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Rignano Garganico in ginocchio dopo l’alluvione

Il sindaco Luigi Di Fiore e il vice-sindaco Giosuè Del Vecchio lanciano l’allarme: ingenti danni all’agricoltura, alle strade e alle imprese produttrici del più piccolo comune del Parco Nazionale del Gargano.

di Angelo Riky Del Vecchio e Antonio Del Vecchio

Rignano Garganico e gli agricoltori locali sono in ginocchio dopo la tremenda alluvione delle scorse ore. I danni sono ingenti, la Pedegarganica è parzialmente percorribile, come pure gran parte della provinciale che collega il piccolo comune alla frazione di Villanova, praticamente sott’acqua.

Il sindaco Luigi Di Fiore, congiuntamente al vice-sindaco Giosuè Del Vecchio, lanciano l’allarme: serve lo stato di calamità naturale e immediati interventi di riattazione di strade, masserie e colture, o gli amministratori saranno costretti a consegnare le chiavi della cittadina nelle mani del Prefetto.

L’acqua caduta giù fa ritornare alla mente quanto accaduto già negli anni scorsi e soprattutto nel 2014 e nel lontano 1982, quando si ripeté una simile sciagura. Anche allora i danni per l’agricoltura e per le imprese agricole-casearie e turistiche furono ingenti.

Ora si dovranno controllare anche i ponti lungo il fiume Candelaro e i suoi affluenti, come pure la percorribilità della provinciale per Rignano Scalo, le già citate Pedegarganica e provinciale per Villanova, le strade interpoderali e via discorrendo.

Per la copiosità dell’acqua caduta dal cielo anche il Candelaro è straripato in diversi punti, causando allagamenti lungo tutta la Pedegarganica e impedendo totalmente il traffico di qualsivoglia automezzo. Per cui risultano ancora isolate o difficilmente raggiungibili parecchie masserie, di questi tempi assai affollate per i lavori in corso di raccolta e lavorazione di diversi prodotti, a cominciare dai cerealicoli per finire ai pomodori, ai broccoletti, agli asparagi, ai peperoni, alle melanzane, agli ortaggi vari e a quant’altro.

I danni più ingenti sono quelli dell’azienda Prima Bio, che si occupa di trasformazione di salsa e altri prodotti locali. Ma anche gli Agriturismi del primo gradone garganico.

Domani si spera nel bel tempo, al fine di ripristinare il ripristinabile e di effettuare una accurata analisi dei danni.

Poi partirà la richiesta urgente di Calamità naturale, indirizzata alla Regione Puglia e agli altri Enti competenti.

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