Lettera ad un amico…
di Leonardo PALUMBO
Carissimo Matteo,
la tua prematura partenza da questo mondo di amore ma anche di sofferenza ci ha lasciati tutti ammutoliti e pieni di dolore per la perdita di un caro e fraterno amico. Te ne sei andato non per tua scelta, e credo non lo avevi nemmeno messo in conto, ma il disegno di Dio, che nessuno di noi conosce, aveva tracciato per te un percorso diverso da quello che tutti noi speravamo. Hai lasciato in sospeso tanti progetti che avevi a cuore perché la realtà in cui viviamo si modificasse in meglio.
Una delle tue caratteristiche era considerare, chi si rivolgeva a te per una consulenza, “una persona” e non un cliente. Tutti ricevevano da te accoglienza e comprensione, non hai mai considerato un incontro solo un fatto commerciale ed economico. Hai sempre ritenuto che chi veniva da te doveva trovare una soluzione credibile e funzionale ai propri problemi e per questo tu hai pensato ad uno studio che non si fermasse alla contabilità ma che rispondesse a tutte le esigenze di una impresa. Ne sono convinti tutti coloro che, seguendo i tuoi preziosi consigli, hanno dato vita ad una attività economica.
Sei stato un vero imprenditore, hai lavorato con il cuore e con la mente, hai sempre rischiato per raggiungere nuovi traguardi. Hai creato tanti posti di lavoro e hai dato la possibilità a tanti giovani di formarsi professionalmente. Tutto ciò non è poco in una piccola comunità come la nostra.
A questa tua capacità di saper guardare al futuro e saper individuare nuovi possibili obiettivi, si aggiungeva quella di saper accogliere, chiunque, con il sorriso e la disponibilità di chi aveva scelto di essere al servizio degli altri con competenza, determinazione e passione. L’accompagnare le persone all’ingresso per salutarle voleva significare un lasciarsi cordiale e propositivo. Per aiutare gli altri hai coinvolto molte volte anche i tuoi amici e questo non ha fatto di te un egoista ma una persona capace di inventiva e creatività per aiutare gli altri.
Mi mancheranno le chiacchierate con te per scambiarci confidenze e iniziative mirate a migliorare la situazione economico-sociale di questa nostra comunità di San Marco, gli sforzi per pensare ad una politica che avesse al centro dell’azione il bene comune, i saggi consigli per migliorare le risposte della burocrazia amministrativa.
I tuoi sforzi erano sempre rivolti a come migliorare questo nostro paese, hai accolto chiunque volesse intraprendere una iniziativa culturale ma anche sportiva. Ricordo quei pochi anni che ci hanno visti collaborare insieme con la Polisportiva per rilanciare uno sport che si stava esaurendo per una diatriba di poco conto.
Sei sempre stato in prima fila per fare opere di bene, in silenzio. Tanti ti ricordano con sincera amicizia e affetto che resterà nel tempo. Non ti dimenticheremo tanto presto e si parlerà di te per il boato che si è avuto alla notizia della tua morte che, d’un colpo, ha coperto gli anni di silenzio con cui hai costruito la tua opera a servizio della collettività.
Caro Matteo, la tua perdita ha interrotto un sogno, quello di vedere San Marco migliorata in tanti aspetti. Molti si sentiranno orfani dei tuoi consigli, ma tu da lassù dacci sempre uno sguardo.
Giovanna, Valentina, Felice, Giuseppe e i tuoi bellissimi nipoti, che oggi ti piangono perché addolorati e lacerati per la tua scomparsa, sapranno continuare la tua opera insieme ai tuoi collaboratori che hai scelto per serietà, competenza e dedizione al lavoro. Di sicuro questo sarà il loro impegno per mantenere viva la tua memoria.
Con la speranza che un giorno potremmo ritrovarci lassù davanti a Dio, ti abbraccio fraternamente.