di Raffaele Fino
Nel mio intervento precedente sull’incendio del Parco Avventura di Borgo Celano facevo alcune puntualizzazioni alla luce delle dichiarazioni del Sindaco.
“Troveremo, anche stavolta, una soluzione ai problemi ereditati. San Marco in Lamis merita di più”. Così aveva dichiarato, dopo essesi recato sul posto. Una dichiarazione polemica e allusiva a chissà quante altre volte è intervenuto a risolvere problemi “ereditati”.
Ho dato quindi alcune notizie sul progetto approvato dall’Amministrazione Lombardi, con Merla assessore, sul suo iter e sui problemi che, da un certo punto in poi, il Parco Avventura aveva sollevato. Parlavo infatti di amministrazioni, al plurale. Parlavo anche di interventi polemici da parte dell’opposizione che glissava volutamente sull’errore progettuale presente nel progetto. Adombravo anche che, forse, era arrivato il momento di ripensare gli interventi da programmare e di valutarli per la loro utilità, per i costi di gestione, per la corrispondenza con la vocazione di San Marco e del suo territorio.
Era l’occasione per sviluppare un sano dibattito anche in vista delle prossime elezioni comunali. (Mi auguro che i protagonisti della competizione si approprino di questi ed altri temi e dicano la loro).
Invece nel commento al mio post pubblicato anche su facebook il Sindaco così interveniva: “L’Amministrazione da me guidata, caro professore Fino, non ha potuto affidare la gestione del Parco a nessuno perché la gestione e la manutenzione erano parte integrante della proposta migliorativa di chi ha vinto la gara. Poi, ad onor del vero e dicendo l’altra verità, quella sottaciuta, nascosta e che per onestà intellettuale – come tu dici – non deve essere nascosta, il Parco Avventura è stato costruito con fondi rinvenienti dall’affrancazione degli Usi civici (oltre 250 mila euro), stante la revoca del finanziamento regionale concesso e dovuta allo spostamento della ubicazione del Parco non comunicato alla stessa Regione Puglia. Tante verità coperte dal fumo.”
Ancora una volta si fa disinformazione.
Andiamo per ordine partendo dall’ultimo punto, e cioè la revoca del finanziamento. Non c’è stata nessuna revoca, ma una “parziale inammissibilità per incompatibilità del progetto con il bando pubblico della Misura 227, Azione 3 (Nota della Regione del 29/9/14). L’importo non ammesso al finanziamento era di 165.321,30 € e non di 250.00,00€ come dice il Sindaco. La Regione tagliò il finanziamento sulla base della nostra comunicazione. Per coprire tale importo si fece richiesta alla Regione Puglia, Settore Usi civici per lo svincolo dei fondi vincolati. (Per inciso, in quella occasione facemmo anche richiesta di svincolo di 115.649,22 € per le strade rurali e in particolare per quella del Sambuchello ridotta ad un colabrodo.) Agli atti ci sono le richieste. Non c’era e non c’è nessuna verità nascosta o da nascondere. Ho fatto battaglie a viso aperto, correndo forti rischi personali, sui terreni collettivi, insieme ad altri pochi. Battaglie che hanno portato ad una legge regionale e a circa 2.000.000,00 di Euro di entrate per il Comune di San Marco in Lamis, che saranno molto di più quando si sbloccherà di nuovo l’iter per evadere le decine di pratiche di affrancazioni presenti sul Comune.
Ci dica, invece, il Sindaco, come sono stati spesi, quando era assessore, i 500.00,00€ sottratti alle somme vincolate degli usi civici.
Ultimo punto. La sua amministrazione non “ha potuto affidare a nessuno la gestione perché toccava a chi aveva vinto la gara”.
Ancora una volta, vista la “mala parata” si cerca di sottrarsi alle proprie responsabilità.
Altro che problema. Durante l’inaugurazione così si esprimeva: “Allora. Stiamo inaugurando il Parco Avventura. Il Parco Avventura è uno dei parchi più belli d’Italia, che abbiamo noi qua. Speriamo che questo parco possa dare anche…possa avere una ricaduta socio-economica. Collegandolo al Parco dei Dinosauri potremo fare un bel pacchetto. Dicevo prima che abbiamo anche l’intenzione di valorizzare la grotta di Montenero. Stiamo per presentare un progetto di circa 300.000,00 € che dovrebbe fare di questo Borgo un modello, diciamo, di avventure di montagna. Questa è la nostra intenzione. Grazie.”
Nel 2017 il Parco Avventura non era un problema ma un gioiello.
Da inaugurare in pompa magna.
Nel video sono presenti anche membri dell’associazione che per alcuni mesi ha gestito il Parco Avventura.
Comunque sia , al di là di ogni responsabilità, il Parco Avventura era lì. L’Amministrazione Merla, con quasi tutta la giunta, era lì, a immortalarsi in video e selfie da diffondere sui social a futura gloria. Da quel momento, visto che prima sembrava che l’Amministrazione Merla non sapesse nemmeno che esisteva il Parco avventura, avevano l’obbligo di interessarsi al suo funzionamento e ad intervenire, se necessario.
Invece, passato il momento di esaltazione (Vedere il video. Lo ripeto!) sono seguiti anni di disinteresse e di abbandono. Fino ai giorni nostri.
Non si è intervenuti nemmeno quando, a maggio, è caduto un grosso palo che serviva da sostegno per i giochi del parco. Era il momento giusto per fare il punto della situazione e richiamare, eventualmente, la ditta addetta alla manutenzione ai suoi obblighi contrattuali. Ma anche allora nessun intervento.
Fino alle fiamme, che hanno risolto il problema.