Buon Natale e un sereno anno nuovo ai nostri lettori
Una nuova poesia di Antonio Villani per ricordarci il Natale che stiamo vivendo
di Luigi Ciavarella
Con una lirica impregnata di tenerezza rivolta ai bambini, i fanciulli che “senza manche nu peccate/so sembrate carcerate/… “che sembrate vucelluzze”, Antonio Villani quest’anno si rivolge a loro per ricordarci ancora un Natale cupo e malinconico, dominato com’è dall’ombra oscura della pandemia.
Una tradizione che viene mortificata, ancora una volta, dal clima d’incertezza del momento che stiamo vivendo. Ma il poeta continua a trasmetterci, prendendo spunto dalla Natività (“Bbòmmenedde Rédèntore”), attraverso un testo anche ironico, (“vanne i inte la gròtta/pure culla mascherina”) un messaggio di speranza e di fiducia a cui ci associamo augurandovi di trascorrere un sereno Natale e un felice anno nuovo.