Piovono dubbi su Michele Merla, poi il sindaco fa chiarezza e ammette: «Ho giocato al gatto col topo»
Il quotidiano foggiano l’Attacco punta i fari sul primo cittadino: “Due curricula e due lauree diverse”. Merla si difende: «Ecco la laurea», quella vera.
Ha creato inizialmente scalpore (ed è diventato virale sulle chat di messaggistica) un articolo uscito sabato scorso su l’Attacco, il quotidiano foggiano diretto da Piero Paciello, in cui si avanzavano dubbi sul titolo di studio del primo cittadino di San Marco in Lamis. Laurea sì o laurea no? E questo a causa di alcune incongruenze presenti nei due curricula autocertificati dallo stesso Michele Merla, redatti a quattro anni di distanza l’uno dall’altro, e pubblicati prima sul sito del Parco del Gargano e poi sul portale istituzionale del Comune.
«Il tutto parte un anno fa – riporta il giornale cartaceo made in Foggia (clicca qui per leggere l’articolo completo) – quando i consiglieri comunali del paese garganico ricevono una mail nella quale si fa presente che sul sito istituzionale dell’ente è assente il curriculum del primo cittadino. La legge ne prevede l’obbligo di pubblicazione per sindaco e consiglieri comunali e assessori (se esterni). E l’autorità nazionale anticorruzione (ANAC) può irrogare una sanzione per l’inosservanza. Il l sindaco di San Marco in Lamis ricopriva anche l’incarico di componente del Comitato direttivo del Parco Nazionale del Gargano; perciò, l’autore di quella segnalazione cercò di soddisfare la propria curiosità sul relativo sito. Riuscendovi, ma fino a un certo punto. Il documento, redatto e firmato il 20 dicembre 2017, riporta una laurea conseguita nell’anno accademico 1986-1987, presso l’Università di Bologna, in Geografia economica. La votazione è quella massima: 110 e lode. “A soli due anni dal diploma superiore conseguito nel 1994-1995”, viene però fatto rilevare. Risulta singolare, inoltre, che la tesi discussa avesse come argomento il Parco Nazionale del Gargano, così è autocertificato da Merla. Parrebbe che avesse viaggiato nel tempo – ironizza l’Attacco -, visto che il PNG è stato istituito 10 anni dopo, nel 1995 dal presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. Dopo la rielezione di Merla, il sito del Comune rende disponibile il suo curriculum. Però sono cambiate parecchie cose, rispetto alla precedente versione. Innanzitutto, il diploma di Agrotecnico è diventato un diploma di Perito agrotecnico. C’è differenza. Entra l’indicazione del possesso di “discreta conoscenza della lingua inglese”, che si va ad aggiungere alla “buona conoscenza del francese scritto e parlato, derivate dalla formazione scolastica e degli approfondimenti personali” che era segnalata nella prima versione. Ciò che tuttavia risulta più rilevante è la questione relativa alla laurea conseguita: Geografia e politiche economiche, mentre in precedenza era Geografia economica. È rimasta la lode con il suo voto massimo, però slitta di 9 anni il conseguimento del titolo accademico: risulta essere nell’anno accademico 1995-96. Qualcuno ha chiesto all’università di Bologna se negli anni accademici 1986-87 (quello indicato nella prima autocertificazione) e 1995-96 (presente invece nel secondo documento) fossero attivi corsi di laurea in Geografia economica o anche in Geografia e politiche economiche. Viene riferito che la risposta dall’ateneo è stata: “Negli anni accademici indicati ovvero 86/87 e 95/96, Geografia economica e Geografia e politica economica non erano corsi di studio di questo ateneo, erano invece insegnamenti di corsi di studio».
Affermazioni che, ovviamente, hanno mandato su tutte le furie il sindaco sammarchese intenzionato a querelare “tutti quelli che scriveranno“ sulla vicenda raccontata sabato scorso dal giornale foggiano. Per Merla le contraddizioni emerse nei curricula sono solo un refuso.
Nel frattempo, il clima si surriscalda e qualcuno dalla pavida opposizione sbotta: «Quanto sollevato dagli organi di informazione assume aspetti rilevanti dal punto di vista della fede pubblica. I cittadini sono disorientati da tali notizie che mettono in dubbio la credibilità delle istituzioni, che devono essere improntate alla trasparenza ed al rispetto delle norme per non giustificare comportamenti in dispregio della legalità. Aspettiamo una smentita del sindaco altrimenti siamo pronti a presentare un’apposita interpellanza chiarificatrice».
Spiegazione che arriva il giorno dopo, sempre su l’Attacco (leggi articolo completo). Finalmente è tutto chiaro: il sindaco è laureato. Ma non in Geografia economica né in Geografia e politiche economiche. Merla invece è “dottore in Storia con lode”, con una tesi in Geografia Economica riguardante il Parco Nazionale del Gargano.
Insomma, tutto è bene quel che finisce bene. Resta però da capire perché Merla dopo l’evidente refuso ha perseverato nell’«errore di trascrizione».
«Mi sono divertito con lui (l’autore della segnalazione, ndr) come fa il gatto con il topo, su questa cosa del curriculum. Però non avrei mai pensato di finire sui giornali», si è giustificato Merla per l’equivoco che lui stesso ha contribuito a creare.
«Strano modo che ha il sindaco di divertirsi – sussurrano oggi dalla minoranza -, dichiarando il falso in un atto pubblico. Così, solo per il gusto personale di giocare a stanare un semplice topolino curioso».
Contento lui, contenti tutti.