VIDEO | Operazione “Alto Impatto”, arrestato un ricercato e altre 7 persone
Vasta operazione anticrimine effettuata in Foggia e provincia con posti di blocco, posti di controllo, perquisizioni, ispezioni, rastrellamenti e controlli ad esercizi commerciali. Impiegati un centinaio di uomini appartenenti alla Polizia di Stato, all’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Si tratta di una ulteriore operazione ad “Alto Impatto”, voluta dal Ministro dell’Interno Luciana LAMORGESE dopo gli attentati dinamitardi ed incendiari verificatisi ad inizio d’anno.
Nella giornata odierna, e nei giorni immediatamente precedenti, l’attenzione delle Forze di polizia è stata rivolta ai luoghi di abituale frequentazione dei pregiudicati ed alle piazze di spaccio. Sono state eseguite decine di perquisizioni in edifici nella disponibilità di diversi pregiudicati ma anche rastrellamenti in alcune campagne ed ispezioni in box e casolari abbandonati, spesso utilizzati dalla criminalità per occultare ordigni, armi e droga.
Significativi i risultati conseguiti con l’arresto di un soggetto ricercato ed altre sette persone.
Nella Città di Foggia gli agenti della Squadra Mobile, coadiuvati dagli uomini del Reparto Prevenzione Crimine, dopo incessanti ricerche effettuate anche con l’ausilio di un elicottero messo a disposizione dal Reparto Volo della Polizia di Stato di Bari, hanno rintracciato e catturato un soggetto da ricercare, di 40 anni, irreperibile da un anno, il quale deve espiare una pena definitiva superiore ad 8 anni di reclusione per i reati di ricettazione, furto e falso. L’uomo è stato scovato in un’abitazione sita in un quartiere popolare ed era in compagnia di altre persone la cui posizione è al vaglio degli inquirenti.
Nel Capoluogo, personale della Squadra Volante della Questura di Foggia ha tratto in arresto un pregiudicato di 46 anni per il reato di evasione dagli arresti domiciliari e per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. L’uomo, privo di documenti, veniva fermato fuori dal luogo di detenzione domiciliare, in pieno pomeriggio, durante un controllo presso Parco “San Felice”, fornendo generalità false. Riconosciuto dai poliziotti veniva ricondotto presso la propria abitazione all’interno della quale, a seguito di perquisizione, venivano rinvenute alcune dosi di “hashish” già confezionate e pronte alla vendita.
In Cerignola, personale del locale Commissariato di P.S. ha tratto una persona senza fissa dimora nella flagranza di un tentativo di rapina ai danni di un operatore commerciale del posto.
In Lucera, gli uomini del Commissariato di P.S. hanno tratto in arresto un 30enne dovendo scontare una pena di 10 mesi di reclusione per reati contro la persona.
In Foggia i militari della Compagnia Carabinieri di Foggia, nell’ambito di mirati servizi di controllo del territorio, hanno tratto in arresto un 33enne pregiudicato per i reati di resistenza a Pubblico Ufficiale e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. L’uomo, nel tentativo di sottrarsi ad un posto di blocco, si dava alla fuga con la propria autovettura e, durante il successivo inseguimento, lanciava dal finestrino un involucro, successivamente sequestrato, contenente sostanza stupefacente del tipo cocaina. Durante la successiva perquisizione veicolare e personale, i militari intervenuti reperivano, inoltre, una elevata somma di denaro contante in banconote di vario taglio che veniva prontamente sequestrata.
In San Paolo Civitate, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato un sanseverese di 47 anni mentre era intento a rubare 6 quintali di olive. In Cerignola i Carabinieri della locale Compagnia dei Carabinieri hanno tratto in arresto un 32 enne, sottoposto agli arresti domiciliari, che dopo essere uscito abusivamente dalla propria dimora cercava di farvi rientro percorrendo alcuni terrazzi condominiali. Gli stessi militari hanno anche rintracciato e catturato un autotrasportatore di Cerignola che deve espiare una pena di reclusione di 4 anni e 10 mesi per furto e ricettazione.
Va precisato che la posizione delle persone arrestate è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che le stesse, sebbene siano attinte da gravi indizi di colpevolezza in relazione ai reati per i quali si procede, non possono essere considerate colpevoli sino alla condanna definitiva.