Relazione di fine mandato del sindaco, Giuseppe Soccio scrive al Prefetto e alla Corte dei Conti

A conoscenza di un suo esposto sulla Relazione di fine mandato del sindaco Merla, abbiamo chiesto al preside Giuseppe Soccio qualche delucidazione in merito.

Prima di tutto: che cos’è la Relazione di fine mandato che ogni sindaco uscente è tenuto a redigere e ad inviare alla Corte dei Conti? La relazione, si legge sui siti specializzati, è prevista dall’art. 4 del d.lgs. n. 149 del 2011, che ha disposto che i comuni, entro il sessantesimo giorno antecedente la data di scadenza del mandato amministrativo, redigano una relazione di fine mandato, contenente la descrizione dettagliata delle principali attività normative e amministrative svolte, nonché – fra l’altro – i rilievi formulati dalla Corte dei conti in corso di mandato.

La relazione risponde al principio di accountability degli amministratori locali, chiamati a dare conto della gestione, al fine di favorire e rendere effettivo il controllo democratico dei cittadini in occasione delle elezioni amministrative; essa si inserisce fra gli strumenti di attuazione dei principi di massima responsabilizzazione, di effettività e trasparenza del controllo democratico da parte dell’elettorato e risponde, pertanto, all’esigenza di consentire l’effettiva conoscenza della situazione dell’ente locale.

Principi, fa notare il prof. Soccio, che nella relazione non sono stati pienamente rispettati tanto da spingerlo ad inviare un esposto al Prefetto di Foggia e alla Corte dei Conti. E ciò per richiamare l’attenzione sulla concreta possibilità che, continuando a nascondere la verità sulle condizioni finanziarie del Comune, l’azione di risanamento operato dall’ OSL rischi di essere vanificata.

“Mi auguro – ha affermato – che tra i consiglieri comunali vi sia chi voglia vederci chiaro e voglia rendere un servizio ai cittadini che rappresenta. Nel 2007 è accaduto già che l’aver ignorato le mie segnalazioni, o, meglio, averle demonizzate ha portato al dissesto. Non vorrei che si ripetesse di nuovo. Ho indicato fatti, dati e circostanze precise, non mi interessa polemizzare, vorrei solo favorire una corretta informazione”.

“In primo luogo – si legge nel documento – in merito al mancato risanamento del bilancio comunale, la relazione attribuisce all’operato dell’Organo Straordinario di Liquidazione, che , per quanto è dato conoscere, ha operato con coerenza nell’interesse della cittadinanza, la mancata garanzia di un effettivo risanamento”. Quindi, si chiede giustamente Soccio, “c’è o non c’è il risanamento? Non mi sembra corretto, da parte del capo dell’amministrazione, cercare di scaricare su altri proprie responsabilità”. Insomma, fuori dai giochi di parole, “si ammette che vi sono ancora debiti, che potrebbero già essere quantificati in svariati milioni di euro, ma che la relazione lascia nell’incertezza e che rischiano di far ripiombare il comune nel dissesto e, addirittura, impedire l’erogazione di servizi essenziali”.

Nell’esposto, inoltre, il preside Soccio ripercorre le tante questioni, alcune già oggetto di discussione tra maggioranza e opposizione, trattate con superficialità e poca chiarezza. Si va dal “gran rifiuto” da parte del Comune circa la proposta transattiva avanzata dall’OSL per chiudere definitivamente l’annosa questione dei servizi sociali (il famoso buco finanziario di oltre 4 milioni di euro, fondi appartenenti ai quattro comuni dell’Ambito ma usati dal Comune di San Marco in Lamis per altre finalità e mai reintegrati) all’abnorme “contenzioso che ha generato circa 2 milioni di euro tra parcelle di avvocati e risarcimenti vari (molti casi sono ancora pendenti)”, senza tralasciare altre problematiche come le entrate non riscosse, l’urbanistica, l’esclusione del centro abitato dalla Via Francigena, l’uso dei circa 2 milioni di euro per il cosiddetto insediamento “Vetrine del Gargano”, i 9 milioni di euro stanziati per il dissesto idrogeologico e tanto altro ancora (che è possibile leggere scaricando l’allegato in calce).

Tutto questo per chiedere una verifica di quanto riportato nella Relazione di Fine Mandato del Sindaco e per far “rilevare che omissioni e documenti contabili “poco attendibili” hanno, nel recente passato, generato il dissesto (si veda la relazione ispettiva ministeriale del Dott. Contaldi e quella del Revisore dei Conti in merito). Tanto – conclude Giuseppe Soccio – anche per non rendere vani e puramente di facciata gli appelli alla legalità e alla trasparenza degli atti della pubblica amministrazione tante volte invocate in Consiglio Comunale e in pubbliche manifestazioni”.

Allegati:

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