Ancora una volta la Struttura di Protezione Civile S.O.S. SM 27 si rivela punto di riferimento per le attività direttamente connesse al territorio. Essendo essa la più poliedrica nell’espletamento dei compiti attualmente
svolti dalla Protezione Civile sul territorio Sammarchese, la Struttura del Soccorso Alpino e Speleologico Stazione Gargano l’ha prescelta per stendere un protocollo d’intesa, volto alla collaborazione tra le due Strutture, e mirato all’ottenimento dei massimi standard di efficienza nel campo della ricerca delle persone scomparse in zone impervie.
Sabato 1° maggio 2021, S.O.S. SM 27 per la Protezione Civile, diretta dal Presidente Ciro Nardella e coadiuvata dai Responsabili Michele Terlizzi e Angelo Bonfitto, dal Coordinatore Antonio Tardio, e dal personale sanitario composto da Luigi Tricarico, Michele Bonfitto, Gian Luigi Nardella e Giuseppe Nardella, ed il Soccorso Alpino e Speleologico composto dal Capo Stazione Cs Gian Piero Villani, dai Tecnici Di Michele Raffaele, Ciavarella Alessandro, Radatti Michele con lo staff Sanitario Alpino composto dal Dottor Tancredi Angelo e gli infermieri Laura De Marzo e Francesco D’Ascanio, si sono incontrate sul campo per testare (con una simulazione) le proprie competenze, unendole in un concerto strabiliante che ha dato come frutto il ritrovamento di una persona scomparsa.
In sole 3 ore dall’attivazione dell’emergenza e con l’ausilio di tecniche direttamente connesse al Soccorso Alpino, il recupero è avvenuto in una zona impervia ( tramite utilizzo del “PALO PESCANTE” che ha funzionato per l’elevazione della barella su un dislivello di circa 10 metri) con presidi medici di ultima generazione di tale efficacia da assicurare l’immobilità assoluta del traumatizzato e da rendere sicuro il successivo trasporto in ambiente ospedaliero (continua dopo il video).
L’utilizzo di un campo base, allestito al momento, per il coordinamento delle operazioni di ricerca e dotato delle più sofisticate metodologie in uso per la ricerca di persone scomparse, l’ausilio di un drone nelle ricerche pilotato dall’esperto Michele Ceddia , il supporto radio dei volontari di S.O.S. SM 27, la competenza messa in campo da speleologi, medici e soccorritori del Soccorso Alpino, hanno fatto sì che la semplice esercitazione diventasse momento di fibrillazione per tutti i partecipanti.
La “MACCHINA” è stata messa in moto con un risultato eccellente, il debriefing ha evidenziato alcune lacune colmabili con la ripetizione di esperienze simili, ma tuttavia la sinergia c’è e questo è un ottimo punto di partenza.
L’entusiasmo dei Volontari delle due Strutture è stato davvero tanto e possiamo affermare con estrema certezza che il patto sarà suggellato a breve con un protocollo d’intesa tra S.O.S. SM27 e la Struttura di Soccorso Alpino e Speleologico, che porterà sul territorio del Gargano la certezza di interventi veloci e mirati, atti a dissipare la paura di restare abbandonati in caso di infortuni/emergenze nelle zone impervie.
La prudenza e l’uso dei sistemi di protezione individuale, devono sempre essere alla base di ogni attività sportiva, sia essa volta all’agonismo sia in forma dilettantistica, oltre che la dovuta conoscenza del territorio prima di avventurarsi in meandri pericolosi, o la richiesta di accompagnamento da parte di persone esperte che possano rendere più sicura una escursione sia in forma di camminata che in bicicletta.
La “reclusione” dovuta ai DPCM succedutisi nell’ultimo anno per colpa del COVID- 19, ha portato ad una crescita esponenziale delle persone che hanno scoperto le bellezze delle nostre colline, dei nostri sentieri, forse prima diretti in altre mete, oggi costretti a ripercorrere quei sentieri una volta calpestati da personaggi illustri del passato, e la lungimiranza di chi pensa sempre e solo al prossimo ci porta ad essere preparati quando questo resterà un fenomeno consueto dei nostri boschi e delle nostre colline (continua dopo il video).
Infine, appena le restrizioni imposte dalla pandemia lo consentiranno, la SOS-SM27 dedicherà la nuova sala radio ad Angelo Gualano e Roberto Giacobbe (soci di entrambe le associazioni), scomparsi tragicamente in due distinti incidenti mentre praticavano la loro passione.
Difatti, nonostante l’uso sempre più frequente della rete cellulare, la radio resta un ausilio indispensabile durante le emergenze (terremoti, alluvioni, incendi ecc.). A tal proposito giova ricordare quando durante la forte nevicata del 1994, un’ambulanza diretta a San Giovanni Rotondo con un paziente dializzato a bordo, restò bloccata per diverse ore sulla SS 272 a pochi chilometri da San Marco in Lamis, in una zona non coperta dalla rete di telefonia mobile. Fu proprio grazie allo spirito d’iniziativa di un operatore della SOS-SM27 che l’uomo ebbe salva la vita. Da sottolineare che in quei giorni il centro garganico fu colpito anche da un black out elettrico a causa dei tralicci dell’alta tensione collassati sotto la tempesta di neve. L’operatore, pensando alla possibilità che qualcuno potesse essere in pericolo, improvvisò, in casa, una stazione radio alimentata con la batteria smontata dalla sua auto. Una volta sintonizzata l’apparecchiatura sul canale 9 dedicato alle emergenze, riuscì a raccogliere l’SOS dei sanitari che fu poi inoltrato alla macchina dei soccorsi.
Michele Terlizzi per S.O.S. SM 2