Giuseppe Soccio: «Ancora bugie sui debiti del Comune»
L’impostura non si addice alle istituzioni democratiche
di Giuseppe Soccio
Alla denuncia di bugie sui debiti del Comune si risponde con altri tentativi di ingannare i cittadini. Intanto, il Sindaco sulle cause del dissesto non dice niente. Sono autorizzato, pertanto, a ritenere di non aver detto fesserie.
Ma, vediamo punto per punto che cosa dice e non dice il Sindaco.
Punto 1. Non è vero che “Il Dirigente responsabile dell’Ufficio Ragioneria ha certificato formalmente che il dissesto economico e finanziario del Comune di San Marco in Lamis è terminato nell’anno 2019,”.
Il Ragioniere, infatti, non ha certificato un bel niente perché, alla pagina n. 4 della Relazione di inizio mandato, richiamando l’art. 265 del Tuel, dice semplicemente che la durata del dissesto, del periodo cioè entro il quale si procede al risanamento finanziario ed operano due organi, l’OSL e l’amministrazione ordinaria, è di 5 anni. Non c’è niente da certificare, quindi, perché si tratta di una disposizione di legge. Se il Sindaco preferisce dire che siamo usciti dal periodo di dissesto previsto per legge, diciamolo pure. La sostanza non cambia perché ne siamo usciti malissimo se lo stesso Ragioniere dice, eufemisticamente, che vi sono “criticità in grado di pregiudicare gli equilibri di bilancio futuri” Che cosa significa? Per me è chiaro: il risanamento non c’è stato ancora. Affermare il contrario è una bugia.
Punto 2. Quanto ai vincoli di bilancio, il Ragioniere non parla minimamente di BOC (Buoni Ordinari del Comune), ma dice a chiare lettere che gli accantonamenti operati dall’’OSL per le gestioni vincolate, e cioè 2.364.573,62 euro per i servizi sociali pari al 50% di quanto dovuto perché il Comune ha rifiutato la transazione, “risultano insufficienti al ripristino del deficit di cassa” e, pertanto, si dovrà negoziare “con i Comuni dell’Ambito Territoriale e la Regione un piano di ripristino diluito nel tempo e possibilmente posticipato alle annualità successive al 2024”. Mi sembra chiarissimo che il Ragioniere prevede di finire di pagare almeno questo debito dopo il 2024.
Punto 3. Non è vero che l’OSL ha certificato che la massa attiva iscritta in bilancio supera quella passiva (ossia i crediti superano i debiti). Proprio il Ragioniere dice, al contrario, che “al netto di quanto pagato direttamente dall’OSL, “le somme che saranno trasferite dall’Organo Straordinario di Liquidazione al bilancio dell’Ente ammontano ad € 3.428.779.63, che andranno a migliorare il disavanzo di amministrazione dell’Ente, attualmente pari ad € 8.523.185,46. Tolto il discorso del disavanzo (disavanzo!) di 8 milioni e mezzo di euro, restano da pagare perlomeno questi debiti: € 2.364.573,62 (servizi sociali), € 561.722 (accantonamento del 50% dei debiti per i quali i creditori hanno rifiutato la transazione), € 2.712.005,37 (soggetti esclusi dalla liquidazione), che assommano ad € 5.638.300,99. Se la matematica non è un’opinione e se ho inteso bene (tutti possiamo sbagliare) 3.428.779.63 non è maggiore di 5.638.300,99: i crediti non superano i debiti.
Punto 4. Le somme di cui il Comune è creditore e di cui parlo io non sono quelle delle tasse evase, bensì: oneri di urbanizzazione, proventi dei biglietti dei visitatori di parchi divertimento, canoni usi civici, spese legali per cause vinte, ecc. Il Sindaco, evidentemente, non vuole rispondere e parla di altro per distogliere i cittadini da questioni molto serie.
Come dice il Sindaco, tutti i numeri sono verificabili e certificati dal Piano di Estinzione dell’OSL (e da tutti i documenti che io ho allegato per permettere ai cittadini di verificare), però il Sindaco omette di dire che l’OSL sottolinea la prescrizione del Ministero che per € 2.712.005,37 (soggetti esclusi dalla liquidazione) il Consiglio Comunale è chiamato, entro 60 giorni, a verificare eventuali responsabilità: forse i conti del Sindaco tornano perché ha già deciso di far pagare questi debiti a funzionari e amministratori che hanno disposto la spesa senza impegni e senza coperture, come prevede la legge.
Il sindaco, poi, conclude con una chiosa sul silenzio piuttosto inquietante, perché il silenzio richiama l’omertà.
E, allora, io mi rivolgo a tutti i consiglieri comunali perché informino correttamente i cittadini, smentendo anche chi come me può aver detto inesattezze. L’appello, però, è rivolto, oltre che a consiglieri della maggioranza che stimo, soprattutto all’opposizione: signori, voi rappresentate oltre il 60% dei votanti alle ultime elezioni e dovreste sentirvi in dovere di non deludere le aspettative della maggioranza dei Sammarchesi che sperava in un cambiamento. Voi potete svolgere un ruolo determinante per evitare che il Comune di San Marco sprofondi ancora di più.