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Recovery Fund, l’appello di “San Marco che vorrei!” e di Augello: «Riaprire immediatamente i termini del bando!»

Il movimento civico “San Marco che vorrei!” è stato sollecitato ad intervenire da decine di aziende, Enti e associazioni operanti nel mondo del terzo settore e dell’assistenza per l’improvviso anticipo dei termini di scadenza del bando sul Recovery Fund emesso lo scorso 22 aprile 2021 dal Comune di San Marco in Lamis e stranamente già chiuso.

Il bando, a quanto si evince anche dall’albo pretorio della Pubblica Amministrazione, doveva concludersi naturalmente il 10 maggio 2021, ma è stato coattivamente chiuso il 28 aprile 2021, mentre diverse realtà aziendali, istituzionali e associazionistiche erano in procinto di presentare i propri progetti.

“Sono fondi pubblici che devono essere messi a disposizione di tutta la cittadinanza o non di quei pochi che hanno avuto la “fortuna” di presentare le proprie progettazioni e idee entro il 28 aprile u.s.” – dicono dal movimento civico San Marco che vorrei!

“È la prima volta che vedo una cosa del genere. Un avviso pubblico di solito viene posticipato, ma mai anticipato. Crediamo che qui ci sia qualcosa da rivedere e che le aziende e le associazioni private che avevano intenzione di partecipare al bando (con scadenza iniziale fissata al 10 maggio 2021) debbano poterlo fare. Con questo modo di agire non si fa il bene di San Marco in Lamis e dei sammarchesi.

Come movimento civico San Marco che vorrei! chiediamo al sindaco Michele Merla di ripensare a questa “chiusura anticipata” dei termini e all’opposizione di vigilare su questi ed altri avvenimenti che riguardano la cosa pubblica. Sicuramente l’amministrazione comunale saprà dare spazio a tutte le realtà locali riaprendo il bando. Noi vigileremo. Ci affidiamo al buon senso e alla serietà del primo cittadino e soprattutto del vice-sindaco Angelo Ianzano, da sempre attento alle richieste di aiuto e di partecipazione della cittadinanza” – aggiunge Angelo Riky Del Vecchio, infermiere, giornalista, direttore di un noto quotidiano sanitario nazionale e portavoce del movimento civico San Marco che Vorrei!

“Ci risultano che ci siano vari soggetti, Enti e associazioni che avevano e hanno intenzione di aderire al bando, ma che si sono visto oggi spezzare le ali a beneficio di chi, forse avvisato in anticipo, ha presentato le progettazioni entro il 28 aprile 2021” – conclude il portavoce Del Vecchio.

Sulla questione è intervenuto anche Michele Augello, Referente Provinciale Forum ETS Terzo Settore.

«Eppure, il piano menziona come priorità la creazione di occupazione, il reskilling dei lavoratori, la creazione di presidi sociosanitari territoriali, la riqualificazione di aree urbane e aree interne, la stessa trasformazione del rapporto tra amministrazione e cittadini (passando dal paradigma del controllo a quello della fiducia) il contributo del Terzo settore e dell’economia sociale darebbe molta più concretezza agli obiettivi indicati.

Limitare questa componente a funzioni marginali e prevalentemente assistenziali è una scelta che non va certo nella direzione della ripresa e della resilienza di una città. Nessun tavolo tecnico, nessuna co-progettazione e ora un anticipo dei tempi di presentazione delle proposte – progetti.  E pur volendo, come fa una organizzazione del Terzo Settore in 24/48 ore a presentare azioni e proposte?», ha concluso piccato lo stesso Augello.

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