San Marco in Lamis, partiti (con qualche polemica) i lavori per il rifacimento di Piazza Oberdan
Sono iniziati ieri mattina i lavori di riqualificazione di Piazza Oberdan che prevedono la sostituzione degli alberi malati e pericolosi per la sicurezza con nuove piante di Carpino Bianco, il rifacimento della pavimentazione che estende la piazza fino a Via Lapiscopia, una nuova illuminazione con l’eliminazione dei pali stradali ed un nuovo arredo urbano con revisione degli stalli del mercato giornaliero. Lo annuncia su Facebook il primo cittadino, dott. Michele Merla.
Uno spazio che viene liberato dalla sosta e dal passaggio dei veicoli e che verrà finalmente reso fruibile ai cittadini che potranno utilizzarlo come luogo di aggregazione – ha aggiunto Merla.
Ma non tutti sembrano essere d’accordo con questo rifacimento soprattutto per quel che riguarda l’abbattimento di alcuni alberi per fare spazio alla nuova piazza: “Nella giornata di ieri “le seghe” hanno iniziato ad abbattere alcuni alberi di Piazza Oberdan. Credo che l’abbattimento degli alberi non sia stato ben definito nel progetto di rifacimento degli spazi – ha tuonato Il Consigliere Comunale, nonché vice presidente della commissione Ambiente, Michele Augello che ha aggiunto: “Riguardo a ciò fui contattato per un sopralluogo e, in quella occasione la Pubblica amministrazione e i tecnici incaricati al progetto, mi garantirono che prima dell’inizio dei lavori ci saremmo ritrovati per ben definire le azioni da intraprendere. Chi fino a oggi ha vissuto la piazza, soprattutto i fruttivendoli, percepiranno non appena e “se” ritorneranno in quella piazza, gli effetti negativi di questi abbattimenti immotivati: meno ombra, meno frescura e meno verde – continua Augello -, tengo a precisare che questo primo abbattimento rappresenta un pessimo segnale per il futuro degli altri alberi della piazza. La scelta della Pubblica Amministrazione di abbattere degli alberi sani, è controproducente e contro natura, soprattutto rispetto alla crisi ambientale che stiamo vivendo. Ma soluzioni alternative potevano essere messe in campo? Si chiede il consigliere comunale d’opposizione. Prima di procedere all’abbattimento, come mai la Pubblica Amministrazione non ha ascoltato il volere di chi vive quella piazza e, delle associazioni preposte alla tutela e salvaguardia dell’Ambiente?
Chiedo alla pubblica Amministrazione di interrompere qualsiasi altra azione di abbattimento e di aprire un tavolo tecnico di confronto” – è il suggerimento che si legge a chiusura della nota diramata sui social dallo stesso Augello
Sulla questione è intervento anche il vice sindaco ed ex assessore al ramo (ora ai Servizi Sociali) Angelo Ianzano che dal suo profilo Facebook poco fa ha scritto: “Leggere polemiche sui social di “attori” che hanno condiviso un percorso che porterà alla riqualificazione di piazza Oberdan, sinceramente mi lascia basito!
Ricordo a tutti i cittadini che questa Amministrazione ha provveduto nel corso degli anni a piantumare gli alberi in tutto il paese, cercando di ripristinare i “vuoti” che si erano creati nel corso degli anni precedenti dovuto ad abbattimenti per malattie, intemperie o perché secchi.
Se pur condivisibili – prosegue Ianzano – alcuni commenti fatti in buona fede, volevo tranquillizzare tutti i cittadini che gli alberi di piazza Oberdan verranno sostituiti con alberi più adeguati all’ambito urbano.
Nello specifico, degli 11 alberi presenti, 5 verranno espiantati per essere posizionati altrove, 3 non godendo di buona salute ed è necessario abbatterli, gli altri 3 anche se godono di buona salute hanno sollevato grandi porzioni di pavimentazione, quindi non permetterebbero il rifacimento della pavimentazione stessa, quindi per questioni tecniche vanno sostituiti.
In ogni caso anche se volessimo salvarli, le operazioni edili per la posa della pavimentazione avrebbero previsto il taglio di gran parte delle radici e quindi gli avrebbero indeboliti fortemente. Mi auguro di essere stato esaustivo e tranquillizzato gli animi dei più irrequieti” – ha concluso perentorio il vice sindaco.