Tommaso Nenna, factotum del Comune di San Marco in Lamis, compie oggi 70 anni. Per i sammarchesi è una istituzione ed è l’essenza stessa dell’operosità del garganico di ieri e di oggi.
di Angelo Del Vecchio
Tommaso, un uomo infaticabile e attivo in diversi settori, è da sempre disponibile nei confronti della comunità ed interviene con le sue competenze ovunque ci sia bisogno del suo sostegno tecnico e materiale.
Una famiglia immensa.
Sposato con Anna Dolente, da cui ha avuto 5 figli (Arcangela, Emanuela, Nicoletta, Samanta e Matteo). E’ nonno di 7 nipoti (Pasquale Pio, Tommaso, Daniele, Rachele, Anna Rita, Giovanni e Antonia) che lo adorano e che lo seguono in ogni sua “avventura”. Ha avuto una vita travagliata, ma alla fine è riuscito a ritagliarsi un suo spazio all’interno della comunità sammarchese, popolo che egli ama dal profondo del suo cuore.
E’ il sesto di 9 figli (3 maschi e 6 femmine), il secondo tra i fratelli. I suoi genitori furono cumpà Nicola (di professione pescivendolo, di origine manfredoniana) e Arcangela Mancini, casalinga. Una famiglia molto unita, laboriosa e stimata in paese.
La sua vita, come quella del fratello Vincenzo Marco e delle sorelle Antoniella, Siponta, Anna Maria, Rachele, Lucia, Emilia e Matteo (deceduto a soli 26 anni a causa di un incidente sul lavoro in una cittadina del Monferrato dove prestava servizio per le ferrovie dello stato). Un grave lutto che ha segnato ma non minato l’unità della famiglia. Un legame familiare molto forte che è sempre stato il collante delle loro azioni. Un valore che ha sempre prevalso su ogni cosa.
Tommaso nella vita ha fatto praticamente di tutto. E’ emigrato ad Alessandria dove già vi risiedeva suo fratello Vincenzo, prestando la sua opera in una officina meccanica specializzandosi come “carburaturista”. Tuttavia ha vissuto per poco tempo. Prima però va ricordato per la sua arte nel lavorare il ferro battuto, appreso nelle note officine di Vincenzo Serricchio in paese e, in tarda età, ha pure provato a seguire il mestiere del padre come pescivendolo, anche se questo è da considerarsi una parentesi.
La passione per i droni.
Tommaso ha avuto fondamentalmente due passioni: l’arte del ferro battuto (di cui è stato un vero artista, famosi le sue ricostruzioni delle armi medievali, stiletti, spade e pugnali, archi, etc.) e per l’aeromodellismo, i droni in particolare, sopraggiunta in età matura. I droni, questi veicoli telecomandati che si librano nell’aria e scrutano il paesaggio sottostante devono essergli sembrati una scoperta sensazionale, persino utile, poiché su questi modelli egli ne ha provato a costruire diverse specie, piccoli e grandi, super tecnologici come pure oggetti volanti per i giochi dei bambini. Una varietà di “volatili meccanici” dalle diverse forme che grazie al suo ingegno hanno preso il volo, alimentando così una passione che non si è ancora conclusa.
Lavoratore infaticabile e persona sempre disponibile, grazie ai suoi ingegnosi oggetti volanti egli è riuscito a far conoscere ai sammarchesi (in paese e fuori) le meraviglie del paesaggio visto dall’alto con vedute spettacolari spinte sino ai particolari più reconditi. attraverso foto ad alta definizione e video sia diurni che notturni che provocano tanta emozione per la loro bellezza. Una passione, la sua, che racchiude tecnologia, poesia ed emozioni, ma anche una voglia sempre viva in ciascuno di noi di ritornare ragazzini e giocare con giocattoli costruiti con le proprie mani.
Il suo “ufficio” al Campo Sportivo.
Lo si può trovare tutti i giorni nel suo “ufficio” ubicato nei locali adiacenti agli impianti sportivi pubblici o in giro per il paese. Ultimamente si è prodigato per l’allestimento dell’ambulatorio dedicato a San Marco ai vaccini anti-Covid.
L’aneddoto che rispecchia il personaggio.
La famiglia ama ricordare un aneddoto legato alla sua gioventù. Si è fatto riformare per una presunta malformazione cardiaca, salvo poi essere beccato a fare peripezie da acrobata pur di arraffare una “trezza” di salsiccia in un angolo recondito dell’abitazione genitoriale.
Gli auguri del sindaco, della famiglia e degli amici.
Attualmente è uno dei più importanti collaboratori della pubblica amministrazione, come noto capitanata dal sindaco Michele Merla, che si associa agli auguri di tutti.
Gli auguri della redazione, a cui si aggiungono quelli della famiglia, dei nipoti, dei cognati Luigi, Matteo e Mario, dei generi Alfredo, Giacinto e Pietro, degli amici e dei colleghi, sono d’obbligo. Ora aspettiamo di festeggiare gli 80 anni!
Le foto.
Nella foto chi in basso Tommaso è in compagnia di gran parte della famiglia di di alcune delle sorelle.