Un asilo nido a Borgo Celano? Michele Augello: «Come al solito non vi è chiarezza e trasparenza»
Nota a cura del consigliere comunale Michele Augello (Bene Comune)
Con delibera di giunta comunale n. 35 del 20.03.2022 , la giunta approva una proposta per la realizzazione di strutture da destinare ad asilo nido e scuole di infanzia, da finanziare nell’ambito del PNNR, missione 4.
La volontà della pubblica amministrazione, così come riportato nell’atto deliberativo, certifica che con numero di protocollo 48047 del 2 dicembre 2021, il Comune di San Marco in Lamis si candida all’avviso pubblico del Ministero dell’Istruzione per la “costruzione di un asilo nido in Borgo Celano alla Via Don Minzoni” per un importo generale del progetto di euro 1.950.000,00.
Mi chiedo come mai il Sindaco e l’Assessore al ramo non hanno dato notizia nel consiglio comunale del 27 dicembre 2021?
Come mai nello stesso consiglio comunale al punto numero 5 è riportata la modifica e Integrazione di una delibera comunale del dicembre 2020, avente in oggetto la richiesta di concessione del complesso immobiliare ex scuola materna Padre Pio ubicata in viale Santa Rita?
Come mai alla mia personale richiesta di riapertura di un asilo o scuola di infanzia da più parti mi è stato detto che in Borgo Celano causa diminuzione demografica e quindi assenza di Bambini, non era necessario riaprire un asilo o scuola d’infanzia?
Quale necessità a questo punto, pur se di interesse comunitario, dare la sede della ex scuola materna San Pio, per apertura del museo della Transumanza?
Non era più logico dare una concessione di immobile a chi ne ha fatto richiesta, in città e magari sul tratto della via Francigena?
Come al solito non vi è chiarezza e trasparenza. Questo argomento sarà personalmente portato nei luoghi di confronto istituzionale.
Se progettare per il PNRR significa “accaparrarsi” i fondi, beh siamo sulla strada sbagliata.
Mi chiedo perché la pubblica amministrazione non allarga la partecipazione ai tavoli di progettazione anche agli Enti del terzo settore ? Perché non dare un ruolo ai soggetti privati e non profit ?
Gli Enti del terzo settore possono essere alleati preziosi per spendere in tempi coerenti le risorse, fermo restando il ruolo di garanzia e programmazione degli Enti pubblici.
Avvicinare i bandi al territorio significa favorire questi processi di ” buona spesa” delle risorse PNRR e questo vale non solo per il sociale, educativo, ma per l’ambiente, l’economia sociale e di comunità.
Se come pubblica amministrazione di San Marco in Lamis, pensate che solo come filiera del pubblico riuscirete a spendere le ingenti risorse allora non avete ben appreso che sarà una chimera che allo stesso tempo è figlia di un equivoco. Le risorse del PNRR più che alle istituzioni, devono essere dirette verso la comunità.
È ormai chiaro che i soggetti del Terzo Settore, sono moltiplicatori di ” energie territoriali, economiche, relazionali, partecipative. Nella nostra città purtroppo non si riesce nemmeno a generare un elenco delle associazioni regolarmente iscritte e riconosciute. Figuriamoci tutto il resto.