Per adesso! E sì perché – come è stato sottolineato nella nota pubblicata – l’intera vicenda è sub iudice. Mi sarebbe piaciuto intervenire in ben altre questioni (quelle che più sento vicine) e, comunque, confrontarmi non con la Redazione ma con chi si è trincerato dietro uno sconveniente anonimato.
Non entro nel merito della questione giuridica avendo da sempre sviluppato una specie di idiosincrasia per i Tribunali del Popolo, ma mi riesce difficile capire il rimprovero mosso al Comune per aver tenuto una condotta legittima e per essersi difeso solo perché “chiamato” in giudizio.
Ripropongo lo stesso virgolettato nella speranza che la sua ripetizione possa giovare (a tutti); nella sentenza del Tribunale Amministrativo di Bari si legge: <(…) In conclusione, nel caso di specie in esame, il Comune resistente doveva necessariamente acquisire gratuitamente il suolo di proprietà di parte ricorrente in quanto a ciò tenuto per legge (…)> (§ 14).
Quanto ai miei onorari (ed è il vero motivo di questo mio intervento) noto una imprecisione (per non dire di peggio!) nell’indicare la somma di cinquantamila euro, <salvo complicazioni>, per spese legali. Capisco l’effetto giornalistico! Come si può leggere – però – nella sentenza che è stata allegata, i giudici amministrativi hanno deciso per la compensazione delle spese legali impedendo – di fatto – all’Ente di recuperarle dalla parte soccombente. Queste, per il primo grado, ammontano ad euro 10.000,00 (somma comprensiva di ogni onere fiscale e previdenziale); mentre per la costituzione dinanzi al Consiglio di Stato, vi è un impegno di spesa di euro 18.000,00 <comprensivo di ogni onere, tassa, imposta e contributo> di cui ancora non mi viene liquidato un solo euro, nonostante si sia già provveduto al deposito degli atti presso il Consiglio di Stato.
Ora, se il mio incarico può imbarazzare la sensibilità di qualche eroico cavaliere (di cui questo nostro paese potrebbe anche fare a meno!) io – ove richiesto – posso immediatamente rimettere il mandato nelle mani del Sindaco, perché campo dignitosamente d’altro: mi alzo che ancora è notte, faccio udienze che durano anche dieci ore e, a proposito di amicizie…beh, conosco quelle di tutti!
Gentile Avvocato, ci dispiace molto per l’equivoco sorto in merito alla notizia riguardante l’esproprio del suolo della Caserma dei Carabinieri, ma, come Redazione, che attinge le notizie da varie fonti come normalmente accade, pensiamo di aver svolto semplicemente un servizio di informazione e niente altro. Non abbiamo dato alcun giudizio in merito alla questione, ma semplicemente evidenziato che il contenzioso, e quindi le spese legali, si poteva evitare se fosse stata applicata la legge come aveva suggerito la Regione a suo tempo. Non abbiamo assolutamente detto che il Comune non doveva costituirsi, anzi è da lodare chi ha difeso, con indubbia professionalità, le giuste ragioni del Comune. In merito alle parcelle, il nostro calcolo, approssimativo, deriva dal fatto che per l’intera vicenda, come viene detto esplicitamente nel nostro pezzo, ci sono stati diversi procedimenti (ad esempio, sempre davanti al TAR, per l’affrancazione del suolo dato in permuta) ed incarichi ad altri avvocati. Per quanto riguarda questa ed altre notizie, infine, ribadiamo che la conoscenza dei fatti (ed è un fatto che il Comune poteva risparmiare applicando la legge), senza esprimere opinioni, sia un contributo alla crescita del senso civico e di legalità che andrebbe incoraggiato.