A pochi giorni dalla bomba d’acqua che ha colpito la nostra cittadina, i due movimenti politici, in due distinte note stampa, analizzano l’accaduto provando a dare anche qualche suggerimento per il non ripetersi, o meglio contenersi, di eventi simili venturi.
La recente “alluvione” non è stata la prima né sarà l’ultima – Esordiscono quelli di SAN MARCO BENE COMUNE – CON TIZIANO PARAGONE SINDACO -, quanti, spassionatamente, guardano a questo fenomeno che tocca San Marco periodicamente non possono non partire dall’alluvione del 1982 che ha veramente devastato il centro abitato portando allo scoperto anni di dimenticanza e d’incuria dalla precedente alluvione del 1954.
Dopo quella del 1982 abbiamo avuto le alluvioni del 2009, del 2014 e quella, attuale, di qualche giorno fa. Il tempo di ritorno (quello breve) sembra essersi drasticamente ridotto. Ciò ci deve preoccupare e ci deve indurre a non trovarci impreparati per il futuro (nei limiti delle possibilità umane). Le ultime alluvioni hanno toccato non solo il centro abitato ma anche le campagne colpendo soprattutto la viabilità. Dal Sambuchello a Bosco Rosso alle Chiancate alla viabilità pedemontana del Calderoso, alla Valle di Vituro, etc.
Per noi di San Marco Bene Comune non è tempo di polemiche ma di costruire. Insieme, per eventi come questo, così come chiesto dalle molte autorità intervenute. Ma quando si dice insieme bisogna essere conseguenti. Infatti ci saremmo aspettati una convocazione anche per le vie brevi in maniera da poter partecipare al tavolo sull’emergenza e dare anche il nostro contributo. E comunque siamo sempre disponibili.
In attesa noi chiediamo che si completi nel più breve tempo possibile la mappatura dei danni sia all’interno della città che nel resto del territorio, con un occhio particolare alla viabilità e alle criticità legate agli smottamenti presenti e, in prospettiva, futuri. Il poco che è smottato oggi può diventare valanga nel futuro. Quindi censiamolo e teniamolo sotto controllo.
Chiediamo altresì che vengano mappati anche i danni ai beni e alle colture ricadenti nei fondi privati. Chiediamo anche, al di là delle polemiche più o meno giuste, che le risorse avute nel 2014 per il consolidamento di alcuni punti della cintura cittadina siano attivate.
Infine una considerazione generale. Il Sindaco nell’intervista rilasciata a sanmarcoinlamis.eu faceva appello ai piccoli gesti che ogni cittadino dovrebbe compiere per la salvaguardia ambientale. Siamo completamente d’accordo. E, tuttavia, siccome l’esempio viene dall’alto, l’amministrazione compia quei gesti che danno il segnale e che trascinano i cittadini ad impegnarsi per la difesa del nostro paese e del suo territorio – è quanto si legge a termine della nota stampa di SAN MARCO BENE COMUNE – CON TIZIANO PARAGONE SINDACO.
A loro fanno eco quelli della locale sezione di “ITALIA IN COMUNE” a sostegno del candidato sindaco Antonio Turco.
Non entriamo nelle polemiche, perché non ci interessa e soprattutto non è il momento. Prima di tutto vogliamo complimentarci con tutte le forze dell’ordine, il C.O.C. (centro operativo comunale) diretto in modo impeccabile e tutti i volontari (locali e non) impegnati con sacrificio e spirito di abnegazione, in questa emergenza. Abbiamo capito, che spesso e volentieri siamo colpiti da questi eventi catastrofici, quindi dobbiamo preparaci il più possibile a questi eventi per arginare il più possibile danni.
Le nostre proposte sono le seguenti:
Incrementare le idrovore a disposizione, acquistandole il più possibile ( sono ideali per svuotare rapidamente fossati, cantine e sottopassi in caso di alluvione)
Munirci di sacchetti di sabbia.
La Pulizia delle grate comunali deve essere fatta in maniera accurata con cadenza mensile.
Tutti i cittadini devono essere a conoscenza del piano di emergenza cosa fare all’aperto e al chiuso in caso di pericolo e tutti devono sapere come ci si comporta in caso di alluvione (prima-dopo-durante) .
Siamo a disposizione per qualsiasi cosa.