L’Ente Parco approva progetto per illuminazione e passerella per agevolare la fruizione della grotta da maggio a settembre agli alunni
di Francesco Trotta
Buone nuove per la grotta Montenero nel territorio di San Marco in Lamis, cavità carsica ubicata ai margini dell’omonimo monte (poco al di sotto della vetta che con i suoi 1014 m s.l.m. è il secondo del Gargano, dopo il Monte Calvo, 1065 m s.l.m.), immersa nel bosco “Difesa” di San Matteo, alla sommità della Valle di Piscina Cutinelli.
Grazie ai 170mila euro di fondi dell’ente Parco Nazionale del Gargano sono in programma lavori per la messa in sicurezza attraverso la realizzazione di illuminazione e passerella interna. L’obiettivo è quello di agevolare la fruizione della grotta da maggio a settembre agli alunni per finalità didattiche e divulgative. L’ente Parco punta così a far conoscere e soprattutto a rendere fruibile a scolaresche e visitatori questo gioiello del sottosuolo, un mirabile luogo nonché espressione di punta del patrimonio geologico e carsico del promontorio. La previa messa in sicurezza della grotta rappresenta un efficace strumento in grado di agevolare la divulgazione degli aspetti naturalistico-ambientali del Gargano.
Divulgazione, in particolar modo, rivolta agli alunni delle scuole che aderiscono ai progetti di educazione ambientale annualmente promossi dall’ente Parco. La grotta, ricca di stalattiti e stalagmiti, si apre con un breve tunnel a cielo aperto che immette in una vasta caverna di crollo e, attraverso grossi blocchi cementati da colate calcistiche, conduce a cunicoli e salette. E’ visitabile contattando il locale ed omonimo gruppo speleologico.
Montenero è una delle grotte più note del Gargano. E’ profonda 120 metri. Ancora oggi la credenza popolare le attribuisce un’estensione ed una profondità di gran lunga superiori alla realtà. Come è noto il Gargano è caratterizzato da importanti fenomeni carsici derivanti dalla natura calcarea delle sue rocce che si manifesta con la presenza di numerose grotte, anfratti, inghiottitoi, grave, doline carsiche. Tali formazioni carsiche, rivestono una notevole importanza naturalistica, quali rifugi naturali e nursery per la chirottero-fauna presente negli ambienti circostanti, nonché rifugi per numerose altre specie di vertebrati ed invertebrati, oltre ad offrire un substrato utile anche allo sviluppo di specie appartenenti al mondo vegetale che riescono a svolgere le loro funzioni fisiologiche anche in presenza di poca luce.
La Grotta di Montenero già dotata di un accesso pedonale posto a livello del terreno, sarà fruibile, dopo i lavori di messa in sicurezza finanziati dal Parco del Gargano, a visitatori e scolaresche, che compatibilmente con le esigenze biologiche delle specie animali e vegetali esistenti potranno avere la possibilità di scoprire comodamente uno straordinario mondo sotterraneo. Una delle prime descrizioni della grotta ci arriva dagli scritti di Padre Michelangelo Manicone (padre francescano, fu un naturalista e filosofo italiano, nato a Vico del Gargano nel 1745 e morto a Ischitella nel 1810) consultando la sua più importante opera dal titolo “La Fisica Appula”.
Come si raggiunge? La Grotta di Montenero si raggiunge da San Marco in Lamis, percorrendo per 3 km la SS 272 per S. Giovanni Rotondo fino all’incrocio con la SP 22. Qui si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per il Santuario di San Matteo.