Nota a cura del consigliere comunale Angelo Cera (Evviva! Sammarco)
Nel Consiglio Comunale svoltosi nei giorni scorsi sulle linee programmatiche di mandato della seconda Amministrazione Merla ho giustificato il voto contrario della lista “Evviva! Sammarco” iniziando a parlare di un concetto sbandierato in campagna elettorale e che via via si è andato perdendo nel contenuto delle linee programmatiche: Legalità.
Tutte quelle belle parole scritte nel programma presentato all’atto della presentazione delle liste sono ormai carta straccia. Finite nel dimenticatoio delle linee programmatiche.
Fuori c’è gente che percepisce un’aria di insicurezza sociale e vi è un decadimento dei valori di Giustizia e di rispetto delle Istituzioni che fa seriamente pensare.
Da anni, ormai, lo abbiamo scritto nei nostri programmi elettorali, diciamo che l’azione ammnistrativa si deve incentrare sul contrasto di ogni forma di infiltrazione illegale nel tessuto sociale del nostro territorio. Mi aspettavo che l’Amministrazione Merla 2 parlasse di percorsi mirati alla cultura della legalità, mantenendo e sviluppando forme di coordinamento con le Forza dell’Ordine su particolari tematiche e dedicando qualche parola agli itinerari didattici di educazione alla legalità rivolte alle scuole. Ma purtroppo, in queste linee programmatiche, la parola legalità emergerà solo una volta, massimo due, detta quasi per caso.
Rispetto invece agli altri punti.
Al Punto 1, si parla, tra frasi altisonanti, della macchina organizzativa del Comune, ma l’unica proposta concreta che viene fuori è che l’Amministrazione intende portare “a definizione i concorsi in atto”. Non una parola sulla ridefinizione e ammodernamento, che per noi è essenziale date le nuove esigenze della pubblica amministrazione, della pianta organica, che, tra l’altro, è stata oggetto di deliberazioni da parte della Giunta Merla1 pochi giorni prima delle elezioni comunali (deliberazione n. 73 del 30 settembre 2021) con la previsione, sembra, di utilizzazione criteri diversi dai pubblici concorsi per la nomina di personale di alta specializzazione (art. 110 del TUEL).
Al Punto 2, si parla del dissesto e del risanamento finanziario e si dice, praticamente, che tutto quello che la nuova Amministrazione Merla2 farà è “coltivare i rilievi mossi dalla precedente al Piano di estinzione in merito alla possibilità di aumentare la disponibilità di fondi per il ripristino delle risorse del Piano Sociale di Zona e all’aumento degli accantonamenti degli oneri da contenzioso attualmente pendente al fine di realizzare un risanamento finanziario reale e duraturo” ed evitare così che si ricreino “situazioni estreme di crisi di liquidità e difficoltà ad assolvere alle funzioni essenziali”. Tradotto in parole povere: l’Amministrazione Merla2 insisterà con l’OSL (in base a quali leggi e norme?) perché aumenti i fondi per gli oltre 4 milioni di fondi distratti dai Servizi Sociali e per pagare espropri ed altre somme che deriveranno dalle cause in corso. Solo così ci potrà essere un risanamento finanziario reale e duraturo (lo dite voi della maggioranza non noi). Quindi, tutti quelli che finora hanno detto (ricordiamo i comizi elettorali e non solo) che siamo usciti dal dissesto, e che il risanamento c’è stato hanno, detto solo bugie, perché se l’OSL non trova i fondi, il Comune non potrà “assolvere alle funzioni essenziali” e, cioè, dovrà dichiarare di nuovo il dissesto (lo dite sempre voi, non altri).
Per 5 anni, e ancora oggi, Angelo Cera è stato oggetto di un vero e proprio linciaggio morale come il sindaco che ha dichiarato il dissesto. E ora, dopo cinque anni, il sindaco Merla, che avrebbe dovuto ringraziare l’Amministrazione di Angelo Cera, che ha avuto il coraggio di dichiarare il dissesto, permettendo a lui di amministrare senza preoccupazioni per i debiti che sono stati ripianati dall’OSL, scopre che il dissesto è ancora una spada di Damocle per la distrazione di fondi avvenuta quando lui era assessore e per irregolarità nelle procedure di espropri risalenti a ben altre amministrazioni che a quella di Angelo Cera. L’OSL non è la zecca e non ha le competenze che questa amministrazione vorrebbe “coltivare”.
Avete l’obbligo, signori della maggioranza, di essere chiari e trasparenti, di dire alla popolazione come realmente stanno le cose con dati e cifre precise (qui si tratta ancora di 7-8 milioni, se non di più, lasciati in sospeso), e non con trattati vuoti e inconcludenti. Avete l’obbligo di confrontarvi con tutti i consiglieri, anche di opposizione, per permettere all’intero Consiglio Comunale di trovare le soluzioni opportune, visto che la maggioranza non è stata, e non è, capace.
Basterebbe solo questo per motivare il voto contrario di “Evviva Sammarco” a queste “linee programmatiche”, perché una Amministrazione che non sa dire niente (e che al contrario nasconde la verità) sull’effettivo risanamento finanziario e su come intende riorganizzare la macchina tecnico-burocratica del Comune, vuol dire che non ha idee chiare su niente, perché senza un Comune efficiente e senza stabilità finanziaria anche i buoni propositi diventano aria fritta.
Ma, qualche altra cosa va detta anche in merito ad altri punti delle “linee”.
Ai punti 7 e 10, ad esempio si parla di beni culturali e di turismo. Anche in questo caso, tante parole e tante belle intenzioni, ma si nasconde una verità fondamentale e cioè, l’esclusione del nostro centro abitato dal percorso della Via Francigena.
Questo problema lo abbiamo già affrontato nella riunione dell’Amministrazione con i capigruppo e, in quell’occasione, il Sindaco ha avuto il coraggio di dire che nemmeno l’Amministrazione diretta da Angelo Cera ha affrontato il problema. Niente di più falso, come dimostrano gli atti (e anche le foto di tavoli provinciali). Prima di accusare altri a questo proposito, il sindaco Merla farebbe bene a rileggere la deliberazione del Consigli Comunale n. 40 del 2019 o la n. 14 del 2020, dove si assumevano impegni solenni per far ripristinare la verità storica del percorso dei pellegrini da Stignano a Monte Sant’Angelo.
Al Punto 11, poi, si parla delle famose “Vetrine del Gargano”. Milioni di euro stanno per essere spesi, in una zona di rilevante interesse paesaggistico e ambientale, con notevoli criticità dal punto di vista idrogeologico, per opere di urbanizzazione senza che vi sia la benché minima idea di chi e come deve andare ad insediarsi. Rischiamo concretamente, e non per pura ipotesi, di buttare all’aria milioni di euro di denaro pubblico.
Al Punto 16, inoltre, si parla dei fondi arrivati dopo l’alluvione del 2014. Si tratta di finanziamenti per i quali Angelo Cera si è battuto con forza e lo si può dimostrare con tutte le lettere e gli atti fatti da Angelo Cera. Ora ci fa piacere che nelle “linee” si dica: “Sarà necessario e fondamentale farsi promotori presso il Commissario Straordinario Delegato contro il dissesto idrogeologico per accelerare le progettazioni e l’esecuzione dei lavori relativi ai progetti presentati dal Comune di San Marco in Lamis a seguito dell’alluvione del 2014 (Via Fiume di euro 2.000.000; Via Livatino e Borsellino per euro 3.450.000; Via Parigi – Via Londra per euro 2.100.000)”.
E finora, sindaco Merla, che cosa avete fatto? Ancora oggi vi rendete conto che “sarà” necessario fare qualcosa “per accelerare le progettazioni e l’esecuzione” di importanti lavori. Sono fondi disponibili da anni e non avete prodotto nemmeno un atto. E, se così non è, fate vedere questi atti, noi non nascondiamo i nostri.
Al Punto 21 si parla di attività produttive commercio. È semplicemente scandaloso! Si parla del DUC senza minimamente accennare a quanti e come sono stati spesi i fondi che sono arrivati per il commercio.
Sindaco e signori della maggioranza, voi dovete dire ai cittadini quanti soldi ci sono e come avete speso questi soldi. Come opposizione pretendiamo, in nome della trasparenza e dell’anticorruzione, che ci sia un preciso e dettagliato rendiconto di questo denaro pubblico.