San Giovanni Rotondo, in salvo tre cuccioli abbandonati in un cassonetto
Il sindaco Crisetti: «Gesto vile e inumano»
Ancora un triste episodio di abbandono di animali sul territorio di San Giovanni Rotondo. Tre cuccioli di pochi giorni sono stati chiusi in una busta di plastica e abbandonati in un cassonetto in zona Matine, destinati a morte certa.
Se oggi questi cuccioli sono vivi ed è possibile raccontare una storia a lieto fine è grazie ad un cittadino sangiovannese che si è accorto dei loro guaiti e si è attivato immediatamente contattando un volontario, intervenuto subito sul posto per recuperare e mettere in salvo i piccoli, accuditi poi da un gruppo di volontari e dal servizio veterinario, allertato dalla Polizia Locale.
Inoltre, con il deposito del fascicolo presso la Procura di Foggia si è chiusa la prima fase delle indagini, svolte dal personale diretto dal Comandante della Polizia Locale di San Giovanni Rotondo, Giuseppe Bramante, che ha portato all’identificazione dell’autore dell’abbandono, grazie ai sistemi tecnologici di video sorveglianza sparsi sul territorio comunale, che ora dovrà rispondere direttamente alle autorità competenti.
«Sarebbe troppo riduttivo definire questo gesto semplicemente “vile” e “inumano”. Siamo davanti a un episodio che genera incredulità e tristezza, un reato da condannare senza “se” e senza “ma”. Mi viene solo da pensare a quanta miseria umana possa esserci dietro una scelta di questo tipo, a come si possa fisicamente chiudere dei cuccioli in una busta e lasciarli al loro destino. Mi pongo delle domande ma non riesco a trovare delle risposte» ha spiegato il sindaco Michele Crisetti.
«Mi auguro di avviare una campagna informativa sull’argomento, mirata ad invogliare i detentori di animali domestici, non solo alla loro capillare registrazione all’anagrafe canina, ma anche a ricorrere, qualora lo ritengano opportuno, alla loro sterilizzazione sì da ridurre anche il fenomeno che, a seguito dell’abbandono, sfocia poi nel randagismo» il commento del Comandante Bramante.
«La situazione è insostenibile. Spero che questa sia la volta buona che si parta con una seria lotta al randagismo e all’abbandono» ha concluso Alberto Pietroboni, referente comunale in materia.