Una missione a servizio della comunità
La Polizia Locale di San Giovanni Rotondo celebra il patrono San Sebastiano.
«Un impegno quotidiano e costante, da cui non si retrocede mai, spesso anche a discapito delle relazioni familiari e sociali». Queste le parole del Dott. Bramante, Comandante della Polizia Locale di San Giovanni Rotondo a conclusione della celebrazione eucaristica presieduta da Don Stefano Mazzone presso la chiesa di San Leonardo Abate per la ricorrenza di San Sebastiano Martire alla presenza delle autorità civili e militari e delle associazioni di volontariato del territorio.
L’evento è stato occasione, come consuetudine, per fare un bilancio delle attività messe in campo nel corso del 2021, il primo da comandante per Bramante, dopo il congedo del Dott. Antonio Acquaviva lo scorso anno, a seguito di quasi mezzo secolo di servizio.
«Le nostre attività sono state segnate dalla forte incidenza dell’emergenza Covid, che ringraziando il Signore e San Sebastiano, nella fase del picco pandemico ci ha visto “‘immuni” e, quindi, a pieno e totale servizio per la collettività – ha spiegato il Comandante – Non è stato facile dire alle persone di far venir meno abbracci con le persone care, le strette di mano, le piacevoli conversazioni seduti ad un tavolino gustando un buon caffè o tenere le distanze se seduti su una panchina. I cambiamenti sono stati complessi e continui ma non ci hanno visti mai impreparati».
«Senza la presenza del corpo di Polizia Locale la città si fermerebbe: è il motore instancabile di tutta la nostra comunità», le parole del sindaco Michele Crisetti.
Una missione che va anche oltre orari e turni previsti da calendario e che ha portato la Polizia Locale a prestare servizio anche nella notte del 31 dicembre, unitamente a quattro pattuglie dei Carabinieri, consentendo di elevare numerose contravvenzioni alle norme anti-covid sul territorio comunale. Un rapporto, quello con l’Arma, che «verrà ancor più rafforzato per quell’obiettivo comune che è a cuore di tutti noi: sicurezza urbana ed integrata!» ha concluso Bramante.