Elezioni comunali, vedove dei fratelli Luciani: «Basta utilizzare la Strage del 9 agosto 2017 come se fosse un “trofeo”»
Più volte – ed è accaduto anche oggi in una lettera aperta pubblicata sui social dal sindaco uscente Michele Merla – il nome di fratelli Luciani è stato utilizzato impropriamente durante la campagna elettorale che vedrà San Marco in Lamis andare alle urne il prossimo 3 e 4 ottobre. «La cosa più giusta da fare, non solo per fini elettorali, è unirvi a noi concretamente affinché tragedie del genere non accadano mai più».
«Basta utilizzare la Strage del 9 agosto 2017 come se fosse un “trofeo”. Basta inserire il nome di Luigi e Aurelio Luciani nella cosiddetta “lista della spesa elettorale”. Per noi familiari è dolore, è rabbia e, oggi più che mai, è voglia di lottare per verità e giustizia per i nostri cari e per questo nostro territorio da anni martoriato dalla mafia».
A dirlo in una nota inviata a Sanmarcoinlamis.eu sono Arcangela Petrucci e Marianna Ciavarella, vedove dei fratelli Luciani, i due contadini barbaramente uccisi il 9 agosto 2017 nei pressi della stazione dismessa di San Marco in Lamis, perché testimoni scomodi dell’agguato di mafia a Mario Luciano Romito.
«A proposito del monumento in memoria dei Luciani e di tutte le vittime innocenti di mafia – continuano Arcangela e Marianna in riferimento, probabilmente, a quanto contenuto nel programma amministrativo della lista “Per San Marco” – questo è un altro argomento che al più presto andrà affrontato. La cosa più giusta da fare, non solo per fini elettorali, è unirvi a noi concretamente affinché tragedie del genere non accadano mai più».