Lavori Piazza Oberdan, Alessio Villani: «Il sindaco mente sapendo di mentire»
Nota a cura del consigliere comunale Alessio Villani (Fratelli d’Italia)
«È di questi giorni un video propaganda diffuso dal primo cittadino che pubblicizza la riqualificazione di Piazza Oberdan prendendosi, per abitudine, meriti di un finanziamento di cui non ne conosce la provenienza.
Siamo in piena campagna elettorale e non mancano occasioni per passare a rassegna anche le posizioni, all’occorrenza, cosiddette eminenti di questa amministrazione, attribuendosi meriti e visibilità. Tutto va bene, Madama la Marchesa!
La medaglia ha sempre due facce ed una zigrinatura…e ad onore del vero e in cuor proprio ognuno di loro sa, ma è sicuramente molto più importante che a saperlo sia la comunità. Intanto facciamo un po’ di chiarezza affinché i cittadini sappiamo di cosa stiamo parlando.
Il finanziamento di circa 250.000,00 euro, che era destinato alla riqualificazione del mercato coperto “chiazzetta”, è frutto di un lavoro di progettazione partecipata coi cittadini su impulso delle attività del Distretto Urbano del Commercio!
Perché la “chiazzetta”?
I cittadini devono sapere che da anni la “chiazzetta” non ha più i requisiti minimi previsti dalla norma per essere utilizzata e frequentata e il finanziamento serviva appunto per adeguarla e renderla legalmente fruibile al fine di garantire, a tutti e agli operatori che pagano le tasse, di poter esercitare il loro lavoro in un ambiente sicuro e salubre ed al Comune di introitare denaro dalla gestione. Oggi, la “chiazzetta”, che si presenta in condizioni precarie dovute sicuramente ad una manutenzione totalmente assente nel corso degli anni, per la comunità è solo un costo che grava sul bilancio, con le spese energetiche ed idriche, e senza introiti.
L’idea di recupero funzionale della struttura era incentrata sulla possibilità di rendere l’immobile polivalente e flessibile: di giorno galleria commerciale con le piazzole centrali destinate a ospitare la vendita di prodotti ortofrutticoli; di sera piazza pubblica con lo spazio centrale che diventa luogo di coesione con piani, sedute e spazi pronti ad accogliere attività musicali/culturali/artistiche con il commerciante che all’interno del suo box propone la sua offerta gastronomica e contribuisce attivamente alla gestione del tutto.
Purtroppo per noi le intenzioni sono bene altre!
La “chiazzetta” non è più un luogo su cui è possibile esercitare l’attività di vendita! Essa è sparita dal Documento Strategico del Commercio, approvato tutto in fretta dopo tre anni dalla sua redazione solo per non perdere i finanziamenti ricevuti (e che arriveranno) e che il Sindaco aspetta per prendersi i soliti meriti!
Anche qui si parte col piede sbagliato: è stato approvato un documento Strategico e di pianificazione senza però eseguire correttamente l’indagine preliminare, ferma a tre anni fa, quando il documento fu redatto; in esso solo due cose sono cambiate: è sparita la “chiazzetta” come luogo su cui si esercita l’attività commerciale ed è stato individuato lo spazio su cui spostare il mercato.
Il resto? Mancano i contenuti minimi da cui avviare l’analisi dello stato del commercio, non è contemplato il fenomeno commerciale comprendente gli esercizi di vicinato, la consistenza dei mercati, dei posteggi isolati e delle fiere….. tutto fermo a tre anni fa!!!
Lo strumento è dinamico, è vero, ma questo modo di fare, di amministrare, la dice lunga circa il criterio di intendere il futuro di un settore importante per la nostra comunità e già messo a dura prova dai tempi difficili.
All’epoca il Documento Strategico del Commercio ha fatto tanto discutere e parlare anche persone lontane dai fatti. In alcune occasioni è divenuto finanche motivo di pretesto! Ma la cosa più importante, la sua essenza, sembrerebbe, che nessuno l’abbia veramente capita.
È stato un lavoro portato avanti con dedizione e responsabilità da me e Grazia Mossuto e mi rammarica molto sapere che lo si considera solo per evitare di perdere e restituire soldi!
Oggi però occorre far chiarezza ed operare in modo limpido e serio!
Il sindaco sfuggente, preso da altro e avulso dalla realtà, che non ama mai dire la verità, dovrebbe far chiarezza anche su questo aspetto che riguarda il tessuto socio economico della nostra città e spiegare ai sammarchesi il perché di questa scelta e ove intende collocare gli operatori che oggi esercitano l’attività negli spazi della “chiazzetta”, visto che non è un luogo idoneo, che non si intende recuperarlo e che, per regolamento, non è più destinata all’attività specifica.
Come ebbe a dire il filosofo Russo: “Colui che mente a se stesso e dà ascolto alla propria menzogna arriva al punto di non saper distinguere la verità né dentro se stesso, né intorno a sé e, quindi, perde il rispetto per se stesso e per gli altri” e i sammarchesi hanno da tempo perso l’abitudine di essere rispettati da chi li rappresenta».