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Mercato settimanale: «Incomprensibile ed inaccettabile ostinazione dell’amministrazione Merla»

«Ora anche i cittadini sono stufi e chiedono il mercato in centro». Nota a cura dell’Area Comunicazione CasAmbulanti – UniPuglia

Non si placa la protesta legittima dei 131 concessionari di posteggio nel mercato settimanale del mercoledì a San Marco in Lamis. Nonostante i grandi segnali di apertura da parte delle Sigle sindacali, di dialogo, di confronto e persino di disponibilità a concertare soluzioni condivise con l’Amministrazione comunale, la città di San Marco resta ancora senza mercato.

L’ulteriore incontro promosso dalla Prefettura di Foggia, che ha rimesso attorno allo stesso tavolo i Rappresentanti di Categoria e il Sindaco di San Marco in Lamis Michele Merla accompagnato dall’Assessore al ramo, è servito ad acclarare che le intenzioni dell’amministrazione comunale di trasferire il mercato nei pressi del Camposanto non erano supportate da procedure rispettose delle norme vigenti né tantomeno dagli atti preliminari a tale operazione. Legge alla mano e in modo circostanziato i Rappresentanti di Categoria, nel corso dell’ulteriore lungo incontro, hanno messo a nudo tutti i problemi di sicurezza, di inadeguatezza e di mancato rispetto delle procedure nell’assegnazione dei posteggi che il comune avrebbe voluto attuare creando contenziosi enormi, ingiustizie e dissenso tra gli Operatori.

Al termine dell’incontro di giovedì 14 aprile scorso, convocato dal Vice Prefetto Vicario della Prefettura di Foggia, dott. Salvatore Caccamo, il Rappresentante di CasAmbulanti e UniPuglia, Savino Montaruli, sempre presente al tavolo prefettizio, ha dichiarato: “Abbiamo letteralmente destrutturato le tesi del comune fino al punto che il sindaco Merla ha ammesso che sulla “nuova” area ci sarebbero ancora dei lavori da effettuare e il Vice Prefetto Vicario ha riaffermato il principio secondo cui tutte le procedure devono assolutamente essere rispettose della legge. A tal proposito avevamo formalmente contestato le modalità con le quali il comune ha proceduto ad elaborare la graduatoria e la Regione Puglia, cui avevo fatto ricorso, ha risposto affermando la correttezza delle nostre tesi. Tutto quindi da rifare ma nel frattempo il mercato deve assolutamente ripartire – afferma Montaruli. A tal proposito abbiamo inviato una nota congiunta delle Associazioni che hanno preso le distanze dal comune di San Marco in Lamis per la gestione del rasferimento. Con la nota del 15 aprile, a firma dei Rappresentanti delle Associazioni: ANVA – CONFESERCENTI (Giuseppe RODELLI), G.O.I.A. (Rosario CICCIOTTI), A.N.A. – ASSOCIAZIONE NAZIONALE AMBULANTI UGL (Pasquale ANGELILLI), CASAMBULANTI (Michele PORRO) e il sottoscritto per UNIPUGLIA, abbiamo inviato una nota indirizzata al Sindaco, al Segretario Generale, al Dirigente Settore Attività Economiche Suap di San Marco in Lamis, alla Dirigente Settore Attività Economiche e Mercati della Regione Puglia. al Prefetto ed al vice Prefetto vicario della Prefettura di Foggia con la quale è stata chiesta la immediata ripartenza del mercato del mercoledì nella sua area storica e gradita, visto che nessun impedimento ne sancisca l’impossibilità di utilizzo. Anche da parte della cittadinanza giunge un segnale di forte vicinanza agli Ambulanti ed una richiesta popolare di ripresa del mercato in centro.

Altra curiosità che potrebbe essere oggetto di denuncia formale è che da nessuna parte si trova il Documento Strategico del Commercio che il Sindaco di San Marco in Lamis continua ad asserire sia costato addirittura 60mila euro e sia altresì stato condiviso con due Associazioni di Categoria ma addirittura il primo cittadino viene smentito dalla parte stessa che afferma ciò non sia mai accaduto. Un grande pasticcio che nasconde ancora molti lati oscuri ed anche una fortissima strumentalizzazione politica che non accettiamo assolutamente – afferma Savino Montaruli. Il tempo delle approssimazioni, del tira e molla e dei giochi di potere è finito. Il mercato deve ripartire immediatamente. In caso contrario non si escludono eclatanti azioni di protesta e di azioni, anche legali, per salvaguardare un diritto che a nessuno è consentito mettere sotto ai piedi, neppure a San Marco in Lamis” – ha concluso Montaruli.


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