di Antonio Del Vecchio
Anche l’arte preistorica di Grotta Paglicci è presente tra i disegni eseguiti, prima dai ragazzi delle elementari e poi nei murales da artisti di tutto lo Stivale, a Vieste
E questo, a conclusione di un ardito progetto di promozione culturale del territorio interessato. I Murales, come noto, servono a ricoprire spesso le ferite di un fabbricato o a migliorarlo addirittura sul piano estetico. Lo si fa spesso con indovinate ed ispirate opere artistiche. Nel caso specifico il progetto era diretto all’abbellimento istruttivo di una palestra scolastica, intonandolo con il resto dei luoghi aperti della città baciata dal sole, bagnata dal mare ed irrorata di cultura, come lo è per davvero questa sorta di capitale estiva del Gargano.
La palestra in menzione fa parte della scuola “Dellisanti” facente parte dell’Istituto comprensivo “Rodari Alighieri Spalatro.”, ritenuta idonea. A promuovere l’iniziativa, oltre ai ragazzi della scuola interessata di cui si dirà e gli insegnanti, sono stati l’Associazione “Noi Giovani” di Imola e il Comune interessato tramite l’assessorato alla Cultura e Istruzione, retto da Graziamaria Starace.
E questo a seguito dell’approvazione del loro progetto sul tema, primo in Puglia, rientrato nell’apposito bando regionale con l’attribuzione di 40 mila euro. Soldi che sono serviti appunto a soddisfare la bisogna, oltre che per i predetti interventi di street-art, anche per attività prettamente formative e culturali. Il tutto rivolto alla crescita professionale delle nuove generazioni dai 3 ai 14 anni, trasformando l’attuale hub vaccinale in un vero e proprio progetto artistico, il primo in Italia.
Secondo il responsabile del progetto, Vincenzo Rossi, si tratta di portare avanti il progetto “Bil” , alias Biblioteca itinerante della Legalità. Con essa si intende diffondere “ la cultura della legalità e della responsabilità tra le giovani generazioni, attraverso la promozione della lettura, nella convinzione che le storie abbiano un ruolo fondamentale nella comprensione della realtà e nella formazione di un immaginario che pone il senso civico in un ruolo di protagonista”.
Riprendendo il discorso di cronaca, tra le cose da studiare e da sapere da parte dei ragazzi ci sono i beni culturali diffusi sul territorio, a cominciare dalla preistoria. Da qui il loro coinvolgimento sul tema di Paglicci in Rignano Garganico, dove in loco c’è un avviato laboratorio destinato a loro di come ricostruire con l’ocra rossa i vari graffiti mobili e fissi, su parete come lo stambecco e la scena di caccia, i cavalli e quant’altro. Qui si impara, inoltre, a lavorare la selce e ad accendere il fuoco, così come facevano i primitivi.
In proposito ci sono mini-testi rivolti agli insegnanti e agli stessi alunni, pubblicati anni addietro dalla Regione Puglia ed ancora validi per poter apprendere ed insegnare. Urge, quindi, un gemellaggio stretto tra la scuola di Rignano e quella di Vieste per far crescere le nuove leve.