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Alessio Villani: «A quando la gara per l’affidamento del Parco dei Dinosauri?»

Nota a cura di Alessio Villani, dirigente Fratelli d’Italia – San Marco in Lamis

Oggi è primavera, il primo giorno di primavera. Nell’immaginario collettivo la primavera non è soltanto una stagione che arriva dopo il freddo e cupo inverno ma rappresenta vitalità, esuberanza, rinascita, il voltare pagina e guardare oltre.

È difatti con la “stagione del risveglio” che tante attività sociali ed economiche delle aree interne del nostro amato Gargano, spesso abbandonate a sé stesse, riprendono vita approfittando delle giornate più lunghe, del clima più mite e di tutto ciò che la natura con tutto il suo fervore ci regala.

Come tutti sappiamo il nostro territorio soffre molto il fenomeno della stagionalità turistica e, per come stanno le cose, da tempo si cerca di intraprendere una strategia politica di destagionalizzazione per consentire di intercettare flussi turistici da ridistribuire su diversi o più lunghi periodi.

Su questo aspetto, circa un anno fa, in occasione dell’approvazione del bilancio di previsione 2021, il Sindaco, riscuotendo per alcuni attimi accordo da parte della minoranza, ebbe a dire che lo sviluppo del nostro territorio doveva passare appunto per la valorizzazione dei nostri attrattori, in particolar modo facendo leva sul principale elemento “pilota” dell’intera area interna Gargano: il Parco dei Dinosauri di Borgo Celano. Aggiunse inoltre che da quel momento in poi si sarebbe prodigato per garantirne la regolare riapertura con tanto di evidenza pubblica e secondo i dettami di legge (richiesta a firma della minoranza dei consiglieri Comunali Villani Alessio, Coco Leonardo, Ruggieri Michele).

Belle parole, cui però poi devono seguire i fatti! E i fatti sono sotto gli occhi di tutti.

E, per gli enti pubblici, i fatti sono le carte. Le stesse carte che cinque minuti dopo la relazione dell’assessore al bilancio e l’intervento di precisazione del sindaco, il consiglio era chiamato ad approvare: la famigerata strategia di rilancio del territorio preannunciata dall’amministrazione si tramutava in soldoni, negli atti di bilancio. In particolare, emergeva che la massima aspettativa dell’amministrazione era quella di incassare 100 euro l’anno dalla gestione del parco dei dinosauri.

Vale a dire che la comunità investe e spende milioni di euro per aspettarsi zero ricadute occupazionali, zero sviluppo del territorio e 100 euro di guadagno; da 100 euro in su è “grasso che cola”!

Ogni cosa ha il suo perché, vero Sindaco?

Ricordo a tutti che il parco dei dinosauri è di proprietà del Comune ed è assegnato in convenzione all’Ente Parco Nazionale del Gargano che da tempo (2017) dovrebbe emanare la gara d’appalto per l’affidamento. Non si dia la colpa al Parco Nazionale del Gargano, questa fase di stallo è volontà politica di chi amministra.

Ritorniamo a noi. È il primo giorno di primavera. Il parco dei dinosauri è ancora chiuso, chissà se riaprirà, e i dinosauri stanno cadendo a pezzi.

La nostra benemerita città, già rassegnata dall’emorragia demografica propria delle aree interne, è come una carrozza senza cocchiere e nulla si fa per contrastare ciò che più fa male a questa terra, il già compromesso segno di marginalizzazione sociale.

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