Napy Cera ritorna in pista quale candidato sindaco per “Evviva Sammarco”
di Antonio Del Vecchio
Napoleone Cera, per gli amici Napy (si veda foto) ritorna in pista quale candidato sindaco di “Evviva Sammarco”. Sembra essere il concorrente più forte .
Non a caso lo fa da consigliere regionale uscente, dopo la débacle della coalizione di Fitto, con la quale aveva corso alle ultime regionali, affermandosi come primo dei non eletti nella lista di Forza Italia in Capitanata. Successo ed insuccesso mescolati assieme. A quanto appreso, la civica ”Evviva Sammarco” intende assorbire non solo i voti propri dell’Udc, ma anche quelli dei fuorusciti e scontenti della maggioranza uscente.
L’interessato, classe ‘80, è coniugato con Maria, come lui laureata in giurisprudenza, dalla quale ha avuto due splendide bambine, Alice e Azzurra. In politica è un vero figlio d’arte . Lo è a doppio, sia di padre, sia di nonno omonimo. Infatti, questi ultimi, oltre agli altri incarichi ricoperti in altre istituzioni, hanno entrambi governato la città, come sindaci.
Dipendente di Enel Energia, egli è appassionato anche di nuove tecnologie. Il suo motto è la celebre frase di Steve Jobs davanti ai laureandi dell’Università di Stanford del 2005 “Stay hungry, stay foolish” che in italiano significa “siate affamati, siate folli”. Nella vita, afferma egli “bisogna avere fame di curiosità, fame di farcela, fame di potersi riscattare nella vita, fame di essere parte attiva nel cambiamento della società, dell’ambiente, delle persone”. “Bisogna essere – continua – persone costantemente curiose e alla ricerca della propria strada e della propria passione, con la voglia di farcela!”. Passiamo ora all’intervista.
Qual è il compito della politica in una amministrazione locale?
La politica locale in generale e il Sindaco in particolare devono saper ascoltare e coinvolgere i cittadini, gli attori sociali ed economici della Città, al fine di poter dare risposte concrete ed efficaci, rispondendo così ai bisogni e alle aspettative della città. Per farlo c’è bisogno di un Sindaco al passo con i tempi, un buon amministratore, concreto e attento ai bisogni del territorio e che sia, per dirlo con un termine calcistico, un “fantasista”. A lui verrà affidato non solo il compito di creare un percorso di sviluppo ma avrà anche la responsabilità di far funzionare la macchina comunale, di incidere sulle lentezze e di spezzare i laccioli delle pratiche burocratiche. Una Città non di pochi, ma di tutti. I cittadini devono sentirsi a casa e non fuori. Ecco perché oggi c’è bisogno di una profonda riflessione, partendo dal periodo che stiamo vivendo fino ad arrivare a pensare di come sarà il nostro futuro. La vera novità non sarà rappresentata da chi dice di esserlo, ma da chi renderà, i cittadini, responsabili della crescita del proprio territorio. Ma questo dipenderà anche da chi sceglierà di recarsi alle urne non con superficialità.
Perché hai scelto di candidarti a Sindaco?
Ancora non ho deciso perché voglio provare a fare la differenza. Rispetto agli altri, la lista di Evviva! Sammarco è già piena di gente motivata, con tanti volti nuovi, ma prima di scegliere il nome del candidato cerchiamo di dare una risposta a “cosa vogliamo per San Marco”. Oggi circolano solo i nomi dei candidati alla carica di Sindaco che professano di essere il nuovo e nessuno lo è, essendo, non solo già stati candidati nel passato, ma avendo le liste composte da persone che hanno amministrato la città. Le operazioni di lifting non vanno bene per una città che sta facendo gli ultimi respiri prima di morire. Alcuni vorranno farci passare una Ferrari con un motore da auto d’epoca. Se davvero vogliamo fare un passo in avanti dobbiamo cercare, prima di tutto, di capire come risolvere i problemi. La novità, è rappresentata dalla concretezza, dalla competenza, dalla legalità e dalla trasparenza che metteremo a disposizione per creare un ambiente favorevole e vicino ai cittadini e alle imprese che devono tornare a dialogare con l’amministrazione.
Quali sono i punti principali della lista “Evviva! Sammarco”?
L’adozione del piano per il contrasto sulla corruzione con il coinvolgimento dei dipendenti, mappando i rischi e adottando un codice di comportamento al fine di promuovere la cultura della legalità. L’istituzione di un fondo di solidarietà per le famiglie in difficoltà, in aggiunta a quelli regionali e statali, che verrà incontro alla grave situazione lavorativa che stanno attraversando le famiglie sammarchesi. In questi giorni stiamo ragionando sulla possibilità di rendere gratuito l’accesso all’asilo nido comunale per i bimbi da 0 a 3 anni. Per le imprese, siano artigiani o meno, si è pensato al fondo di garanzia comunale per l’accesso al credito per coloro che hanno idee e pochi soldi. Un fondo nel quale far confluire lo stipendio del sindaco e degli assessori che condivideranno l’idea, aperto anche ai contributi di tutti coloro che vorranno dare una mano ai cittadini e ai piccoli e piccolissimi imprenditori. Per sostenere tutte le iniziative sociali utili alla città ma che necessitano di garanzie per accedere al credito. Accanto a questo, l’approvazione del regolamento per la concessione di contributi in forma di detassazione su IMU, quota comunale IRPEF, TOSAP, imposta sulla pubblicità e TARI, per le imprese che intendono investire sul nostro territorio e assumere sammarchesi. Per la cultura, per il turismo e per lo sport, non faremo altro che coinvolgere e sostenere chi ha già avuto le idee come, solo per citarne alcune, per gli eventi “cchiù fa notte cchiù fa forte” e “Jazz in Lamis” e per gli attrattori turistici il Parco dei Dinosauri di Borgo Celano. Questi solo alcuni punti del programma che prevederà anche un capitolo intero relativo al randagismo e alla valorizzazione della Processione delle Fracchie con una legge regionale, che io stesso ho fatto approvare, e che attende ancora di essere adottata.
Quali i tuoi rimpianti in Regione?
Del mio lavoro in Regione posso dire solo di essere soddisfatto. Nel 2015, alla mia elezione di Consigliere Regionale, davanti ai sammarchesi promisi di riaprire l’Ospedale ”Umberto I” così come dal piano di riconversione di Vendola. Ebbene, oggi, l’Ospedale è stato riconvertito e tutti gli operatori sanitari che giravano la provincia sono ritornati a San Marco. Già questo dovrebbe bastare per premiare la mia azione in Regione. Ma si sa nella vita conta il motto fai del bene e scordalo, fai del male e pensaci!