trolls) con “Sun supreme” non fanno certamente rimpiangere i padri. Vince Tempera e Radius formano un supergruppo “il Volo” (che non è quello pop-lirico odierno!) che fra velate tentazioni commerciali ed una ferrea impostazione progressista però non decolla come dovrebbe. I Cherry Five mettono le basi per i futuri Goblin e Claudio Fucci (con Finardi) fa un LP cantautorale dall’andamento essenzialmente acustico.
1 – FRANCO BATTIATO – “CLIC”
€. 100
2 – OPUS AVANTRA – OPUS AVANTRA 200
3 – PIERROT LUNAIRE – PIERROT LUNAIRE 150
4 – AREA – CAUTION RADIATION AREA / CRAC! 50
5 – PERIGEO – GENEALOGIA 40
6 – AKTUALA – LA TERRA 150
7 – QUELLA VECCHIA LOCANDA – IL TEMPO DELLA GIOIA 200
7 – SENSATIONS’ FIX – FRAGMENTS OF LIGHT / PORTABLE MADNESS 50
8 – ARTI E MESTIERI – TILT (IMMAGINI PER UN ORECCHIO) 50
9 – ACQUA FRAGILE – MASS MEDIA STARS 80
10-ALUSA FALLAX – INTORNO ALLA MIA CATTIVA EDUCAZIONE 120
11-DELIRIUM – III 80
12-DEDALUS – MATERIALE PER TRE ESECUTORI E NASTRO M.CO 60
13-UN BIGLIETTO PER L’INFERNO -BIGLIETTO PER L’INFERNO 350
14-SAINT JUST – LA CASA DEL LAGO 180
15-ALBERO MOTORE – IL GRANDE GIOCO 140
16-PREMIATA FORNERIA MARCONI – L’ISOLA DI NIENTE 40
17-TEATRO TEMPORANEAMENTE TRABALLANTE – T.T.T. 200
18-NEW TROLLS ATOMIC SYSTEM – TEMPI DISPARI 100
19-PROCESSION – FIABA 230
20-OSANNA – LANDSCAPE OF LIFE 100
21-ORME – COTRAPPUNTI 30
22-SAMADHI – SAMADHI 450
23-UNO – UNO 100
24-JURI CAMISASCA – LA FINESTRA DENTRO 120
25-OSCAR PRUDENTE – INFINITE FORTUNE 60
26-CANZONIERE DEL LAZIO-LASSA STA’ LA ME CREATURA 100
27-ANGELO BRANDUARDI – OMONIMO 40
28-EQUIPE 84 – SACRIFICIO 80
29-ADRIANO MONTEDURO e REALE ACCADEMIA DI MUSICA 80
30-EDGAR ALLAN POE – GENERAZIONI 380
31-TITO SCHIPA JR. – IO ED IO SOLO 70
32-LOY E ALTOMARE – CHIARO 50
33-BAMBIBANDA E MELODIE – OMONIMO 80
34-CINCINNATO – OMONIMO 100
35-UT – HOMO 40
36-ANTONELLO SALIS – SEDUTO SULL’ALBA A GUARDARE 120
37-ALAN SORRENTI – OMONIMO 50
38-ZUCCHERO – OMONIMO 40
39-CLAUDIO FUCCI – OMONIMO 50
40-RINO FARRUGGIO – DA UOMO A UOMO 240
41-IL VOLO – OMONIMO 100
42-CAPRICORN COLLEGE – LP DI PRIMAVERA 80
43-IBIS – SUN SUPREME 60
44-CHERRY FIVE – CHERRY FIVE 270
45-PRAENESTUM BLOCCO 452 – DOLCE TENERA AMICA 380
46-MURPLE – IO SONO MURPLE 60
47-FRANCO MARIA GIANNINI – AFFRESCO 1.000
48-MADRUGADA – MADRUGADA 50
49-IL SEGNO DELLO ZODIACO – OMONIMO 60
1975
Tre i capolavori assoluti del 1975, un tastierista collaboratore di Battiato (che con “M.lle le gladiator” si allontana un pò verso altri, più difficili, lidi di avanguardia) di formazione classica, Roberto Cacciapaglia, con “Sonanze” ci propone un sound alla Klaus Shultze ma più mediterraneo ed equilibrato mentre gli Opus Avantra realizzano con “Lord Cromwell” un altro capolavoro assoluto, nonostante la defezione di Donella del Monaco, in un vortice di suoni elettrici ed acustici e ritmi da capogiro. Continuano gli Area con un altro interessante capitolo e ritornano, rinvigoriti dalla voce di Bernardo Lanzetti, quelli della PFM, in un nuovo disco tutto americano, schioppettante e “nuovo”, mentre sembra che il testimone del loro vecchio stile debba passare ai Maxophone che però, dopo un bell’esordio, inspiegabilmente non continuano. I Libra fanno un bel disco e gli States subito ce li rapiscono mentre gli Agorà si rivelano i nuovi paladini del prog-jazz, campo in cui non demordono nè gli Arti e Mestieri nè i longevi Perigeo.
I Katharsis, fondati da Alfredo Tisocco che poi avrà una carriera non disprezzabile, si fermano alla prima, interessantissima esperienza mentre la scena napoletana continua a giocare in prima fila con il rock-jazz dei Napoli Centrale con un James Senese tornato a nuovo vigore dopo l’esperienza Showmen 1 e 2, e con il funky-jazz dei Città Frontale con un promettente Enzo Avitabile che però realizzano putroppo solo un disco: “El Tor“. Gli Aktuala proseguono con la loro terza ed ultima fatica ancora più etnica ed il supergruppo il Volo si scioglie dopo la seconda, anche se più interessante della prima, esperienza. Da segnalare ancora, fra le novità-meteore di quest’anno, gli Etna e gli Apoteosi, che però pubblicheranno l’anno dopo e il secondo ed ultimo disco dei Dalton. Esce il primo disco di Eugenio Finardi, il più prog, ed un curioso e vendutissimo “Profondo Rosso” dei Goblin del maestro Simonetti, forse troppo simile al “Tabular Bells “di Oldfield, almeno per chi già conosceva il capolavoro d’oltremanica. Le Orme pure si rifanno il look in America con un nuovo chitarrista ma non sembrano aggiungere nulla di particolarmente nuovo.
1 – ROBERTO CACCIAPAGLIA – SONANZE
€. 300
2 – OPUS AVANTRA – LORD CROMWELL 300
3 – AREA – ARE(A)ZIONE 40
4 – PREMIATA FORNERIA MARCONI – CHOCOLATE KINGS 35
5 – LIBRA – MUSICA E PAROLE 300
6 – FRANCO BATTIATO – M.LLE LE “GLADIATOR” 100
7 – MAXOPHONE – MAXOPHONE 100
8 – FRANCO FALSINI – COLD NOISE 150
9 – PERIGEO – LA VALLE DEI TEMPLI 40
1O-ARTI E MESTIERI – GIRO DI VALZER PER DOMANI 50
11-AGORA’ – LIVE IN MONTREAUX 150
12-KATHARSIS – KATHARSIS 200
13-CITTA’ FRONTALE – EL TOR 50
14-NAPOLI CENTRALE – NAPOLI CENTRALE 50
15-IL VOLO – ESSERE O NON ESSERE? 90
16-CANZONIERE DEL LAZIO – SPIRITO BONO 90
17-ETNA – OMONIMO 50
18-APOTEOSI – APOTEOSI 70
19-ELECTRIC FRANKENSTEIN – OMONIMO 50
20-ANGELO BRANDUARDI – LA LUNA 30
21-EUGENIO FINARDI – NON GETTATE ALCUN OGGETTO….. 35
22-ORME – SMOGMAGICA 30
23-DALTON – ARGITARI 240
24-IBIS – IBIS III 40
25-I.P.SON GROUP – I.P. SON GROUP 50
26-LIVING LIFE – LET: FROM EXPERIENCE TO EXPERIENCE 50
27-GREGOR – GREGOR 120
28-ATLANTIDE – FRANCESCO TI RICORDI 135
29-IVANO FOSSATI – GOOD BYE INDIANA 30
30-GOBLIN – “PROFONDO ROSSO”SOUNDTRACK 50
31-NINNI CARUCCI – DA BAMBINO MI HANNO DETTO 150
32-ENZO CAPUANO – STORIA MAI SCRITTA 150
33-MARIO BARBAJA – NEW YORK BAZAR 60
34-MO-DO – LA SCIMMIA SULLA SCHIENA DEL RE 300
35-FLORA FAUNA E CEMENTO – DISAMORE 100