Tutolo presenta proposta di legge per abolire il ripristino del trattamento di fine mandato
“Il 13 agosto ho presentato ufficialmente una proposta di legge per abolire l’emendamento che ha ristabilito il trattamento di fine mandato ai consiglieri regionali. La mia è la prima proposta presentata in questa direzione, quella che arriverà per prima in aula nel primo Consiglio, e che spero venga approvata”.
Lo annuncia il consigliere regionale Antonio Tutolo, gruppo Misto, che era assente durante la votazione dell’emendamento inserito in un disegno di legge sui debiti fuori bilancio e approvato nell’ultima seduta consiliare del 27 luglio scorso.
“In un momento di crisi profonda della nostra economia dovuta anche agli effetti della pandemia, è necessario destinare le risorse pubbliche alle necessità delle classi più fragili”. Così Tutolo ha motivato la modifica, che arriva come passo successivo all’aver manifestato ufficialmente, attraverso una pec del 30 luglio scorso indirizzata alla Segretaria generale del consiglio regionale, la volontà di rinunciare alle sue spettanze e indicando la precisa destinazione di quei fondi: istituire delle borse di studio per ragazzi le cui famiglie vivono una condizione di disagio economico.
“È con i documenti e le pec che si dimostrano i fatti, non certamente con annunci generici che alimentano discorsi demagogici e la polemica mediatica. Già da sindaco della città di Lucera avevo rinunciato al trattamento di fine mandato, oltre 20 mila euro, previsto da una legge dello Stato, esattamente come avevo rinunciato, senza che alcuno me lo avesse chiesto, al compenso ulteriore di 1.200 euro mensili previsto per i presidenti di commissione e per i capigruppo consiliari”, chiarisce Tutolo che ha concordato e condiviso con il presidente della Regione, Michele Emiliano, la necessità di annullare quell’emendamento.
“Ho atteso un qualche segnale di ripensamento prima di rendere nota la presentazione della mia proposta, perché speravo in un dietrofront unanime. Invece, tranne qualche eccezione, e mi riferisco a quei consiglieri che sono d’accordo che quello sia stato un errore a cui porre rimedio, ho visto solo attacchi, polemiche e proclami, ma nulla di concreto. Adesso tutti, anche i cittadini pugliesi, sanno che la prima questione che dovrà affrontare il consiglio sarà questa”.