Un video tributo dedicato a Paolo Pinto per commemorare la persona e il musicista a circa due anni dalla sua scomparsa
di Luigi Ciavarella
Il 4 ottobre del 2020 ci lasciava Paolo Pinto. Ricordo tutto di quella mattina: la telefonata concitata di Gennaro, il suo pianto, la mia incredulità e infine il nostro dolore. Ancora oggi tutto mi appare sfumato, così irreale, senza logica alcuna eppure Paolo non è più tra noi e la ferita di quel giorno non è ancora del tutto rimarginata. Di lui mi è rimasto soltanto il ricordo di una lunga amicizia, cominciata nel mese di agosto del 1972 e mai venuta meno.
Una bella amicizia, feconda, allegra, sempre alimentata dalla nostra comune passione per la musica, ravvivata dai tanti incontri avvenuti nel corso del tempo, tanto nel salone di Gennaro quanto nel suo garage-tana (ma anche altri luoghi) che egli aveva trasformato in studio di registrazione personale e dove teneva custodite le sue chitarre.
A distanza di quel triste giorno d’autunno la Pro Loco del nostro paese, per volere del suo presidente dr. Ciro Nardella, sono stati realizzati in sua memoria dapprima un calendario che io ho prodotto nel dicembre del 2021, raccontando la sua storia per immagini, e, fatto più rilevante, un video commemorativo della durata di un’ora e mezza, realizzato nel mese di marzo di quest’anno nello Studio di Ciro Iannacone e di cui anche in questo caso non ho fatto mancare il mio contributo.
In questo video/tributo, che abbiamo presentato ieri per la prima volta sui social (e di cui verranno prodotte delle copie successivamente), vi è tutto l’affetto ridondante, sincero, toccante, che i suoi amici hanno voluto manifestare nei confronti di Paolo. Lo hanno fatto attraverso le belle parole pronunciate da ognuno ma soprattutto attraverso l’esecuzione di brani musicali che in qualche maniera toccano l’universo musicale che fu di Paolo, che sicuramente egli avrebbe gradito.
Vi sono tutti: da Leonardo Pignatelli che, commosso interpreta “Tanta voglia di lei”, brano nel repertorio allora degli Atomium, ai suoi nipoti Ludovico, Angelo e Sergio Delle Vergini (da soli o in gruppo cresciuti nel frattempo dai tempi degli Shine Flower), i cantautori Maurizio Tancredi e Mikalett, a Gennaro Sassano che ci delizia con una chicca, “Vorrei”, che fu il brano, rimasto inedito, presentato a suo tempo al concorso canoro di Castrocaro Terme (alla chitarra Giovanni Del Mastro), Paolo De Giovanni, Michela Parisi (che accenna “Gioco di bimba” in studio), poi la formazione i Monoreddito (“Sguardo verso il cielo”, ancora un brano epico de le Orme), il virtuoso Angelo Ciavarella che esegue Bach alla chitarra elettrica, Teo Ciavarella che da Bologna ha inviato una video testimonianza, come pure hanno fatto Marcello Coco e Francesca Stilla, che dei Fly fu per un breve periodo la cantante. Il Mosaico, la band di estrazione rock progressiva, di cui Paolo aveva speso le sue migliori energie, lo hanno omaggiato con un brano tipico del loro repertorio (con un memorabile Angelo Ceddia alle tastiere, oltre a Tiziano Paragone, Giovanni Del Mastro e lo stesso Gennaro Sassano) proveniente direttamente dalla casetta del bosco di Gennaro dove spesso Paolo Pinto si intratteneva con gli amici.
Riguardo l’aspetto non musicale hanno dato la loro sincera testimonianza il preside dell’istituto alberghiero di San Giovanni Rotondo, prof. Luigi Talienti (“voi siete belle persone” ci disse quel giorno) dove Paolo insegnò, e dove gli è stato intestata una targa di riconoscimento. Poi anche una poesia che Tonino Villani ha voluto dedicargli, in dialetto nostrano, declamata nei boschi che circondano il santuario di San Matteo. Il video termina con una videoclip dei Fly che eseguono, insieme a Paolo, un pezzo dei New Trolls tratto da “Concerto Grosso” e, dulcis in fundo, una brevissima sequenza di pochi secondi di un video registrato dal sottoscritto nell’agosto del 2001 in vhs nel corso di una riunione commemorativa degli Atomium di cui conservo l’intero filmato.
Immagini in movimento che sfumano ricordandoci la perdita di un amico caro, sincero, generoso, allegro e pieno di vita, che mai dimenticheremo.
A distanza di poco più di un anno è venuta a mancare anche Arcangela Rispoli, la moglie di Paolo, colpita da un male incurabile. Ora stanno insieme lassù, fianco a fianco, riposano uniti in una sola voce per l’eternità.