Raffaele Daniele, avvocato, è il quinto candidato-sindaco di San Marco in Lamis
di Antonio Del Vecchio
Ci siamo. Anche Raffaele Daniele, già consigliere comunale, ha sciolto ogni riserva e scende in campo alle prossime amministrative come candidato sindaco nella lista “CivilMENTI per San Marco” , vicina alla Lega di Salvini.
Si tratta del quinto della serie, pronto a sbarrare la strada all’uscente Michele Merla, dopo Tiziano Paragone, Antonio Turco e Angelo Cera, di cui si è già scritto. E’ lui stesso a presentarsi con una sua mini-biografia:
“Raffaele Daniele, di anni 53, avvocato. Sposato, dopo una lunga esperienza praticamente in tutt’Italia, prima per motivi di studio e poi per motivi lavorativi, tra gli altri portalettere PT e Ufficiale dell’Esercito Italiano, per oltre tre anni, che l’hanno visto operare come Tenente dell’Esercito tra Lecce, Pordenone, Palermo, Catania. Esperienza, quest’ultima, ricca e formativa sia personalmente che culturalmente. Da più di vent’anni è rientrato in loco ed esercita la sua professione a San Marco in Lamis. Da sempre appartenente ad una famiglia di chiara espressione di destra, ama ricordare suo nonno, Daniele Michele Arcangelo Raffaele, al quale, dopo essere tornato in patria dal fronte africano dove operava come Sergente Maggiore dell’Esercito Italiano, venne offerto un impiego pubblico al Comune se avesse sottoscritto la tessera all’allora partito della Democrazia Cristiana: lui per tutto punto sottoscrisse nel 1948 la tessera all’allora Movimento Sociale Italiano, declinando l’offerta.
Sin dal 2012 segue la squadra di calcio locale dell’ASD San Marco, e nel 2018 insieme a qualche amico hanno rilevato la società, con oltre 60.000,00 euro di passivo, e con tanto impegno e sacrifici la nuova società, insieme a tanti amici e sostenitori, è stata capace di conquistare per la prima volta per la nostra cittadina, e da imbattuta, la storica promozione in Eccellenza Pugliese, dove oggigiorno milita, oltre ad aver quasi azzerato lo stato passivo della stessa.
Sempre stato simpatizzante e frequentatore della sede locale del MSI, “Pietro Poppa”, negli anni ha radicato principi di destra nazionale e del comune senso civico. Una prima apparizione ci fu nelle elezioni comunali del 2011, con la lista civica “D.O.C.”, insieme al candidato sindaco, e zio, Ciro Nardella: fu un successo seppur parziale perché la lista andò al ballottaggio contro Angelo Cera, allora candidato sindaco, ma perse il ballottaggio.
Successivamente, durante il mandato di Cera, in seguito ad un accordo incrociato tra l’allora sindaco Cera e il farmacista Nardella, consigliere di opposizione, per favorire la possibilità di poter dare seguito ad alcuni progetti in capo all’opposizione, venne indicato come referente e nominato assessore nel marzo del 2014, nel mese di luglio 2015 venne dichiarato il Dissesto Finanziario e sindaco, giunta e consiglio sono rimasti in carica, ma coadiuvati dall’Organismo di Liquidazione Straordinaria.Dopo aver condiviso le esperienze successive del centrodestra da due anni è segretario cittadino della Lega Salvini e in questa tornata elettorale insieme al suo gruppo che ha fondato la predetta lista civico-culturale “CivilMENTI per San Marco”.
Ecco, di seguito l’intervista.
In caso di affermazione quali sono le principali cose che vorresti fare a favore della comunità?
Sicuramente il settore trainante per la Nostra comunità sono il Turismo e l’Ambiente, materie nelle quali saranno concentrati i nostri sforzi. Altre questioni saranno sicuramente rappresentate da Outsourcing negli appalti pubblici, realizzo effettivo del principio di rotazione degli inviti e degli affidamenti ai fini dell’affermazione del principio di non discriminazione e di parità di trattamento e garantire l’effettiva partecipazione delle piccole e micro imprese, ricognizione del regolamento del commercio al dettaglio su aree pubbliche e delle licenze commerciali ambulanti, mediante la verifica delle autorizzazioni concesse, la Verifica dei requisiti personali, di regolarità contributiva, delle attrezzature utilizzate, con l’adozione dei provvedimenti consequenziali; Individuazione dell’area rifugio canile, che non significa realizzare un canile ma comunque iniziare ad affrontare la problematica un pò più seriamente; Riqualificazione e fruizione del bosco Difesa; Riqualificazione Borgo Celano; Video sorveglianza; Ricognizione e rideterminazione occupazione suolo pubblico (bar, pizzerie, garage, ecc). Sicuramente un posto importante l’occupa il settore della cultura, con l’importanza da ridare alla Biblioteca e a tutto ciò che ruota intorno. Alla lunga, grazie al Recovery Found verranno finanziati progetti quali Migliorare la resilienza dell’agroecosistema irriguo al dissesto idrogeologico e alla siccità, Piano messa in sicurezza antisismica degli edifici di culto, Lavori di pubblica utilità, Programma di trasformazione digitale degli ambienti scolastici, Piano per il collettamento e la depurazione delle acque reflue, Percorsi di empowerment femminile, Case digitali per i giovani, e tanti altri progetti che potranno essere catalizzati e realizzati a favore della cittadinanza.
Qual è il compito della politica di un’amministrazione locale?
Dire che il compito più importante è quello di stare accanto ai cittadini è molto semplice, farlo, anche quando ci sono critiche e dissapori, è molto più difficile, ma se chi rappresenta la comunità agisce con animo responsabile, scevro da ogni clientelismo e a favore dei più, perché è impossibile agire a favore dell’intera collettività, tale compito può essere degnamente realizzato. La politica e le amministrazioni che ci hanno preceduto, in una delle quali sono stato assessore per un lasso di tempo, negli ultimi quarant’anni sono state tutte di centro sinistra, con brevi periodi a favore di amministrazioni centriste, e il risultato è sotto gli occhi di tutti, dall’enorme debito pubblico a causa del quale è stato dichiarato il Dissesto Finanziario, alla situazione civico – economica attuale; non credo di poter essere biasimato se affermo che tale compito da questa politica che ci ha finora amministrato è stato completamente disatteso, a meno che le precedenti amministrazioni non hanno avuto compiti diversi dal mettersi a disposizione della cittadinanza per la risoluzione delle problematiche e a favore del benessere comune.
Perché hai scelto di candidarti a sindaco della città?
Guardi, il nostro gruppo nei mesi scorsi ha avuto numerosi incontri con le varie forze politiche, chiaramente di centro e di centrodestra. Da un lato avevamo voglia di convogliare in un centrodestra naturale, con Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Sud in Testa – Cambiamo, nonché altre personalità del mondo civico favorevoli ai nostri principi. Nonostante varie riunioni, durante le quali abbiamo proposto come rappresentante/sindaco del gruppo professionisti della società civile e successivamente personaggi politici chiaramente di centro destra, proposte sempre bocciate in quanto si era già formato un “contenitore” all’interno del quale i giochi erano fatti il candidato sindaco già individuato, ma in una figura, che sottolineo stimo come amico e come professionista,ma appartenente da decenni ad un mondo politicamente lontano dal centro destra , cosa che non abbiamo visto di buon occhio; a questo nostro scetticismo ha contribuito anche il continuo “entrare e uscire” dalla coalizione sia di Fratelli d’Italia che del gruppo Sud in Testa – Cambiamo; non è dato comprendere come questo calderone possa degnamente assurgersi a valida novità ed alternativa a quanti ci hanno preceduto. Anche con Paragone ci siamo spesso incontrati ma le incomprensioni politiche di fondo hanno fatto sì che tale matrimonio non potesse essere fatto.
Tale dictat e chiusura si è anche manifestata nei vari confronti con Forza Italia. Pertanto non avendo condiviso i principi di comunione (?) tra le numerose anime presenti nel calderone, abbiamo deciso, senza alcuna presunzione ma con molta determinazione, di porci da soli come alternativa sicuramente e senza ombra di dubbio nuova e esente da giochi politici ed apparentamenti sottobanco, che hanno spesso come fondamento l’interesse personale, mentre i nostri principi sono quelli della chiarezza, trasparenza e confronto sincero. Siamo comunque aperti al confronto e alla ricerca di una soluzione che abbia però un minimo di condivisone politica e/o fondata su principi comuni, per non andare incontro a quanto successo anche nell’amministrazione uscente con defenestramenti e rimpasti che sicuramente non aiutano a centrare i pochi obiettivi che si possono consapevolmente e con cognizione di causa programmare, senza fare programmi elettorali che come già detto in passato dopo le elezioni lasciano il tempo che trovano.